Risultati di ricerca per etichetta trasparente

Podere Fortuni e l’eresia del Pinot nero in terra toscana

Fino a qualche anno fa, parlare di una verticale del vino del Mugello era considerato un’eresia. Secondo la voce popolare, per bere un vino della zona bisognava essere in due, uno che lo beveva  e l’altro che lo arreggeva, … continua »

Del Tuderi 2006 di Alessandro Dettori potremmo discutere fino al Capodanno 2014

Del Tuderi 2006 di Alessandro Dettori potremmo discutere fino al Capodanno 2014

L’altra sera al ristorante ho ordinato un vino di cui avevo un ricordo splendido, il Tuderi 2006 di Tenute Dettori. Col senno di poi, scelta pessima: acidità volatile alle stelle, zero piacevolezza, vino non bevibile e avanti un altro. … continua »

Chianti | Torna di moda il Governo all’uso toscano: ne sentivate la mancanza?

Il mondo del vino è parecchio strano: ci metti anni per svecchiare e migliorare le pratiche in cantine e poi zac!, arriva qualcuno che recupera tutto in nome della tradizione, dell’uso antico e, ciliegina sulla torta, degli onnipresenti nonni. Questa … continua »

Il territorio del Barbera d’Asti Superiore di Nizza nella lettura di Cascina Garitina

Nizza è una terra che in qualche modo è anche un mare. Un mare di colline che si perdono a vista d’occhio, cavalloni in tempesta che sbatacchiano le contrade di qua e di là come gozzi alla deriva, infrangendole su … continua »

Arezzo tra sangiovese, merlot e syrah: il futuro del vino aretino (special guest Daniele Cernilli)

Scommessa: al volo, non riuscite a nominare nessun produttore che abbia sede nell’aretino. Scommessa: almeno una volta avete fatto la fila per assaggiare il Galatrona di Petrolo, il Caberlot, o il Bosco Syrah dei Tenimenti D’Alessandro (o il Syrah di … continua »

E ora quale stappo tra questi 3 Sauternes del 1967?

La scena è di quelle da film. Escono dal cilindro 3 bottiglie di uno stesso vino, e fin qui niente di esaltante: l’etichetta recita Preignac – Sauternes Château Voigny 1967. Tecnicamente, mi dice poco o nulla. Ok, muffa nobile, Bordeaux, … continua »

Sui vini naturali sto con Gravner, Dettori e Valentini

Definire il vino naturale è come ricordare quante volte si siano sposati Ridge e Brooke in Beautiful: impossibile o quasi. Poco avvezzo alle interviste, Josko Gravner è una voce eminente in materia. Talebano eccentrico per alcuni, Maestro visionario per … continua »

Perché anche un blog ama parlare di guide

Settimana di anticipazioni delle guide ai vini cavalcata al galoppo e con piena soddisfazione qui su Intravino. Più leggo chi si sorprende che se ne parli, più mi viene da sorridere: “ma come, vi spacciate per alternativi e poi la … continua »

Tutto quello che avreste voluto sapere sulle guide del vino e che non avete mai osato chiedere

Ci siamo. Mentro scrivo queste righe, centinaia di commissioni e migliaia di assaggiatori stanno premiando con bicchieri, centesimi e grappoli gli oltre 15.000 vini d’Italia. A ottobre poi sarà il diluvio e decine di titoli inonderanno librerie ed edicole. È … continua »

Leggi le mie labbra: “Il vino naturale è una cazzata”

Di solito arriva a discussione iniziata, quando gli animi si accendono. È il commento, più o meno argomentato, sul genere: “il vino naturale non esiste. L’aceto è naturale. L’uva nasce per altri scopi, la tecnica dell’innesto è intrinsecamente innaturale e … continua »

La retroetichetta perfetta ha nome e cognome

Ho un sogno. Svegliarmi domattina e scoprire che una retroetichetta come quella di Gabrio Bini è legge. Obbligatoria, intendo. Cioé, troppo figa. Basta leggerla e trovi il tutto cosmico – valori analitici, prodotti aggiunti, processi, certificazione bio e distributore – … continua »

Contiene conservanti | Retroetichette dell’altro mondo

In Italia, se ti azzardi a scrivere che il tuo vino contiene solo uva e zolfo, succede un putiferio. In altre parti del mondo trovi descrizioni così illuminanti che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Io, ad esempio, vado pazzo … continua »