Anteprime Toscane 2019: la Vernaccia di San Gimignano 2018 e le Riserva

Anteprime Toscane 2019: la Vernaccia di San Gimignano 2018 e le Riserva

di Andrea Gori

Una bella e tranquilla vendemmia 2018 permette alla Vernaccia di San Gimignano di recuperare i volumi e i livelli produttivi persi con la complicata vendemmia 2017. Saranno 4.630.241 le bottiglie dell’ultima annata e finiranno per la maggior parte all’estero, soprattutto Europa con Germania, Svizzera,  Inghilterra  e Olanda ma in assoluto il migliore mercato sono sempre gli Stati Uniti con il 16% del totale. Il restante 42% si vende e si beve in Italia ma di certo lo stappo avviene in alta percentuale nei dintorni della città perchè sono più di 3 milioni i turisti che vengono da ogni parte del mondo qui sotto le mura. Un consumo rapido e veloce, molto turistico che non premia facilmente chi investe nella denominazione Riserva né in selezioni dal profilo più complesso. Ma se non altro oggi queste tipologie di Vernaccia di San Gimignano hanno finalmente qualche traccia su cui lavorare non presentando solo delle versione potenziate, ricchi e legnose di quelle annata. Molto meglio le 2016, centrate, stilose, profonde e destinate ad invecchiare ancora benissimo, che le 2017 dove non è stato facile scegliere prodotti di veramente alto livello.
Tornando al discorso Vernaccia annata, con la 2018 recupera slancio e piacevolezza con vini centrati, piacevoli, sapidi e scattanti senza indulgere in troppa cerebralità e profilo “minerale”, qualsiasi cosa voglia dire questo termine che ci siamo impegnati a non nominare nei nostri assaggi.


Vernaccia di San Gimignano 2018


Agricoltori del Geografico: semplice, carino, piacevole, timo e mughetto, agrumato. 83
Cantine Guidi: ginestra, pepe bianco, alchechengi e ribes rosso, bocca animata, sapida, scattante. 86
Cappella Santandrea: stuzzicante e balsamico, pepe bianco e timo, biancospino, bocca semplice ma sottilmente intrigante che svela complessità in allungo. 87
Casa alle Vacche: floreale giallo, rosa poi pesca gialla, bocca di polpa e finezza, gusto molto intenso e lungo. 86
Casa alle Vacche I Macchioni: balsamico, dolce fior d’arancio, bocca arcigna e chiusa che ha bisogno di tempo ma materia bella e pulsante. 90+
Castello Montauto Famiglia Cecchi: floreale di campo, gessoso e arancio delicato, bocca sapida e fresca non molto complessa. 85
Cesani: naso tumultuoso ma ricco e sapido, frutto bianco e giallo, tocchi di balsamico e confetto, bocca bella ricca da aspettare ma con un mix stupendo di sensazioni gessose sapide. 90+
Collina dei Venti: note di frutta gialla in confettura, albicocca e senape, bocca con note acetiche un po’ invadenti. 84
Fattoria di Fugnano e Bombereto Da Fugnano: ginestra e succo di sambuco, lime e scorza di agrume, poi timo, pepe bianco. Il riuscito mix di spezie e frutto prosegue bene al palato dove il vino è ricco, reattivo e polposo. 90+
Fattoria di Pancole Etichetta Classica: floreale, piccante e speziato, bocca pronta e decisa, salina e lunga. 88
Fattoria Poggio Alloro: nocciole, mandorle e coccoina, poi susina e arancio. Bocca semplice ma in equilibrio piacevole. 90
Fattoria Poggio Alloro Nicchiaio: note dolci di confetto, arancio, susina matura e lytchees. Bocca saporita e freschissima, da decifrare ma promettente. 89+
Fattorie Melini: delicato ma piacevole mix di agrumi e tropicale, fresco balsamico che prosegue al palato, semplice ma efficacissimo. 86
Fattorie Melini Le Grillaie: intensità tra frutto e vaniglia, polpa, senape, susina e timo, bocca con struttura e lunghezza, da valutare sulla distanza. 87+
Fontaleoni: austero, sapido, metallico e senza fronzoli ma permette al lato salino e affumicato lieve di salire al naso. Bocca scattante e nervosa, asciutta e sapida, bello. 90
Fornacelle: ginestra e floreale di campo ben tratteggiato, bocca salina, asciutta e divertente. 88
Guicciardini Strozzi Villa Cusona: vaniglia, confetto e anice, frutto di susina e pesca bianca che si delinea bene al palato con ampiezza e lunghezza non banali. 90
Guicciardini Strozzi Titolato Strozzi: anice, menta, timo, bocca sapida e speziata tra pepe, tabacco biondo,. Chiude su mandorla e mughetto. 86
Il Colombaio di Santa Chiara Selvabianca: tropicaleggiante, pompelmo rosa e giallo, tambureggiante sapidità, carnosa susina e pesca gialla. Bocca stupenda grintosa stuzzicante, fresca, dolce nei modi ma non nei fatti, stupenda. 91
Il Lebbio: stuzzicante e dolce, camemoro e canditi, pompelmo rosa. Bocca vanigliata e ammardorlata, grande lunghezza con vena di polpa e calore. 89
Il Lebbio Tropìe: lytchees e arancio, salvia e rosmarino, bocca solare ed energica, finale piacevole e con prospettiva intrigante. 91+
Il Palagione Hydra: floreale tra sambuco e iris, zagara e iodio. Bocca ben tratteggiata, sapida semplice ma ficcante di acidità e toni algidamente sensuali. 90
La Lastra: cedro, lime, aloe vera, timo, bocca dritta e fresca con tocchi sapidi nel palato. 90
Lucii Libanio Casa Lucii Libanio: basilico, arancio, senape, bocca accesa sapida con lunghezza notevole di anice, mela verde pesca bianca e basilico che torna. 88
Macinatico Massi: sassoso, intrigante, di senape e maracuja poi muschio bianco. Bocca con tocchi di lievito e banana. 87
Massimo Daldin: floreale di tiglio e sambuco, olio di argan, bocca agrumata con vena sapida molto evidente e piacevole. 88
Massimo Daldin Vigna in Fiore: molto imberbe, mela gialla, pera williams, talco mentolato, in bocca stuzzica bene e rilascia sale a più riprese, bella la materia, ma serve tempo: 90+
Mormoraia Suavis: soave di nome e di fatto con note rilassanti di tisana alle erbe, timo, muschio bianco, lime di Tahiti, bocca piacevolissima, finale lungimirante. 88+
Palagetto: dolce e vanigliato, naso di frutta, macedonia tropicale, bocca decisa e ampia. 86
Panizzi: pepe bianco, mughetto, lime, bocca che spinge su pompelmo e sale, finale accattivante e lungo ma soprattutto divertente: 88
Podere Canneta: floreale di crisantemo e pesco, mela annurca, bocca molto indietro con tartarico, poco valutabile ma impressione di materia è molto buona: 88+
Podere Le Volute: talco, tiglio, miele e camomilla, bocca che stuzzica e rimanda a note di muschio e pepe su base di mela, acidità notevole. 86
Podere Arcangelo: mughetto, anice e basilico, bocca piacevole con vena iodata, poi pinolo, mandorle e succo di mela. 86
Poderi del Paradiso: salvia, biancospino e tiglio, bocca fitta e sapida, pompelmo candito, bel finale roccioso. 85
San Donato: incenso, mela annurca, aloe vera, olio di argan, bocca splendida in cui salinità e iodio reggono l’acidità e il corpo eleganti, chiude balsamico e piccante. 90
San Quirico: yogurt agli agrumi, kefir, pepe bianco e sambuco, bocca con stuzzicante acidità e polpa non banale, ben mascherata dalla splendida freschezza. 91
Signano: floreale primaverile, tiglio e pepe bianco, bocca con succo di mela, anice e tocco di ananas, finale fresco e e sapido. 86
Signano Poggiarelli: ricco di pompelmo candito, chiodo di garofano, arancio e tiglio, bocca che strozza il sorso su acidità al momento, ma si farà con il tempo. 89+
Tenuta La Vigna: sapido, pepato, stuzzicante, è davvero festoso, naso che sa di mela e senape, cedro e timo. Bocca dolce ma retta bene da freschezza. 86
Tenuta la vigna etichetta verde: balsamico e floreale, zagara e lime, bocca agile con profondità da svelare. 89+
Tenuta Le Calcinaie: incantevole, sapido e fresco, insolito di scorza di mosambi e guava, bocca animosa, passionale, succulenta e sapida con lunghezza notevolissima. 92
Tenuta Montagnani: incenso e floreale di campo, ampio il sorso con belle falcate di menta, nocciole tostate, mandorla, ciclamini e viole, finale aggraziato e cangiante. 88
Teruzzi: mela, anice e basilico, iodio sale e lamponi, bocca di bella materia e acidità, chiude su scorza d’arancio e pepe. 88
Tollena Lunario: tiglio e crisantemi, papaya e zenzero, bocca dal bel corpo e dalla bella succulenza anche se un poco panciuto ma ci si affonda volentieri. 87


Vernaccia di San Gimignano Selezioni 2017


Alessandro Tofanari Ciprea: naso sottile e affumicato, bocca che spinge e sala abbondantemente regalando una profondità rocciosa al sottile fruttato. 88
Cappelsantandrea Rialto: anice, incenso e piccantezza, bocca corposa e calorica con finale di macedonia tropicale animata bene da sapidità. 87
Casale Falchini Vigna a Solatio: fumè e nocciole, ribes bianco e anice, bocca che incalza e sparge sale, finale con calore e pepe. 86
Cesani Clamys: senape e carrube, rosmarino, anice e cannella. Bocca curiosa, noce di cola e menta calore e pepe, da seguire. 90+
Collina dei Venti: sambuco, tiglio e pepe bianco, bocca un po’ semplice. 86
Fattoria di Pancole Elisanda: dolcezza mielata e tropicale, cannella e cola, caramello e miele. Bocca animata e saporita, lunga ma un poco pesante. 87
Poggioalloro: ananas, papaya, capperi, pepe, Marsala. Bocca che incalza bene ma toni caldi l’affossano un poco. 85
Fornacelle: senape, menta e agrumi canditi, bocca con floreale un poco stanco, non guizza. 84
Il Colombaio di Santa Chiara Campo alla Pieve: pompelmo, tocco di vaniglia, muschio, bocca che scalcia e spinge, ben sapido, nocciole tostate, pompelmo candito, finale croccante e divertente. 91
Il Palagione Ori Riserva: dolce e agrumato, pepe, senape e pesca, lunghezza discreta. 87
Macinatico Massi: pepato nero, olive e frutta candita, bocca un poco smorta. 83
Montenidoli Tradizionale: ossidazione ben presente dal colore, naso su miele millefiori e cannella, bocca non freschissima, stile personale ma un po’ in difficoltà con l’annata. 86
Panizzi Santa Margherita: mela e floreale, noce di cola, vaniglia, stuzzicante e saporito il sorso anche se dolcezza e materia non sono ben supportate da freschezza. 87
Poderi Arcangelo Per Bruno: calore e sambuco, senape e cedro candito, bocca un po’ da assestarsi. 86
San Donato Angelica: sottilmente sapido e gessoso, canditi e zucchero filato, spezie. Bocca ricca, complessa e con sfumature di piacevolezza acida nel finale. 90
Signano La Ginestra: anice e tiglio, bocca con qualche pesantezza di troppo. 84
Tenuta la Vigna: tiglio e muschio bianco, scorze di agrumi, bocca un po’ arida ma materia è notevole. 87
Tenuta Montagnani Frammenti: floreale, spigliato e carnoso, bella polpa ma sempre costellata da punte sapide e appassionanti. 88
Tenuta Montagnani Assola: agrumi e lime, pompelmo e menta, caramello, timo, sambuco e bacche dolci, mango e pompelmo. Bocca che allunga e diverte. 90


Vernaccia di San Gimignano Riserva e Selezioni 2016


Cantine Guidi: squillante tropicale e agrumato, bocca bella scolpita e succosa, ampia e fine. Lunghezza in bocca stupenda nonostante qualche traccia calorica di troppo. 91
Cappellasantandrea: carico e deciso, lunghezza di note mielate e senape, non agilissimo ma importante. 86
Casa alle Vacche Crocus: zafferano e ginestra, pesca gialla e vaniglia, bocca agile e reattiva per una intepretazione azzeccata di annata e tipologia. 92
Casale Falchini Ab Vinea Doni: talco e susine, bocca con menta e note succose di pera, confettura di agrumi, sale e iodio nel lungo finale con anche zafferano e pepe nero. 92
Cesani Sanice: marino e conchiglioso, umami e con tocchi vegetali piacevoli tra vetiver e aloe, bocca succosa e ampia, rilancia su agrumi e muschio bianco. Grande finale di lunghezza inusitata che richiama certi pinot neri transalpini. 95
Fontaleoni: asciutto e teso, talco, sambuco e mela golden, bocca sottile e agrumata. Finale ricco e lungo ma sempre nel suo stile misurato ed elegante. 92
Guicciardini Strozzi: mielato e saporito, ampio, ricco e speziato al naso ma conquista al palato con grinta. Toni agrumati e finale speziato con frutti gialli in confettura. 90
Il Colombaio di Santa Chiara L’Albereta: muschio bianco, pepe, legno e tostature un po’ ficcanti ma che vengono ben rette dal frutto abbondante, mela golden, pere, susine in confettura, cannella e bacca di vaniglia. Bocca carica e decisa ma un po’ dominata dal legno. 90
Il Palagione Lyra: stuzzicante saporito, mentolato e fresco, bocca dritta e carica senza eccessi, bella la lunghezza e l’acidità ancora in forma e ben augurante. 92
Macinatico Massi Massi: sambuco e ginestra, bocca con note di pepe nero, cola, tostature di caffè, finale di buona lunghezza. 87
Montenidoli Fiore: monumentale e splendido il naso, un compendio di quello che la Vernaccia può fare: tripudio di fiori, note speziate, muschiate, agrumi, talco, scorze di mosambi, papaya e aloe. Bocca cangiante, piccante con riserva di energia e volume che cresce poco a poco. 96
Mormoraia Antalis: floreale sottile, ribes bianco e confettura di fragole, bocca mentolata con speziatura e tocchi dolci ma sempre con acidità tellurica in sottofondo a bilanciare. 94
San Benedetto: arioso, gessoso e acqua di rose, timo, biancospino, sambuco e rabarbaro, floreale di campo, piccantezze assortite. Bocca risoluta e profonda, con cenni tropicali e agrumi a dominare la scena, lunghezza imperiosa. 94
Fattoria San Donato Benedetta: zenzero e zafferano, mela golden, succo di ace, maracuja, bocca splendida e succosa, accondiscende alla dolcezza senza mai lasciare lo scranno della sapidità. 95
Simone Santini Vigna ai Sassi: struggente, candito, guava e rosa medicea, tiglio, melograno, tabacco dolce, bocca che si approfondisce e rilancia in agilità e lunghezza senza fine. 96


Vernaccia di San Gimignano Altre Riserva e Selezioni 2015


Casale Falchini Vigna a Solatio Riserva: agrume candito, mandarini tardivi, senape e cannella, bocca con bella spinta e succulenza , elegante. 93
Montenidoli Carato: note austere e balsamiche, calde e croccanti di tarte Tatin, pepe lungo africano, caramello e rum, bocca decisa, bella sapida e fruttata con mandorle nel finale. 90
Palagetto Riserva: legno, cannella, coccoina e mandorle poi caffè e tabacco biondo. Bocca con pompelmo e mele, finale sapido e acidità in bella mostra ma non lo rende agevole. 87
Panizzi Riserva: sambuco, muschio bianco, colonia inglese, pepe del Madagascar, anice e menta, bocca acida e importante, bella prospettiva. 93
Tollena Signorina Vittoria: zafferano e carrube, ginestra, pesca in confettura. Bocca che non stanca e appassiona, frutto molto bello e giovane pur con il fascino di un po’ di esperienza. 90

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

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