Giornata Champagne 2014, i nostri assaggi a Firenze – Parte prima

di Andrea Gori

Anche se il numero di maison è in costante diminuzione, e la distanza tra grandi importatori di marchi storici e il Comitato Italiano Champagne è sempre maggiore, la Giornata nazionale, finalmente e gloriosamente tornata a Firenze, continua ad essere un banco di assaggio interessante e gustoso per tastare il polso alle cuvée più diffuse nel nostro paese. Nonché per cominciare a sbrogliare la matassa sui millesimi 2006-2007 e 2008 che si preannunciano, a parte il fantastico 2008, interessanti ma da valutare casa per casa.

Quanto a tendenze, oltre ad una scontata media di dosaggio sempre più verso i 7-8 gr/l per i brut piuttosto che 9-10 come in passato, si segnala il frequente ricorso al bouchon liége, cioè il procedimento per il quale la seconda fermentazione in cantina avviene con lo storico tappo in sughero anziché col tappo a corona. Il risultato in genere è un tocco di cremosità in più alla bollicina e uno stile più antico e tradizionale che accentua alcune note più ossidative.

Questa è la prima parte dei nostri (oltre cento) appunti di assaggio. La seconda sarà pubblicata a breve.

Charles Heidsieck Brut Reserve è incalzante e piacevole, grande ritmo e grandeur solita, dosaggio alto ma azzeccatissimo grazie al sapiente equilibrio ottenuto dal grande ricorso alle reserve. 91

Charles Heidsieck 2005 Millesime ha note particolarmente ben definite di sottobosco e pesca matura, carnoso e solare con tocchi di miele e zafferano, ancora giovanissimo ma porta grande goduria e freschezza, grande persistenza. 93

Charles Heidsieck Rosé ruffiano e vaporoso, nella composizione una grande percentuale di Vin de Reserve per un esito piacevolissimo. 86

Collet Brut mostra un floreale simpatico poi note di resina e nocciola, glicine e uve nere molto in evidenza, bocca un poco aggressiva ma ricca. 83

Collet Rosé ha tanta frutta rossa anche se molto matura, tranquillo, fa il suo dovere senza strafare. 82

Collet Millesimato 2004 presenta naso molto fruttato giallo con mandorle e albicocche, a corredo un filo di ossidazione, finale arcigno e floreale, piuttosto persistente e maturo. 85

Boulanchin Brut 80% pn 20% ch è intenso e floreale, molto su mela granny smith e lavanda, bocca agile ma piena e strutturata. 84

Boulanchin 2002 33% pn 33% ch 33% pm: arioso e delicato, con note appena ossidative, bocca incalzante e di struttura classica per l’annata, bel finale solare. 88

Boulanchin 2006 100% pn: mela rossa e ribes bianco, bocca ricca e ancora da affinarsi ma presente e di carattere. 86

Delamotte Brut 55 ch 10 pm 25 pn è un piccolo capolavoro di completezza e agilità, glicine e agrumi, soave e delicato, bocca svelta e piacevolissima sempre viva ad ogni sorso. 87

Delamotte Bdb 48 mesi sui lieviti, naso molto Mesnil tra erbe aromatiche, fiori e frutta bianca, pesca e mirabelle, bocca leggera ma ben sapida croccante e minerale, aggressiva quanto deve. 88

Delamotte Collection 2000 ha piglio deciso, naso dal passo compiuto e netto ma dal palato ancora freschissimo e corposo, con una nota minerale netta e spunti vivaci tra mandarino e arancio rosso ben presenti nel finale roccioso molto lungo, sempre in crescendo. 94

Autreau Premier Cru 50 pn 50 pm, piacevolmente stuzzicante tra lavanda canfora e zafferano, vinosità e carattere fresco e diretto.  86

Autreau Grand Cru 2008 50pn 50 ch legno, canfora e tiglio, agrumi e alloro, bocca ampia e ricchissima, lunga e persistente, grip favoloso della bollicina. 92

Autreau Millesime 2006 Brut Grand Cru è molto completo e netto con mirabelle e confetto, pittosporo e balsamico, cremoso e agrumato, affilato e saporito anche se manca il guizzo nel finale. 88

Caillez Lemaire Cuvèe Jadis 2005 60ch 30pn 10pm, ricco e felpato con tocco di caseico e mandorle a sostenere un naso fruttato intenso, è trascinante soprattutto in bocca con una nota nocciolata bellissima in cui si aprono sentori di ribes rosso e talco prima di un finale vinoso e trascinante. 94

Caillez Lemaire Carte Blanche 90% pm 10% ch, ha note evidenti di fieno e floreale di campo, bocca piacevole ma un poco rustica. 81

Caillez Lemaire Rosé 50pn 50pm in legno, brilla di mandarino e tamarindo, ciliegie e canfora, bocca arcigna e gourmand per appassionati del gusto deciso. 86

Bonnaire Bdb 100% ch da Cramant e altre zone: tipici agrumi e mandarino, floreale soprattutto e gesso, bocca classica che non delude, non banale ma nemmeno travolgente. 84

Bonnaire 2005 100% ch. 72 mesi sui lieviti, belle note di sottobosco poi fico e susina, tocchi di vaniglia e humus, bocca incalzante e accesa con bollicina che spinge, gourmand. 87

Bonnaire Vera Sacrum bouchon liège 60 mesi sui lieviti: il lato oscuro dello chardonnay con cedro candito e resina, arancio rosso, vaniglia e nocciola ma soprattutto bollicine finissime che lo rendono molto vinoso, di corpo, con finale molto lungo che disseta e mette voglia di un altro bicchiere. Sembra uno Champagne di altri tempi ma in bocca è accattivante e moderno. 92

Collard Picard Cuvée Selection è una cuvée di ingresso ma già piacevole con fiori menta e campo di grano, bocca semplice ma accattivante, ottimo rapporto Q/P. 84

Collard Picard L’essentiel 2006 pas dosè 50ch in legno 25pn e 25pm: è la novità dell’anno per la maison, è un vino goloso e vanigliato, fitto di litchi, lime, nocciole e resina, pesca gialla, in bocca esplode e gratifica con un bel finale solare e ricco con pepe bianco e camomilla. 94

Collard Picard Dom Picard (2006 non dichiarato). 100% ch tutto legno da uve Mesnil e Oger, puro Grand Cru opulento e intenso, gessoso con grande maturità di frutta mentre la bocca è entusiasmante e carnosa tra pesca, thè al gelsomino e alchechengi. 92

Devaux Grande Reserve 70pn 30ch classico e goloso, diretto e immediato, dalla bocca piacevole croccante e pronta tra pesca gialla cedro candito e miele. 85

Devaux Cuvée D 60pn 40ch sempre più convincente questa cuvée con naso intenso e “bianco” tra pepe e pesca, rosa e glicine che in bocca ha portamento elegante, fine e snello con bollicine presenti e graffianti, di soddisfazione. 92

Devaux D 2006 50pn 50ch presenta frutti rossi e sottobosco, lavanda e rosa thea, bocca molto arcigna e da tavola con acidità alta e bell’estratto, da affinare ma con tanta sostanza. 90+

Deutz Brut Classic è austero ed elegante, cedro e lime, nocciole, canditi e ribes bianco, ricco di suggestioni floreali e fruttate carnose e ben mature, più un bellissimo corredo di nocciola, frutta secca, crosta di pane, bocca con risposta fresca e pimpante anche se innestata su un corpo non leggerissimo ma sempre croccante e saporito. 88

Deutz Rosé 90pn di cui 8 rosso, 10 ch: stile classico e senza tempo, dolce e delicato solo in apparenza mentre in realtà sa essere maschile e gourmand. Al naso gelatina di frutta, panna e fragole quasi, lamponi ribes corbezzolo e mirtilli, tutto ben contrastato da note gessose e croccanti nel palato. 88

Deutz Millesime 2007 ha naso rigoroso e profondo, ricco di note fresche di frutta bianca, fiore della vite, magnolia, pesca bianca e arancio rosso, più note mielate e di zafferano che lasciano presagire una bella evoluzione. Bocca decisa e potente anche se delicata con un corpo ed un estratto aggraziati. 91

G.H. Mumm Brut Privilege mostra un naso di glicine, agrumato molto ricco, arancio e melograno, confetto e nocciole, ribes rosso e fragole. Bocca sapida e piena di sostanza, elegante e distinto. 86

G.H. Blanc de Blancs Mumm de Cramant (mise en bouteille 3/2011, deg. 11/2013). Millesimato non dichiarato 2010, confetto e floreale, mirabelle e pompelmo rosa, freschezza ed eleganza del village famoso per gli agrumi, purezza e semplicità, ma lo spessore in bocca è vero Grand Cru con una maturità perfetta e grande acidità, iodato e salino. 90

G.H. Mumm 2006 60pn 40ch, il primo di Didier Mariotti: immediato e godereccio, in stile Mumm acido fresco e maschile, ricco di frutta e fiori gialli e rossi, pesca e ginger, torrone, miele, caramello, fichi, fragole e arancio giallo, opulento ma sottile, non lunghissimo  ma un vero prodigio di goduria. 94

Drappier Sans Souffre 100% pn che incalza e spinge con note di fieno, salvia e grano, fragola e mora che sfociano in una bocca diretta senza filtro ma irrequieta che ti conquista al volo e non ti lascia fino a fine bottiglia. 90

Drappier Millesime Exeption 2008 la grande annata decolla nel bicchiere al volo, dosato poco, è ancora crudo ma godereccio e profondo tra solco minerale e frutta bianca e rossa. 88+

Drappier Grand Sendrèe 2005 non so se ci stancheremo mai di godercela tanto sa essere soffice e vaporosa con note fino al crisantemo e giacinto, viole e more di gelso mentre in bocca si svela denso cremoso con una struttura esemplare per equilibrio ed eleganza. 95

Pommery Apanage Prestige è ricco e dolce, ha confetto e pesca, naso bellissimo e seducente con tanti rimandi anche di erbe aromatiche, peccato che finisce presto in bocca dove comunque si distende piacevole e delicato. 86

Pommery Rosé Apanage è appena macchiato di rosa, con fragola lamponi e note gessose, in bocca è decisamente piacevole e fine, da aperitivo senza troppi pensieri. 84

Ruinart Bdb rappresenta la solita sicurezza, un tutt’uno con la sua immagine modaiola che non fa niente per deludere anche al naso, immediato e godibile con tante note briochate e fruttate, godibile, dalla bocca fine e compiuta in cui pare di avvertire meno dolcezze che in passato con agrumi in grande spolvero. 87

Ruinart Rosé con tanto pinot nero in rosso che lo rende molto ben definito, giuggiolone ma non ruffiano, molto arancio e lampone, non tradisce. 85

Ployez Jaquemart Extra Quality Brut 60pm 40ch, bel naso affilato tra robinia e rafano, bocca muscolosa e fruttata, freschissima e ricca, finale gourmand. 86 (Per appassionati delle durezze visto anche il prezzo anche un 88)

Ployez Jaquamart Bdb perfetto e compiuto biancore, fiori pesche e mandarino, finale croccante e freschissimo. Grande rapporto q/p. 88

Ployez Jaquemart 2003 100% ch, 30 mesi legno e 36 sui lieviti: calore tropicale al naso con gesso e menta a rinfrescare, bocca vinosa e fruttata matura, freschezza da 2003 e tocco di calore ma bella prova di carattere. 90

Pierre Legras Brut Bdb Grand Cru ha nocciole e pepe molto intenso e accattivante, bocca dolce di frutta matura molto centrata, finale di buona durata agrumata. 88

Pierre Legras Bdb Cuvée Speciale 1998 1999 2000 è un mosaico di varie sensazioni ma quasi tutte su note ossidate e mature, bocca con freschezza giovanile e menta, finale in crescendo ma rimane un poco scisso a centro bocca. 85

Pierre Legras 2002 è classico figlio di annata ricca, floreale larghissimo e gustoso di frutta anche tropicale, bocca un po’ matura ma di pancia e golosa, non freschissimo il finale. 89

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

2 Commenti

avatar

Fabrizio

circa 10 anni fa - Link

Non mi viene voglia di bere praticamente nessuno di questi champagne. Nemmeno leggendo l'altra 'recensione' su Bibenda 7 http://www.bibenda.it/bibenda7/singolo-articolo.php?id=1834 (noiosissima). Direte che è tutta invidia, ma temo davvero che queste manifestazioni siano ormai solo un modo più o meno consono di bere a scrocco. Provate a leggere come li avete recensiti. ...'perfetto e compiuto biancore'... ma eravate sobri? Bibenda7 manco scherza quando definisce 80 euro a bottiglia 'ottimo rapporto qualità prezzo' http://www.bibenda.it/bibenda7/singolo-articolo.php?id=1829. Temo siano tutti redazionali (o marchette che forse suona un pò più chiaro) per compensarli dell'invito che estendono gratis a queste manifestazioni. I russi compreranno tanto champagne senza aver letto le vostre recensioni. Magari quando chi vi invita lo capirà, forse proveranno ad organizzare anche vere degustazioni aperte a noi che il vino non lo assaggiamo ma siamo costretti a leggere del 'biancore'. Aiuto.

Rispondi
avatar

Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

Fabrizio non abbiamo bisogno in genere di queste manifestazioni per bere Champagne. Tra appassionati ci troviamo molto spesso e investiamo volentieri soldi per viaggi e bottiglie. Certo quando ci sono queste manifestazioni è un'occasione per assaggiare o riassaggiare prodotti difficili da trovare o impegnativi economicamente. Ecco perchè non ce li lasciamo sfuggire e cerchiamo di recensire più vini possibile. A parte il biancore, mi pare che ci siano dei numeretti alla fine di ogni descrizione che indicano chiaramente quali sono i vini che ci sono piaciuti di più e che ci sentiamo di consigliare a tutti. Ma ovviamente di recensioni di Champagne ce ne sono tante, basta magari confrontare il proprio gusto con alcuni dei nostri giudizi per capire se siamo sulla stessa linea d'onda oppure no...

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.