Il Lambrusco, per me questo sconosciuto

Il Lambrusco, per me questo sconosciuto

di Gianluca Rossetti

Beata ignoranza, non so un accidente di Lambrusco.

Ne ho assaggiati diversi senza mai capirci molto se non che:
-mettono allegria (sì lo so, suona tipo: hanno il ritmo nel sangue);
-si maritano al cibo in modo imbarazzante;
-credo di avere una predilezione per il sorbara.
Mi piacque tanto anni fa Omaggio a Gino Friedman e da allora, ingenuamente, sorbara è sorbara. Come Hendrix è Hendrix, anche quando di più bravi ce ne sono stati. Potere della suggestione. Do un po’ di colpa al colore: il rosso meno carico e il rosato in tutte le forme mi mettono ko. In modo irrazionale. Se vuoi i miei pin più reconditi tira fuori (pin)ot gris (oddio, l’ho scritto davvero) buccia di cipolla e son fottuto.
Magari è per via delle origini salentine.
Comunque -imho- vino più di bocca che di naso, il lambrusco. Imho grassetto e sottolineato: ho problemi di mio con i creditori e con il ”vinoso”. Solo che se mette allegria è complicato fare i neghittosi. Se marita piatto e bicchiere ancor di più.
Quindi ho deciso di studiare. Come faccio di solito: buttando le mani in pasta. A cazzo di cane. In perfetto stile università della vita. Partiamo seri e concentrati: nomi di vaglia e rifermentazione in bottiglia. Poche storie.

Ieri
maestri Il mio lambrusco di Camillo Donati: che buono. Viole e fragole ma anche toni scuri, terrosi. Sangue e ruggine non suonano bene come riconoscimenti eppure… E come cambia nel calice. Si può invocare una qualche forma di articolazione e complessità per il lambrusco? Eccola.

Oggi
grasparossa Ponente 270 di Danny Bini: ci serve una bottiglia più grande (-semicit.-).

Domani
Falistra di Podere il Saliceto: vedremo ma secondo me sarà buonissimo. È sorbara, eh. Minimo a tracolla porta una stratocaster.

Etc. etc.: ho preso un bancale di ogni cosa e ne avrò fino a brumaio.
Ah, perché non ve l’avevo detto? Il lambrusco costa poco.
Stai a veder che mette allegria pure per quello.

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Gianluca Rossetti

Nato in Germania da papà leccese e mamma nissena. Vissuto tra Nord Reno westfalia, Galatina (Le) e Siena dove ho fatto finta di studiare legge per un lustro buono, ostinandomi senza motivo a passare esami con profitto. Intorno ai venti ho deciso di smettere. Sai com'è, alla fine si cresce. Sommelier Ais dal 2012, scrivo abbastanza regolarmente sul sito di Ais Sardegna. Sardegna dove vivo e lavoro da diciotto anni. Sono impiegato nella PA. Tralascerei i dettagli. Poi la musica. Più che suonare maltratto le mie numerose chitarre. E amo senza riserve rock prog blues jazz pur non venendo ricambiato. Dimenticavo, ho un sacco di amici importanti ma non mi si filano di pezza.

14 Commenti

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vinogodi

circa 5 anni fa - Link

CITO: "Beata ignoranza, non so un accidente di Lambrusco" RISPONDO ...assertivo : "confermo" .... chiaramente aderendo incondizionatamente al concetto del "de gustibus" , dell'opinione che come tale è "opinabile" , del percorso ideologico e formativo personale ...

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Alessandro Morichetti

circa 5 anni fa - Link

Tornato ora dalla tappa emiliana pre-ferie d'ordinanza, ho visto il futuro :-)

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Guido

circa 5 anni fa - Link

hai fatto la tua solita pausa a metà strada nel tempio che già avevi recensito?? dacci due dritte, visto che torna la tra poche settimane ;)

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Guido

circa 5 anni fa - Link

visto che torno la....( vabbè perdonatemi)

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Sabrina F.

circa 5 anni fa - Link

Analisi, scarna, bella e sincera

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Davide Andreoli

circa 5 anni fa - Link

Ciao,beh sono di Carpi quindi il Friedman è quasi un 'amico. Il sig.Gianluca ha fatto dei bei nomi,con prezzi più alti e lavorazioni più pregiate (metodi classici -ancestrali etc)nella zona di Carpi vi vorrei consigliare Cantina della Volta, Bergianti vini- Bellei, io vado spesso alle cantine sociali per prendere il grosso della quantità a prezzi abbordabili (2,5 a 4,5 €) ,provare il Ruberti mantovano della C.s.Carpi e il tradizionale Salamino ( più scuro e abboccato rispetto il Sorbara)della C.s.di Santa Croce ( 500mt dall'uscita casello di Carpi) hanno anche appena inaugurato il punto vendita con angolo degustazioni . Non dimenticate il pignoletto e la spergola ,in alternativa al Prosecco

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Luca Miraglia

circa 5 anni fa - Link

Il mondo del Lambrusco è molto variegato, e per fortuna, accanto ai nomi di eccellenza (Donati, Vittorio Graziano) che spuntano prezzi quasi da fascia "premium" ancorchè assolutamente meritati, esistono cantine sociali che, pur mantenendo prezzi al pubblico quasi commoventi, offrono vini davvero buoni e di spiccata personalità. Fra tutte queste realtà menziono, da appassionato di lunga data, l'Azienda Agricola Reggiana di Albinea (RE), nella cui ampia gamma spiccano il "Vecchio Filare" (varietà Maestri, strutturato e da abbinamenti anche impegnativi) e la Spergola "Cà Duchi", secco come una fucilata.

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Enrico

circa 5 anni fa - Link

....beh, anche non dimenticherei i lambrusco di Luciano Saetti, anche nella versione Rosato ("il Cadetto"). E poi le varie declinazioni di V.V., chiamato Il Professore

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Francio

circa 5 anni fa - Link

Non lo dimenticheresti riferendoti agli afrori che emana?

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Enrico

circa 5 anni fa - Link

No, almeno in diverse annate e specialmente nel rosato nessun afrore così invasivo e sovrastante ...quantomeno nel suo genere e anche rispetto ad altri lambrusco sopra ricordati da altri appassionati.

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Francio

circa 5 anni fa - Link

non sono d'accordo, anche se l'ho assaggiato solo nelle annate 17 e 18, specialmente nel rosato.
Bello il lambrusco quando si distingue... ma senza esagerare.
Donati e podere saliceto non hanno questa caratteristica.
Denny Bini estremamente variabile...ma assimilabile, in questo si.

Poi, Saetti è un grande viticoltore e massimo rispetto per portare avanti il salamino(purtroppo non riconosciuto quanto il sorbara, ma assaggiate Bergianti nei suoi salamino più che i sorbara e poi risentiamoci...) che va comunque comprato e bevuto. Probabile faccia meglio in futuro.

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Alessandro Morichetti

circa 5 anni fa - Link

Francio ero da Bergianti giovedì scorso. San Vincent è per distacco la sua prova suprema, il Salamino sia rosa che rosso rimane nel limbo tra Sorbara e Castelevetro: non ha lo scatto dell'uno e il fondo dell'altro... insomma, tanta roba ma non arriva a certe punte secondo me e credo Gianluca sia abbastanza d'accordo. Su Sa Vincent dovremmo aprire invece un capitolo a parte perché sistema l'asticella davvero in alto.

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Stefano

circa 5 anni fa - Link

Citerei il Radice di Paltrinieri, Sorbara rifermentato in bottiglia duro e puro ... per me, bello fresco, una vera goduria estiva e non.

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Guido

circa 5 anni fa - Link

Bevuto da pochi giorni il RESMAIOR di Casalpriore, Sorbara rifermentato il bottiglia con macerazione di pochi giorni. grande sorpresa a partire dal colore, molto più carico di altri sorbara anche ancestrali. grande acidità e complessità. veramente una bella bevuta, bravi

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