Caro amico ti scrivo. Questa è la lettera di addio all’AIS di Franco Ricci
di Antonio TomacelliOgni divorzio che si rispetti ha il suo corredo di carte bollate e missive che sanciscono la fine di un rapporto. L’ufficialità è d’obbligo specie quando all’orizzonte si intravede l’aula di un tribunale. La guerra dei Roses scoppiata tra l’Associazione Italiana Sommelier di Antonello Maietta e l’Associazione Italiana Sommelier Roma di Franco (Maria) Ricci non fa eccezione a questa regola.
Intravino è venuto in possesso di uno dei passaggi fondamentali della querelle, ovvero, la lettera ufficiale con la quale Ricci comunica la separazione dall’AIS Nazionale. Nel documento si menziona una delibera motu proprio che a norma di statuto non sembrerebbe possibile. L’articolo 13 dello statuto AIS recita, infatti:
—Lo Statuto delle Associazioni regionali/territoriali deve essere uniformato al modello deliberato dal Consiglio Nazionale e allegato al Regolamento di attuazione.
—Detto modello non è modificabile, salvo integrazioni effettuabili, a livello locale, solo con il consenso del Consiglio Nazionale.
—Gli Statuti delle Associazioni regionali/territoriali devono essere approvati preventivamente dal Consiglio Nazionale.
A questo punto ci chiediamo: può l’AIS Roma deliberare la fuoriuscita dall’associazione nazionale?
18 Commenti
mauriziio
circa 10 anni fa - LinkQualcuno ha un fazzoletto? sono sopraffatto dalla commozione.
Rispondidavide G
circa 10 anni fa - LinkPer essere coerente, AIS Roma farà un altro concorso internazionale e ci sarà un altro sommelier campione del mondo sempre romano :)
RispondiFabrizio pagliardi
circa 10 anni fa - LinkPenso che chi è il sommelier campione del mondo interessa solo al vincitore contento e ai perdenti che rosicano per il resto non frega proprio a nessuno
Rispondidavide
circa 10 anni fa - LinkParole d'amore scritte a macchina (cit.).
Rispondibruno
circa 10 anni fa - LinkChe tristezza il perpetrante silenzio dell'AIS che latita verso i suoi iscritti di Roma....
RispondiRenato
circa 10 anni fa - LinkIn qualità di Sommelier e socio AIS della regione Lazio, sono pienamente d'accordo.
RispondiChemRob
circa 10 anni fa - Linkqualcuno sa dove trovare lo statuto dell'AIS Roma? Lo avevo letto un po' di tempo fa ma non riesco più a trovarlo.
RispondiNobilone
circa 10 anni fa - LinkNé Ricci né l'AIS hanno ancora comunicato ai propri iscritti il contenuto di tale missiva, nonostante sia stata scambiata il 9 dicembre. Ricci, poi, ha deciso di far sapere come stavano le cose con tante belle perifrasi allegate a un modulo per bonifico bancario. Manco Paperone. Begli esempi di management all'italiana. :-(
RispondiAntonello Maietta
circa 10 anni fa - LinkIn realtà l'Associazione Italiana Sommelier lo ha già comunicato ai propri iscritti del Lazio con la massima tempestività in data 10 dicembre, a non più di 24 ore dalla ricezione della comunicazione, con una lettera a mia firma.
Rispondibruno
circa 10 anni fa - LinkGentile Presidente, si è vero che la lettera è stata inviata tempestivamente, ma il punto è che noi iscritti di Roma (e del Lazio) attendevamo una altettanto tempestiva assicurazione senza mezzi termini che la Sez. di Roma avrebbe proseguito la sua attività senza se e senza ma con effetto "immediato" invece ad oggi risultiamo ancora nel limbo. Questo poteva avvenite a prescindere da ogni bega legale che sicuramente e necessariamente tutti i soci comprendono come necessaria. Ciò che non comprendiamo è quanto detto sopra e cioè che come da statuto non si prosegua l'attività con effetto immediato alla faccia degli scissionisti. Ad oggi continuiamo ancora a ricevere il settimanale on-line Bibenda7, come lo dobbiamo interpretare ? come un passaggio "obbligatorio" nel nuovo soggetto venutosi a creare ? Io come molti voglio rimanere in AIS, vogliamo un'attività Romana in un clima sereno conviviale e di crescita per l'associazione e per tutti gli iscritti augurandoci anche un maggior coinvolgimento delle attività. Credo che gli iscritti di Roma aspettino fiduciosi ulteriori comunicazioni a breve. Intanto le auguro buon lavoro insieme al pensiero che molte volte dietro queste situazioni si nascondono nuove e migliori opportunità. Cordiali Saluti
RispondiNobilone
circa 10 anni fa - LinkRingrazio il Presidente per la risposta. A me la comunicazione ai soci non è arrivata o, meglio, è arrivata una copia del comunicato postato sul sito istituzionale, probabilmente per un disguido. Ho comunque avuto modo di leggerla tramite altri soci: effettivamente lì si parla di "recesso", quindi si prende atto dell'effettivo abbandono da parte dei responsabili della Sede regionale dell'associazione. La cosa era necessaria, perché mentre Ricci con la lettera qui presentata era stato estremamente esplicito sulle sue intenzioni, con i soci del Lazio ha evitato l'argomento vantando le magnifiche sorti e progressive dell'AISRoma e uno sconto di trenta euro sulla quota di iscrizione. Aspettiamo che cosa si deciderà per il futuro della sede regionale e, soprattutto, per le attività che si avranno a disposizione tolte quelle organizzate da Bibenda. Grazie ancora.
RispondiAntonio Tomacelli
circa 10 anni fa - LinkLo statuto è linkato nel post nella parola "statuto" :-)
RispondiSyd
circa 10 anni fa - LinkDi nuovo sull'argomento. Pongo una riflessione: Secondo voi Ricci proporrà alle delegazioni A.I.S prossime geograficamente(ad esempio all'Abruzzo, Molise, Umbria ect) alla regione Lazio di entrare a far parte nella sua nuova creatura?
RispondiVincenzo Geminiani
circa 10 anni fa - LinkChiedere è lecito rispondere è cortesia. Però con presidenti regionali come Sandro Camilli e Gaudenzio D'Angelo, Umbria e Abruzzo, chiedere è inutile, rispondere pleonastico.
RispondiChemRob
circa 10 anni fa - LinkAntonio, lo statuto linkato è quello dell'AIS. Io intendevo lo statuto dell'AIS Roma/Lazio. Il mio dubbio è se AIS Roma/Lazio abbia o meno uno statuto che gli permetta di fare parte di AIS. Roberto
RispondiFabrizio
circa 10 anni fa - LinkChi è in AIS da qualche anno ricorda benissimo come nacquero le quote ‘aggiuntive’ che vennero istituite da alcune compagini regionali per poter partecipare alle iniziative ‘aggiuntive’ che le stesse realizzavano oltre a quelle dell’AIS nazionale. Dopo un pò, alcune compagini hanno trovato un altro modo per evitare di chiedere impopolari quote aggiuntive e tra queste AIS Roma trovò un modo per chiedere ‘solo’ la quota nazionale e un contributo per i singoli eventi. Senza entrare nel merito del come ciò sia stato fatto, cosa che farebbe entrare in polemiche eterne, credo che si debba avere chiaro che il corso che si tiene al Rome cavalieri è tra i migliori corsi da Sommelier sulla piazza, certo con costi enormi, ma è fatto con relatori AIS regolarmente abilitati e i crismi formali e sostanziali del caso. A Roma convivono varie realtà giuridiche. C’è la sede dell’AIS che organizza i corsi e le attività d’istituto, ma anche altre realtà (ex Bibenda o come la si vuole chiamare) che possono o meno confluire in AIS. Non sono affatto preoccupato della coesistenza di più realtà per chi felicemente di trova a Roma. Temo un salto dell’AIS nazionale indietro di decenni. Ricordiamo quanto ‘grezze’ fossero le iniziative dell’AIS nazionale fino a dieci anni fa circa. Oggi è triste vedere due Master diversi a Roma e Milano, due stili e modi di fare. Ma nessuno si scansi. Non è che uno sia proprio tanto meglio dell’altro. Chi sta adesso simpatizzando con Maietta, sponsorizzato da Ricci negli anni compreso il momento della candidatura, guardi la ‘convention stile meno-male-che.Antonello- c’è visibile qui: http://www.aisitalia.it/sommelier-tv.aspx. Peccato.
Rispondibettino
circa 10 anni fa - Linkbeh...credo che in fatto di "iniziative grezze" (con tutto il rispetto per la banda che non c'entra nulla, ci mancherebbe...) la convocazione della fanfara dei bersaglieri in un saloncino d'hotel, abbia ben poche rivali...
Rispondigiuseppe
circa 8 anni fa - Linkrecupero questo vecchio post..a distanza di tre anni..come si è sviluppata la realtà romana? grazie mille!
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