Netnografia. Perché dovrebbe interessarvi, anche se pare un’analisi biomedicale
di Fiorenzo SartoreGentili signore e signori, vi diamo il benvenuto all’interno di uno di quegli irritanti post in modalità “io ve l’avevo detto”. E che vi avevo detto, io? Vi avevo detto, credo, che sta succedendo, da un bel po’, questa robina dell’informazione dal basso, dell’orizzontalità della comunicazione. Quella cosa per la quale se nessuno ti considera apri un account Twitter, Facebook (ma voglio esagerare: pure un blog) e via, attacchi a raccontarti da solo, e fai tendenza. Facile ed efficace, no? Tipo che se sei un produttore di vino, ci pensi tu a dire la tua, senza genufletterti a quei quattro tromboni. Se sei un winelover, idem. Chi legge si fa un’idea dei trend, conosce, si immischia. Bene, dopo un bel po’ che ‘sta cosa si diceva, e succedeva pure, all’ultimo Vinitaly hanno settato una conferenza sul fenomeno e l’hanno definito netnografia (eh?).
Stavo appunto guardando il video quassotto quando, all’inizio delle slide — aspetta un attimo: noto pure Intravino. Così ho chiesto ai ragazzi del team perché caspita mai non fossero andati al dibattito. Risposta: non ci hanno invitati. Sì, insomma, avete presente quella vecchia storia del reputable blogger? Quei cialtroni di intra non sono reputable. Anzi, i ragazzi di Intravino ci sono rimasti così male, ma così male, che per spregio hanno chiamato me a scrivere il post sulla netnografia. Io sono quello che fa le pulizie nella redazione, per inciso (piacere di conoscervi). Ovviamente di netnografia non so una cippa. Comunque pare sia
“Il metodo di ricerca qualitativa di matrice etnografica che consente al ricercatore di immergersi nelle esperienze autentiche di consumo degli utenti online al fine di orientare, potenziare e ottimizzare le strategie di business. Migliaia di consumatori accedono ogni giorno ai social media per discutere di una vasta gamma di brand e prodotti, rispetto ai quali compiono valutazioni, critiche, modifiche d’uso, miglioramenti ed innovazioni. Per le aziende diviene cruciale identificare in modo preciso gli insight proposti dalla user-driven innovation per adattare i propri processi produttivi e di costruzione del brand”.
Cioè, non so voi, ma a me ‘sta netnografia alla fine suonava so very cool, al netto delle supercazzole. Anche se, appunto, a me pareva di averle già dette, quelle cose. Le lettrici che arrivano fino in fondo al video vincono una sessione di coccole con Tomacelli. I lettori si arrangino.
[Nell’immagine in alto: un anonimo, tipico, not reputable editor intravinico].
7 Commenti
Lucia Bellini
circa 11 anni fa - LinkDiscorso esperto (nella slide) barolI, barbareschI, UN barbera. Avrei voluto le coccole di Tomacelli, ma non so se arrivo alla fine.
RispondiMarilena
circa 11 anni fa - LinkPiù che altro, Luicia, un monitoraggio su un arco temporale di 20 giorni... Che spaccato vuoi che dia del web.
Rispondivincenz
circa 11 anni fa - LinkDa Wikipedia :"Fare etnografia significa recarsi tra coloro che si vuole studiare per un certo periodo di tempo, ed utilizzare alcune tecniche di ricerca (come l'osservazione o l'intervista) allo scopo di collezionare un insieme di dati che una volta interpretati, rendano possibile la comprensione della cultura in esame. Riti, rituali, cerimonie, norme, valori, credenze, comportamenti, artefatti, sono i principali fenomeni di interesse dell'etnografo, attraverso i quali la cultura si rende intelligibile." E si recava in Africa,ora il netnografo sta dietro una tastiere.Ma è cambiato anche lo scopo " al fine di orientare, potenziare e ottimizzare le strategie di business."Insomma lo scopo è sempre lo stesso,quello di fotterci.
Rispondigianpaolo
circa 11 anni fa - LinkSe clicco sopra o provo ad aprirlo su youtube mi dice "sorry this video is private". Che sia questo il messaggio recondito?
RispondiGiovanni Corazzol
circa 11 anni fa - Linktry again
RispondiCristiana Lauro
circa 11 anni fa - LinkMauro Mattei che sa dire bene anche da zitto, con la t-shirt che se volesse dire altro, lo direbbe e lo sguardo che convoca anche dietro agli scuri. Questa foto mi manda al manicomio.
RispondiMary
circa 10 anni fa - Linkanche io non ne capivo molto poi ho letto questo libro interessante "cos'è la netnografia" di Arianna Fabbro. Devo dire che che è una materia intrigante!
Rispondi