Stefano Mancinelli e una Lacrima di Morro d’Alba come poche, forse nessuna

di Alessandro Morichetti

Si fosse chiamata Lacrima di Radda in Chianti, l’avrebbero venduta anche nelle peggiori enoteche di Kathmandu. Lacrima di Morro d’Alba è invece una doc 100% Marche e poco conosciuta in quanto tale. Siamo a Morro d’Alba, castello di Jesi a 10 km dal mare. Il vitigno lacrima ha bacca rossa, spiccata aromaticità e storia nobile che arriva fino alle bevute di Federico Barbarossa, nel 1167. Stefano Mancinelli è stato forse il principale artefice della riscoperta di un autoctono che negli anni Ottanta era destinato all’oblio: la doc è arrivata nel 1985. Per distinguersi da chi furbescamente miscela un’uva rossa fortemente aromatica con altre che non lo sono, Mancinelli certifica geneticamente i propri rossi a base lacrima per garantirne l’autenticità. È l’unico a farlo.

Legalismi a parte, la sua Lacrima di Morro d’Alba superiore 2009 è uno dei veri campioni di categoria. Violaceo, intenso e profumatissimo. Rosa, viola e frutti di bosco impattano il naso con freschezza e riconoscibilità. Fragrante e immediata, questa Lacrima è un prototipo di naso moderatamente complesso ma intrigante a tal punto da succhiare avidamente il respiro. A conferma delle ottime premesse, il sorso si snoda tra attacco soffice, tenore alcolico misurato, corpo snello, finale infiltrante e sottilmente pepato. Vino gustoso e tipico, più ricco del “base” aziendale – quel Podere Santa Maria del Fiore che rappresenta uno dei must della denominazione per rigore esecutivo e reperibilità – e decisamente migliore del Sensazioni di frutto, spinto aromaticamente dalla macerazione carbonica ma sin troppo spogliato nella progressione gustativa. 12 euro in enoteca per un vino da 88/100, media di 90 (naso di rara piacevolezza) e 86 (corpo e complessità).


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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

15 Commenti

R. Cardoso Laynes

circa 13 anni fa - Link

Bella recensione, bravo Alessandro. Ora lo cerco a Firenze. Vediamo se la reperibilità è davvero buona. r.

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

roberto se ti serve te la procuro, stefano è venuto qualche volta qui da me a pranzo, però forse bonatti o vignoli ce l'hanno già

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Tommaso

circa 13 anni fa - Link

Stasera stessa provvedo a controllo-Bonatti, poi vedo di segnalare. (E dopo eventuale degustazione vediamo anche se è il caso di confermare la buona votazione). OT _ Qua i fiorentini abbondano.

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Manlio

circa 13 anni fa - Link

Buongiorno a tutti, sarei felicissimo di avere una indicazione per trovarla in quel di milano... avete idea? grazie

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

In un certo senso, Mancinelli è il "papà" della Lacrima. Tutti i produttori attuali di questo vino unico confessano di dovergli qualcosa in termini di know how e di esempio.

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Ooohh!

circa 13 anni fa - Link

E c'è ancora chi pensa che Maroni non abbia fatto scuola?

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Francesco

circa 13 anni fa - Link

Ciao Ale, mi fa piacere il tuo pezzo su di un vino che i produttori stanno traghettando verso una beva migliore, complessa, articolata ed appagante rispetto al passato. Ed in questo la versione Superiore nè è certamente l'artefice. Slowine 2011 ne ha fatto un Vino Slow non a caso: Stefano ha saputo bilanciare la ricchezza aromatica, con un corpo robusto ma non esuberante, nel complesso equilibrato. Non ho ancora assaggiato la versione 2009 ma tra pochi giorni si apre la kermesse e vedremo........... Intanto grazie dell'anticipazione

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vincenzo busiello

circa 13 anni fa - Link

còmpito per un enologo-genetista:cosa hanno in comune la lacrima di Morro d'Alba e la barbera del Sannio?

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eros

circa 13 anni fa - Link

Buongiorno. Solo per dire che oltre agli ottimi vini prodotti, Stefano è anche una gran brava persona. Scovatelo in qualche fiera e lo apprezzerete anche voi, anche perchè ormai è più facile trovare un buon vino che una buona compagnia.

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Andrea Toselli

circa 13 anni fa - Link

Concordo con quanto scrive Eros, aggiungendo che Stefano produce anche ottime acquaviti e che non disdegna di presentarle nei più importanti concorsi del settore, riportando sempre ottimi risultati.

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Massimiliano

circa 7 anni fa - Link

Che dire... Collaboro con Stefano e suo figlio Luca ormai da un anno. Conosciuti durante la manifestazione Cantine aperte 2016 in quanto ero alla ricerca di un'ottima Lacrima da inserire nel mio negozio di Fabriano (An), prima ancora del vino, sono stato colpito dalla loro serietà. Lacrima, Verdicchio e poi i loro distillati, eccezionali.

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alberto

circa 13 anni fa - Link

come lo comparate all'Orgiolo di Marotti Campi ? anch'esso espressione in purezza di una Sig. ra Lacrima apprezzerei un commento .Grazie

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Stefano Mancinelli

circa 13 anni fa - Link

Ringrazio tutti quanti hanno apprezzato il ns. Lacrima Superiore 2009. Io non ho fatto nulla di particolare, tutti sapete che l'inluenza della materia prima sulla qualità di un prodotto è importantissima. L'unica cosa nella quale mi impegno è l'esaltazione della tipologia e della tipicità dei miei prodotti, per cui evito tutto quanto possa "stipicizzare " i miei vini. Grazie ancora a tutti. Stefano

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Santucci Sergio

circa 5 anni fa - Link

Ho acquistato il vs Lacrima nella vs cantina qualche anno fa. Eccellente!!! Vorrei sapere se posso ancora acquistarlo e voi spedirlo? Grazie

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