Sono in corso le elezioni AIS e mica si può tenere bassa la guardia. Vedi cosa succede in Toscana
di Jacopo CossaterAssociazione Italiana Sommelier, che quelle che si stanno tenendo in questo momento non sarebbero state elezioni serene lo si era capito nei giorni scorsi. Dalla disputa sul numero complessivo degli associati fino alla clamorosa richiesta, ieri mattina, della loro sospensione e rinvio a data da destinarsi da parte di ben tre dei quattro candidati. Un fronte compatto che rimprovera al Presidente uscente Antonello Maietta, l’avversario “da battere”, una certa mancanza di trasparenza nella rendicontazione delle spese dell’Associazione stessa.
Nel frattempo nei tanti seggi allestiti in giro per la Penisola sono centinaia gli associati che stanno votando per eleggere un direttivo sicuramente significativo, quello che per i prossimi anni dovrà consolidare i risultati raggiunti ed affrontare la difficile concorrenza della neonata FIS, la Federazione romana voluta da Franco Ricci.
È in questo clima infuocato che registriamo con un po’ di perplessità la foto di cui sopra, testimonianza che ci è stata appena inviata da Calenzano, Firenze, e che racconta quanto siano importanti per la locale delegazione le indicazioni di voto ai propri associati. A fianco delle liste ufficiali, appese all’interno del seggio, ai presenti viene infatti consegnato un ciclostilato che testualmente recita: “ecco i nominativi che DEVONO essere votati”.
Una caduta di stile che non appartiene né quest’associazione così prestigiosa né al suo Presidente (speriamo).
19 Commenti
Luka B.
circa 10 anni fa - LinkSulla caduta di stile sono d'accordo. Invece la richiesta di sospensione della votazione di oggi mi era sfuggita. Ma come, gli altri candidati alla presidenza hanno aspettato un articolo di IV da parte del buon Morichetti per analizzare il bilancio ed i numeri? Se così interessati alla presidenza non potevano farlo da soli mesi fa? Mah... Comunque auguro a tutti i partecipanti alle votazioni di poter votare in modo libero ed autonomo. Viva l'AIS !!
Rispondioste
circa 10 anni fa - Linkgrazie Jacopo per la tua onestà! Ora ne vedremo delle belle....
RispondiMario Rossi
circa 10 anni fa - LinkA Roma erano presenti ai seggi i candidati (in divisa di rappresentanza e non)... presenza alquanto inopportuna!!!
RispondiGiuseppe Butera
circa 10 anni fa - LinkIl gesto, se verificato, rientrerebbe PERFETTAMENTE nello stile della cosca di maietta. Va segnalato, sul fronte "romano", che al seggio c'erano praticamente tutti i gregari competenti per zona, con l'aggiunta di una presenza, peraltro in uniforme - quell'armando castagno di cui pare sia in corso una canonizzazione interna - di cui tutt'ora non appare chiara la ragione, essendosi costui "altrove" professato come "uno qualunque" che aveva diritto ad esprimere la propria "semplice" opinione. Forse, in questo caso, è essere il consorte della "responsabile organizzativa regionale" che autorizza a pascolare in divisa dalle parti del seggio - dove peraltro si era, per l'appunto, confortevolmente accolti in primissima battuta da detta responsabile organizzativa monica coluccia, in castagno, e "il suo braccio destro in ais, dunque ora sinistro di rinaldi" (parole sue che cito a memoria giacché profferite al cospetto di tale sgherro e del sottoscritto al termine di una di quelle riunioni in cui il munifico benefattore portovenerino continuava a dipingere di azzurro il cielo del futuro dell'ais tutta e di quella capitolina in particolare) giulia filippetti, facce estremamente "note" a chiunque frequentasse il precedente postribolo adiposo di franco moira ricci, giacché costantemente in prima linea... a seguire, dopo non molti altri bravi, tutti in uniforme, era agevole individuare - sempre per non percepire troppo la distanza da franco moira - la pinochet ciociaro/bulgara, candidata UNICA, peraltro senza programmi né altre amenità del genere, anch'essa da sempre allineata alle precedenti "linee" (detto in senso molto lato). In tale circo - che, ripeto, in nulla fa sentire la mancanza del precedente - sarebbe tutt'altro che peregrina l'ipotesi del verificarsi di atteggiamenti come quello che genera l'articolo: del resto, a Roma, quando il capobastone in carica indicato anche nell'ipotetico pizzino fu eletto - e sono FATTI che abbiamo vissuto TUTTI, sconsiglierei i vari benpensanti ambasciatori del garantismo di tentar di negarli, giacché chi votò VIDE! - la panza n°2 ubaldo pizzingrilli CONSEGNAVA PALESEMENTE, al tavolo dell'identificazione dell'elettore dov'era spiaggiato, un analogo pizzino con le candidature che loro raccomandavano, mentre DISTANTE SVARIATI METRI, SU UN TAVOLO A PARTE, VENIVA INDICATO VI FOSSE LA LISTA DEGLI "ALTRI" (così uno, anche solo per curiosità, avrebbe dovuto percorrere una diagonale di svariati metri ed andare a vedere); e la panza n° 1 girava tranquillamente, con il suo solito fare falsamente amichevole, fin dentro le cabine. QUELLE ELEZIONI - LO RIPETIAMO! - NON FURONO VINTE DALL'ALLORA CANDIDATO AVVERSARIO FURLAN, O DA CONTE, O DA ERMETE TRISMEGISTO, NO!... FURONO VINTE DAL GALANTUOMO ATTUALMENTE IN CARICA, E NE VENNE FUORI TUTTA UNA TEORIA DI SUOI PARI TRA I QUALI, NEI GRADI PREVISTI, SEMPRE PER ELEZIONE O PER NOMINA, COMPARIVANO CASUALMENTE ANCHE L'ATTUALE MARESCIALLO CUI E' AFFIDATO IL COMMISSARIAMENTO REGGIONALEE LA LORO DELFINA INCARICATA DI SUCCEDERGLI! Qualcuno avrebbe per caso un antiemetico?
RispondiAntonio Tomacelli
circa 10 anni fa - LinkSignor Butera, gli insulti personali inficiano le sue verità. Moderi i termini o sarà bannato. Grazie
RispondiArmando Castagno
circa 10 anni fa - LinkRossi, non c'è alcuna norma che vieti ai candidati di essere presenti nei locali delle elezioni, in divisa o no. Quel che non possono fare è a) 'interferire', e nessuno ha interferito. b) far parte delle commissioni elettorali, e nessun candidato ne fa parte. A scrutinio iniziato, è espressamente ammesso per i candidati, oltre che per i componenti delle Commissioni Elettorali, il diritto di presenziare allo spoglio e quello di far verbalizzare dal Presidente di seggio tutto quanto loro aggradi (osservazioni, contestazioni), sempre che riguardi le operazioni di scrutinio. Ed è quanto faremo.
Rispondipaolo
circa 10 anni fa - LinkIn vneto lo spoglio è stato fatto a porte chiuse......
RispondiArmando Castagno
circa 10 anni fa - Link@Giuseppe Butera: sono presidente del seggio, avendo dato come i miei colleghi in tutta Italia disponibilità gratuita per l'intera giornata compresa la notte. Non 'pascolo'; ti invito a misurare i toni nei miei confronti.
RispondiFabrizio
circa 10 anni fa - LinkDa elettore romano francamente ho tanta nostalgia del Castagno conduttore di un bel corso sul Nebbiolo e di altrettanto belle degustazioni al Master. Questa versione mi lascia parecchio interdetto.
Rispondifrancesco vettori
circa 10 anni fa - LinkIo ho votato a Roma e son contento di averlo fatto. In tutta indipendenza.
Rispondifrancesco vettori
circa 10 anni fa - LinkConcordo sulla caduta di stile: però va anche riconosciuta la forza del gruppo e di questo voto. Voto che coinvolge tutta Italia e tutte le delegazioni, differenti tra loro. Per cui la caduta di stile va ascritta a chi compone il seggio di Calenzano.
RispondiAntonio
circa 10 anni fa - LinkVotato a Milano. Voto assolutamente regolare. Nessun "santino" elettorale presente. Perché quello di cui al post e' chiaramente un maldestro e mal fatto santino elettorale. Poco elegante senz'altro, soprattutto quel "devono", ma mai ho preso parte a competizioni elettorali (ordine avvocati 11 volte, associazioni varie innumerevoli) senza avere ricevuto sms, e-mail, telefonate di candidati e santini elettorali più o meno nelle vicinanze dei seggi. Questa volta non mi è successo per la prima volta. Da domani possiamo parlare di quello che in concreto ciascuno di noi può fare per migliorare la associazione, di idee, di proposte, di iniziative smettendola con le polemiche, le accuse, gli insulti e baggianate varie assortite. I soci AIS (sfiniti) sentitamente ringraziano.
RispondiLuka B.
circa 10 anni fa - LinkBen detto Antonio !!
RispondiEmanuele
circa 10 anni fa - LinkPeccato. Per Calenzano. E utili le precisazioni di Armando e Francesco. Mi limito a un'osservazione sullo stile: se fossi candidato a qualcosa, non vorrei esser propagandato così, con lista bloccata. A Roma e in altre città che frequento, ma ho ragione di credere che lo stesso valga per molte altre che non frequento, si è formato negli anni un nutrito gruppo di utenti più studiosi che bevitori, più critici che presenzialisti. Un corpo non docente esperto e competente, del tutto in grado di valutare l'offerta didattica di questa o quell'associazione in una determinata realtà locale. I volantini con indicazioni tassative di voto sono poco rispettosi nei confronti di questo corpo perché ne postula l'inattitudine a giudicare secondo libertà e indipendenza. È una forma che appalesa un'essenza allarmante, molto italiana: la presunzione d'idiozia e fungibilità dell'elettore attivo. Bene, pertanto, che la poco felice raccomandazione possa esser circoscritta e isolata nel suo limitato contesto. Il punto, secondo me, è comunque un altro: alle associazioni mancano il coraggio, lo slancio e la creatività necessari per riconoscere che proprio grazie agli utenti esperti e al loro coivolgimento, potrebbero aprirsi ad arricchimenti che un programma didattico "blindato", ancorché buono, gli preclude. Per intenderci, a me piacerebbero non una ma più associazioni, più aperte e partecipative, capaci di fare sano crowd-sourcing più che replicare il modello del didatta baccalaureato versus discenti al banco.
RispondiMarrco
circa 10 anni fa - LinkAnche nel veneto presenti i santini...... For aldegheri
Rispondifrancesco vettori
circa 10 anni fa - LinkSottoscrivo in pieno quel che scrive Emanuele: ormai lo sanno anche i sassi, di degustazioni modello "limpido, rubino, consistente.." non se ne può più. In tutte le università, centri di ricerca, etc. è stato provato dai fatti che le esperienze più arrichenti per docenti e discenti sono quelle che permettono il confronto fra persone con percorsi di studio diversi. Vale la cosiddetta interdisciplinearità. Ripeto, lo sanno anche i sassi. Il difficile è far seguire alle parole, i fatti. Il difficile è la coerenza. Nel caso specifico, proprio perché dovrebbero cadere degli steccati disciplinari. Il che anche all'università è molto raro.
RispondiEretico Enoico
circa 10 anni fa - LinkE' una associazione privata e non risponde a criteri quali quelli di un seggio amministrativo statale.Il buon gusto non si ha per decreto e individualmente può verificarsi un deficit in tal senso sia che so tratti di una delegazione di circolo che di un blog giornalistico di settore. Da associato non ortodosso ( non potrebbe essere altrimenti viste le mie eresie enoiche)non vedo il male o il cattivo gusto nello scorgere le divise ai seggi dei COLLEGHI sommelier e si perché molti qui dimenticano che trattasi di associazione tra pari ,alcuni sommelier altri soci,normale quindi votare tra divise ,candidati e banchi degustazione .Nella mia delegazione nessuno ha proposto o indicato alcun nome ma al di la dello stile( pessimo) non vedo nessuno scandalo nel dire al proprio gruppo di associati di appoggiare certi soci anche fino alla votazione perché non siamo ad un evento statale ma al circolo del calice e un ENDORSEMENT forse e' più sano di tante inutili chiacchiere ...
RispondiLino
circa 10 anni fa - LinkAnche in Basilicata c'era quel foglio ben in vista per le votazioni del consiglio nazionale. Non credo che debba funzionare così un'associazione oltretutto con fini professionali. I soci dovrebbero essere liberi di scegliere e cambiare anche quando qualcosa non quadra. SIamo stufi di essere presi in giro a tutti i livelli di governo e gestione di qualsiasi cosa implichi gestione di denaro! Servono i voti Online! Ognuno da casa propria con numero tessera e carta di identità elettronica.
RispondiJacopo Cossater
circa 10 anni fa - LinkLino, non facciamo confusione. I soci SONO liberi di scegliere e di votare i canditati a loro più graditi (ci mancherebbe). Distribuire volantini all'ingresso dei seggi indicando i propri canditati -ci è stato segnalato da diverse città italiane- con particolare riferimento a Firenze e al loro "devono", è semplicemente una vicenda di cattivo gusto.
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