Emilia Wine, studio su ricerca e godimento tra cantine sociali

Emilia Wine, studio su ricerca e godimento tra cantine sociali

di Andrea Gori

L’Emilia è così, unione di intenti e godimento di fondo nei vini, una passione che travalica la razionalità e che abbraccia la tavola in maniera costante e continua. Non è facile il momento per i vini frizzanti emiliani legati alla tavola e al ritrovo tra amici adesso che tutto ci viene negato.

Almeno però nei bicchieri è possibile rimediare e fa piacere assaggiare i frutti della cooperazione in questa regione che ne ha storicamente fatto il suo limite e allo stesso tempo punto di forza. Emilia Wine è l’unione di tre cooperative, la Cantina di Arceto, la Cantina di Correggio e la Cantina di Prato di Correggio che, con 726 soci complessivi, coltivano 1500 ettari di vigneti dalle pianure di Correggio, San Martino e Rubiera fino ai Colli reggiani di Arceto, Scandiano e Casalgrande.

Zone dal clima ideale con bella escursione termica, piovosità quanto basta e una giacitura collinare di molti dei vigneti che nascono su tanti suoli diversi. I vitigni coltivati abbracciano quasi la totalità delle uve ammesse in regione dall’Ancellotta alla Spergola passando per molte varietà di Lambruschi e non mancano malvasie, sauvignon e altri vitigni che concorrono alla grande produzione che abbraccia vini dai 6 euro ai 20 e dalle etichette fantasiose e creative, alcune davvero molto riuscite.

Ci fa piacere da Emilia Wine riassaggiare due vini a base spergola, un’uva che sarebbe oro in molti paesi del mondo e che meriterebbe più attenzione da parte di chi la coltiva. Limitando le rese e vinificandola in maniera accurata potrebbe dare luce a grandiosi vini bianchi fermi dal bel potenziale di invecchiamento. Ma anche in versione spumante ha una naturale capacità di mantenere eleganza e freschezza che emerge in maniera intrigante dagli assaggi. Ma ovviamente lo stupore e l’interesse sono notevoli anche attorno alle variazioni sul tema lambrusco.

spergola colleventoso

Cantina Arceto Colle Ventoso Colli di Scandiano e Canossa Spergola Frizzante
Dolcezze vanigliate poi anice e robinia, miele, tiglio, glicine e tocco di pera, talco, stuzzicante e piacevolmente cremoso al palato, ha intensità buona e finale di corpo ricco e materico ma che sa restare stiloso e stimolante. 87

spergola 1077

Emilia Wine 1077 Spumante di Spergola Colli di Scandiano e Canossa
Impressione iniziale di floreale bianco, glicine, tiglio, sambuco e mela gialla, sul centro bocca emergono note di zenzero, curry, sale e nocciole, bocca accesa e appena selvatica con rugosità acida che colpisce e disseta, finale sbarazzino con tocchi amarognoli piacevoli 85

migliolungo lambrusco

Cantina di Arceto Migliolungo Lambrusco dell’Emilia IGT Frizzante Secco
Dall’unione di ventuno varietà di Lambrusco del territorio reggiano tra cui Lambrusco a foglia frastagliata, Lambrusco Barghi, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Maestri, Lambrusco Marani, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva, Lambrusco Salamino e Lambrusco Viadanese più altre varietà a bacca nera – Croatina, Fogarina, Fortana, Marzemino, Perla dei Vivi, Sgavetta, Termarina, Uva Tosca e Ancellotta – e a bacca bianca – Durella e Scarsafogli coltivate dall’Istituto Tecnico Agrario A. Zanelli e vinificate ad Arceto. Si tratta ovviamente di un vino ricco di aromi ma sorprendentemente piuttosto scarico nel colore. Naso di marasca, rosa, amarene, mallo di noce, carrube e pepe nero, olive, conserva di pomodoro, peperone crusco, balsamico di sandalo e menta, sorso piccante, agile, secchissimo e ardito con rugosità tanniche ben dosate e un finale che chiede gnocco fritto e salumi ma che non sfigurerebbe  su carni anche di certa importanza. 88

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

4 Commenti

avatar

claudio

circa 3 anni fa - Link

Per capire il potenziale della spergola basterebbe assaggiare la De Fratelli di Ca' de' Noci.. maravigliosa!

Rispondi
avatar

Lanegano

circa 3 anni fa - Link

Anche Tenuta di Aljano produce una bellissima Spergola ferma.

Rispondi
avatar

Graziano

circa 3 anni fa - Link

adesso che tutto ci viene negato. UN POCHINO ESASPERANTE PERO'

Rispondi
avatar

vinogodi

circa 3 anni fa - Link

...per capire la potenzialità della Spergola, basta bersi qualche Ortrugo...

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.