Pizzeria I Masanielli, anche a Caserta la pizza ha il suo supereroe

Pizzeria I Masanielli, anche a Caserta la pizza ha il suo supereroe

di Andrea Gori

Dieci tipi di olio extra vergine del territorio, ciascuno scelto in base ai condimenti della pizza specifica: anche solo a leggere il menu delle pizze estive di Francesco Martucci ci si rende conto della grandezza di questo pizzaiolo casertano. Che sia davvero uno dei più grandi lo si nota subito per la sua mole impressionante, che rende ancora più magici i suoi movimenti in una cucina che alterna frittini a regola d’arte a pizze con una varietà di condimenti e combinazioni che sfiorano il sublime.

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Da fuori i Masanielli si nota poco, forse solo per la coda sempre presente in ingresso, ma si smaltisce in un amen perché organizzazione e velocità fanno ruotare i tavoli in maniera vorticosa. E non si può neanche dire che si mangia una pizza e via, perché la soffice leggerezza dell’impasto di Francesco rende possibile (anzi auspicabile) il bis in una sola cena. Lievitazione seguita con amore e arte sopraffina nell’impasto portano la Margherita a volare leggiadra tra le mani, superando alla grande la prova ripiegatura in quattro che ogni verace pizza napoletano dovrebbe passare grazie al disco sottilissimo ma tenace. Le farine vengono tutte dal casertano e spesso sono prodotte in esclusiva per Francesco con basso valore proteico, poco lievito e altissima idratazione.

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Cornicione arioso e gustoso con un’alternanza perfetta tra dolcezza della pasta, tocco d’olio appena e leggero amarognolo della cottura a legna vi renderanno impossibile non consumarne ogni singola parte. Il resto lo mette la sensibilità di Francesco per il territorio che si esprime, come dicevamo, in pizze che sono un omaggio alla Campania e all’Italia tutta, tra punte sapide incalzanti (capperi di Salina, alici, formaggi) e una grande varietà di pomodori, campani, siciliani e pugliesi, e di mozzarelle, non solo bufala e non solo Caserta.

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Ne passiamo in rassegna un paio, scelte tra le più complesse, la Nero di Corbara con pomodoro corbarino in acqua e sale, salsiccia di maiale nero casertano, olio extra vergine di oliva Koinè di Benedetta Cipriano, caciobufala stagionato 2 mesi di Casa Madaio. Una fila di ingredienti da far invidia ad un piatto stellato e lo stesso il sapore, che non si limita ad accumulare ingredienti ma ne bilancia le sapidità e le grassezza in maniera ottimale. Altra piccola meraviglia la barrata e piennolo, dove le note affumicate del piennolo si armonizzano con il sapore del fuoco di legna e allargano gli orizzonti del basilico mentre la componente dolce di pasta e barrata tengono botta con precisione. Una pizza semplice ma dal gusto lunghissimo e che si ripete ad ogni morso senza stancare.

Tra una pizza e l’altra approfondiamo la conoscenza dell’olio, prodotto usando la Tonda del Matese da Benedetta Cipriano con le olive di 180 piante secolari, da una riserva protetta a 200 metri slm. Di media intensità, come si conviene al suo uso sulla pizza, ha sensazioni erbacee lievemente piccanti e tanta mandorla nel finale, dove un fruttato lieve accompagna a lungo il gusto dei cibi. Così come ci accompagna a lungo il sorriso e la solarità di Francesco, con gli occhi sempre raggianti per il piccolo grande sogno di una pizzeria che esalta senza esaltarsi, con misura ed umiltà ma tanto lavoro a testa bassa.

Pizzeria i Masanielli
Viale Abramo Lincoln, 81100 Caserta

Telefono: 0823 154 0786

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

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