I Best Italian Wine Award visti da vicino. Molto vicino
di Gianpaolo GiacobboPerché sono venuto al Best Italian Wine Award? Forse perché avevo voglia di andare a Milano che per un provincialotto come me, la cittá ha sempre un fascino particolare. Trovarsi nella costruzione assirobabilonese fascista (la stazione centrale trivial docet) fa sempre un certo effetto, ti vien voglia di cercare il vigile urbano e chiedere per andare dove dobbiamo andare… O forse perché anch’io ho dato il mio contributo ai top 50 con la mia lista fuori dal coro, fuori fino ad un certo punto. In realtá la motivazione é molto piú banale, me lo ha chiesto un amico, e non ho esitato. Andrea Grignaffini é un emiliano di quelli con un cuore grande cosí. Assieme a Luca Gardini ha dato vita al Best Italian Wine Award un progetto che per certi versi sembra utopistico, cioé quello di riunire sotto una stessa commissione i vari opinion leader del vino italiano e due acquisti stranieri, per decretare i 50 top wines d’Italia e quindi il migliore vino italiano.
Dopo due giornate di degustazioni alla cieca di ben 160 vini selezionati, la somma dei punteggi totali ha decretato i 50 finalisti (80 campioni al giorno sono troppi !!! n.d.a.). Vi state chiedendo il senso di tutto questo anche se tutto questo un senso non ce l’ha? Vi capisco. La classifica e l’Award è in realtà un pretesto, una occasione per far parlare del vino italiano. L’orologio alla meeting room del Grand Hotel Visconti di Milano fermo con la lancetta dei minuti che indica Cernilli, che minuto non é, suona un po’ da prima repubblica con i soliti volti noti come se tutto si fosse fermato, ma il progetto é molto piú ampio e ambizioso anche se, per ora, in parte misterioso.
E’ vero che sa tanto da vogliamoci tutti bene ma gli intenti sono tutt’altro che banali. E poi Enzo Vizzari vicino a Cernilli, insomma dai, qualche anno fa chi lo avrebbe immaginato? Vabbé non c’era proprio Sangiorgi ma per i miracoli serve ben altro. L’evento é partito barcollando tra qualche polemica nata in rete per l’assenza di Gaja tra i top 50 e ci sta, ma gli obiettivi di Grignaffini e Gardini fanno intendere qualcosa di nuovo e penso che anche il Franco Tiratore, presente alla conferenza stampa si sia in parte ricreduto. Diciamo che questa é l’edizione zero quella piú pura quella che porta con se qualche umano errore forse perché uscita di getto. Vedremo cosa bolle in pentola per le prossime edizioni confido nello spirito Rock di Grignaffini per trasgredire qualche regola che dia anima al tutto. Ah, per la cronaca: ha vinto il Trebbiano di Francesco Paolo Valentini, quello che ho votato io ;-).
77 Commenti
Durthu
circa 12 anni fa - LinkDecanter, una delle riviste anglofone piu' influenti, non ha ancora accennato a questa iniziativa. Stesso dicasi per il sito di Wine Spectator. Forse e' il caso di dare una svegliata all'ufficio stampa (l'iniziativa e' rivolta soprattutto al mercato estero, presumo). Opinione personale: interessante (forse, non ho ancora deciso del tutto) l'idea, pessima (quasi puerile) la metodologia. E sul fatto che sia stata messa in piedi solo come "prestesto [..] per parlare del vino italiano" ho qualche dubbio.
RispondiDurthu
circa 12 anni fa - Link"pretesto", non prestesto
Rispondisuslov
circa 12 anni fa - Linkse aspettiamo l'accenno da parte della perfida albione siamo a posto !
RispondiDurthu
circa 12 anni fa - LinkForse mi sbaglio, ma quando si mette in piedi una manifestazione del genere, non si attende seduti che che gli altri ne parlino. Si bombardano di mail e telefonate tutte le riviste e i siti del settore in modo che se ne interessino. Altrimenti a cosa è servito? A darci tante belle pacche sulle spalle e a dirci quanto siamo bravi noi italiano a fare il vino? Allora si poteva evitare di farlo, già lo sapevamo. E i vini nella lista non mi pare abbiano bisogno di ulteriore pubblicità sul mercato interno.
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkE' stato fatto. Tanto che Rai, Corriere della Sera, Il Tempo, la Repubblica, il Sole 24 Ore e tantissimi blog ne hanno parlato. Noi siamo già contenti così. Una simile visibilità ed un interesse mediatico del genere in Italia non si vedevano da anni.
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkOvviamente per argomenti legati alle valutazioni di vini.
Rispondiwinemining
circa 12 anni fa - LinkSe l'iniziativa è rivolta al mercato estero, sarebbe cosa lodevolissima, perché non formare la commissione con due esperti italiani ed otto stranieri? Se, come scrive Giacobbo, "l’Award è in realtà un pretesto, una occasione per far parlare del vino italiano.", lo scopo sarebbe raggiunto se ne parlassero gli esperti *stranieri*, su giornali *stranieri*, incuriosendo nuovi consumatori *stranieri*. Temo che ciò sia per la solita ragione che "il nostro vino lo capiamo solo noi" e gli stranieri possono al più limitarsi a berlo, deferentemente. Ed poi: si può naturalmente ironizzare sulle classifiche di Luca Maroni (che forse sono nate proprio per questo, e siamo noi che non ne capiamo il genio comico) ma se poi questa qui, che si pretendono migliori non cambiano nei metodi (e non nei vini premiati) che differenza c'è? Todos caballeros, insomma, as usual.
RispondiGianpaolo Giacobbo
circa 12 anni fa - LinkPotrebbe essere l'inizio di un processo di trasformazione. É vero che premiare i soliti noti non porta a nulla ma é un inizio come dire vi riconosciamo la grandezza per ció che é stato fatto magari dalla prossima edizione ci si spinge un pó piú a fondo. Ma dovrebbero intervenire i diretti interessati . Giá vedere Vodopivec e Zidarich é un buon inizio.
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkVorrei far notare che con molta disinvoltura e poca eleganza questi signori, alla prima uscita, premiano come "azienda nella storia" una famiglia toscana che che ha infanganto la denominazione vinicola più importante (in Toscana) ricevendone in cambio ben due condanne. E la storia più che difenderla e onorarla, è stata piegata ai palati americani vogliosi di dolcezze. Elefanti in cristalleria.
RispondiFederico
circa 12 anni fa - LinkQuoto. Grazie della nota. I dettagli fanno la differenza, figuriamoci la sostanza!
RispondiCristiana Lauro
circa 12 anni fa - LinkD'accordo. Inspiegabile sporcatura... che poi un senso non ce l'ha. Se l'avesse sarebbe peggio.
Rispondishe-wolf loves naughty boys
circa 12 anni fa - LinkOmaggio e quoto la "Toscaneità" pulita di EsseZeta. O si dice "Toscanitudine"?
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkToscanità, my dear.
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkCaro Simone Moresi, lei proprio non cambia mai. I Frescobaldi fanno vino da secoli, è per questo che sono stati premiati. Pensi che persino Giovanni Conterno venne condannato dalla magistratura dell'epoca perché decisero che i suoi vini del '64 erano falsi. Ovviamente non era vero e quella fu una condanna ingiusta. Non mi risulta che i Frescobaldi siano stati condannati in via definitiva, e in dubbio pro reo, dicono le persone civili. O no?
Rispondigp
circa 12 anni fa - LinkDo you remeber Brunellopoli? Da Tigulliovino, 3 ottobre 2010 (fonte Ansa): "Lamberto Frescobaldi, proprietario della cantina Castelgiocondo, ha patteggiato 3 mesi di carcere (convertiti in pena pecuniaria) (...) Affronterà tutti i gradi di giudizio invece, [nome cognome] della società Argiano."
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkTre mesi di carcere derubricati poi a pena pecuniaria. Un vero criminale, non c'è che dire. Quindi Sallusti che di mesi ne deve fare quattordici dovrebbe secondo lei suicidarsi? Poi mi pare che qualcunio avesse affermato che era perché metteva Merlot nel Brunello. Attenzione, questo non è mai stato dimostrato e puzza tanto di diffamazione, caro signor Giordano.
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkMi tocca sempre spiegarle tutto. Gli imputati hanno scelto di essere giudicati con la formula del rito abbreviato, le condanne di uno e tre mesi di carcere sono state commutate in pena pecuniaria. Ma lei non legge intravino? http://www.intravino.com/tag/chi-e-stato-condannato-nello-scandalo-del-brunello/
RispondiAlessandro Bandini
circa 12 anni fa - LinkPerché dovrebbe suicidarsi il buon Sallusti? Magari peró, per qualche anno, si é giocato il Pulitzer, al massimo potrá aspirare al Telegatto...
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkEra una battuta, sa? Sallusti non solo non si dovrebbe suicidare, ma spero che il suo caso serva per garantire maggiore libertà a tutti.
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkFacciamocelo spiegare da Stefano Cinelli Colombini. Lui come ha fatto? Ha patteggiato? Poi le pene da uno a tre mesi si prendono per poco più che un divieto di sosta in Italia. Se veramente Lamberto Frescobaldi avesse commesso un crimine di una certa gravità non avrebbe potuto nè patteggiare nè pagare multe al posto del carcere. Poi non è il solo Frescobaldi e temo che qualche suo antenato, magari degli Albizi, abbia commesso cose più gravi in epoca rinascimentale. Infine, non trovo scandaloso il premio che Raoul Salama ha voluto assegnare ai Frescobaldi, che nel mondo rappresentano da decenni il vino italiano, Ornellaia e Masseto compresi, ormai.
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkCaro Daniele, visto che l'argomento ti interessa, tutte le carte relative a noi ed allo scandalo sono a tua disposizione qui in azienda. Comprese le analisi di tutti i nostri Brunelli che erano a disposizione della Procura.
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkSiamo in rete, pretendi che venga fisicamente fino a Montalcino? Ma lasciamo perdere che è meglio.
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkMio caro, io non pretendo nulla ma se mi citi in un modo che sottintende chissà quali malefatte ritengo mio diritto (proprio in nome di quell'etica che tu dichiari di conoscere bene) di avere modo di dimostrare come stanno le cose. E, anche se siamo in rete, non ho modo di farlo se non nel luogo dove sono i documenti.
Rispondigp
circa 12 anni fa - LinkCon la opportuna qualificazione che i tre mesi sono già al netto dello sconto previsto dal patteggiamento. Patteggiamento per il quale sarebbe sempre opportuno sapere rispetto a quale reato è stato effettuato (dato che si tratta di un' "applicazione della pena su richiesta delle parti", evidentemente esiste un reato rispetto a cui quella pena viene dapprima calcolata e poi scontata). Invece nel caso di tanti illustri patteggiati il reato resta ignoto e quindi evapora: un esito quantomeno discutibile, che chi opera nel mondo dell'informazione dovrebbe guardarsi dall'alimentare.
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkEsito discutibile per lei. Ricordi che la pena estingue il reato e questo suo continuo modo forcaiolo di intendere le cose non solo è a mio parere disgustoso, ma anche pericoloso e liberticida. Frutto di un giustizialismo d'accatto aggravato dal suo nascondersi dietro un nickname, signor Giordano. Crocifiggere una persona per un reato da asilo infantile, determinato da errori nell'accatastamento dei vigneti, perché di ciò si sta parlando, e lei lo sa benissimo, è roba da Torquemada.
Rispondigp
circa 12 anni fa - LinkNon sono un tecnico della materia, come non lo è lei, ma cito dalla letteratura disponibile in rete "Quando un procedimento penale viene definito con patteggiamento o con decreto penale, la legge prevede che il reato si estingue:(...) nel termine di due anni, quando la sentenza o il decreto concerne una contravvenzione". Quindi per qualche giorno le toccherà portare indirettamente pazienza... Ma al di là dei tecnicismi giuridici, non si capisce perché la notizia del reato si estingua assai prima, anzi non nasca proprio: questo è il problema che sollevavo, che riguarda il mondo dell'informazione, e non sono certo il primo a sollevare questo problema. Dato che lei sostiene che il reato è stato "determinato da errori nell’accatastamento dei vigneti", ci sa dire qualcosa di più in merito all'addebito rispetto al quale è avvenuto il patteggiamento?
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkLo dica lei, io l'ho già fatto molte volte. Lei sa bene tutto, quindi....Che dodici ettari di vigneto di Castelgiocondo accatastati come sangiovese atto a produrre Brunello fossero stati invece piantati a merlot lo sanno anche i sassi. Che i sistemi analitici per provare che quel merlot fosse entrato a far parte illegalmente del Brunello non siano stati considerati attendibili dal giudice è un altro elemento noto a tutti. Che i Frescobaldi producano a Castelgiocondio vini a base merlot, come il Lamaione, o con il 50% di merlot, come il Luce, è fatto noto. Perciò cosa resta? Un accatastamento improprio, illegale, che però non basta a dimostrare un uso di vitigni non consentiti nella produzione di Brunello di Montalcino. Di qui la mitezza della pena che di per sè significa molte cose.. Io non conosco i termini del patteggiamento, come non li conosce nessuno, ma se fossero questi, ed è probabile che lo siano, ritengo che non bastino a dire che i Frescobaldi abbiano infangato il buon nome del vino toscano. Se fosse stata provata la truffa, cioè l'uso di merlot nel Brunello, Lamberto Frescobaldi non se la sarebbe cavata con così poco e non avrebbe potuto far derubricare una pena detentiva con una multa. Qui siamo al livello di un'irregolarità paragonabile a quella di avere costruito illecitamente una copertura fissa su un balcone senza permessi. Un crimine inaudito, e soprattutto rarissimo....
RispondiAntonio Tomacelli
circa 12 anni fa - LinkSe mi promettete di non ricominciare il processo a Frescobaldi, giuro che vado scalzo al più vicino santuario. È questione che abbiamo affrontato più volte senza alcun esito per cui, vi prego, astenetevi tutti: 200 commenti su Brunellopoli non si infliggono neanche al peggior nemico. Grazie a tutti.
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkL'esito c'è, ma molti fanno finta di niente. Brunellopoli è stato un autogol alla Niccolai, da dove è scaturito poco o niente, ed ha avuto come effetto fondamentale quello di avere sputtanato il Brunello nel mondo per almeno un paio di anni. Con danni quantificabili in qualche decina di milioni di euro. Per tutti i produttori, oltretutto. Il caso Frescobaldi è esemplare. E questo non significa che io giustifichi le illegalità, al contrario. Ma la pena dev'essere comparata al delitto. Tre mesi di carcere derubricati in una multa è una cosa che fa ridere, può succedere a tutti, anche solo per incuria, come penso sia accaduto in questo caso. Questo vuol dire che dobbiamo usare furia iconoclasta nei confronti dei colpevoli? Ma ci rendiamo conto della realtà o pensiamo che essere dietro una tastiera ci dà il diritto di essere ipocriti e forcaioli? Se il signor gp, che ritengo chiamarsi Giordano, mi dicesse il suo nome, potrei andare a controllare il suo operato e capire da che pulpito giunge la predica. Conterà o no per misurarne l'attendibilità? E se fosse un concorrente dei Frescobaldi?
Rispondigp
circa 12 anni fa - LinkPromesso! Anche perché adesso ho da fare per un po': corro subito a piantare i miei 12 ettari di vitigni non ammessi in una zona a Docg... :wink:
Rispondigp
circa 12 anni fa - Link(acc, essendo una persona corretta ho risposto all'invito di Tomacelli con un'adesione accompagnata da una battuta di due righe, ma sono stato preceduto con ben altro stile...)
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkPrima vuole che spieghi, poi mi dà dello scorretto perché lo faccio. Mi sà che deve far pace con se stesso. Anche stilisticamente.
Rispondigp
circa 12 anni fa - LinkIo non dimentico di essere ospite qui, non mi sento padrone di casa ovunque mi trovo.
Rispondigp
circa 12 anni fa - LinkAncora su Castelgiocondo, stando ai numeri di cernilli. 12 ettari sono una superficie vasta, come si fa a ipotizzare una banale "incuria" di queste dimensioni? Anche per una grande azienda come questa, è quasi il 10% del parco vigneti dell'epoca (130 ettari secondo la guida Gambero Rosso 2008). Ma c'è di più. Un ettaro iscritto all'albo del Brunello dà diritto a produrre fino a 5.440 litri di Brunello, che su 12 ettari equivalgono a circa 87.000 bottiglie. A un prezzo di vendita aziendale di 20 euro, tanto per dare un'idea, fanno circa 1.700.000 euro di fatturato. Un'azienda moderna e organizzata ha un diritto di questo valore e non trova il modo di esercitarlo, procurandosi le uve necessarie? Quella sì che sarebbe un'imperdonabile incuria! (poi c'è anche il fatto che il Merlot prodotto su quei 12 ettari sulla carta non esiste, quindi anche lì tocca fare carte false, e farle con cura...)
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkL'incuria sta nel fatto che quelle 87.000 bottiglie delle quali parla gp sono di Lamaione e di Luce, non di Brunello. Le uve dei 12 ettari accatastati in modo sbagliato sono stete usate per quello, visto che Lamberto Frescobaldi non è stato accusato di truffa. E' chiaro?
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkLe rispondo inoltre alla sua affermazione sul fatto che non mi trova cambiato.E' vero non cambio, per me l'etica non è una giacchetta da indossare quando fa comodo, muoversi onestamente è prioritario su tutto, soldi, fama, carriera. Sono tempi oscuri in cui è necessario scegliere la direzione di ogni passo, con accortezza e capacità di non farsi mai condizionare. Noto comunque che anche lei non cambia, giusto un mese fa sulle pagine del Corriere della Sera consigliava il Rosso di Montalcino di Barbi, mi chiedo quindi se promuoverà tutte le aziende del ciclone Brunellopoli. Saluti
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkRosso di Montalcino Poggio alle Mura del Castello Banfi, per la precisione. Cos'è un lapsus freudiano? Vino ottimo e dal prezzo onesto. Poi ho consigliato anche il Trebbiano di Valentini, la Malvasia di Skerk, il Montepulciano San'Eusanio di Valle Reale, il Sangiovese di Sesta di Sopra e tanti vini di piccoli produttori a prezzi ragionevoli. Nessuno ha protestato, molti hanno approvato.
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkNessuna differenza, vecchio mio. Anch'io ho dato le dimissioni, e loro non volevano farmi andar via, però. Vede l'etica....
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkAnche per me l'etica è molto importante, direi discriminante, e le mie scelte di vita sono sempre improntate a questioni etiche. Avendo studiato filosofia so persino cosa vuol dire la parola.
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkAvendo appreso l'etica la attende lo studio e l'applicazione dell'"opportunità" di eseguire azioni e scelte. Si applichi, mi raccomando.
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkMa si applichi lei, Moresi. Visti i ricordi che ha lasciato a Petra, dove ancora danzano per la sua partenza, credo proprio che l'eseguire azioni e scelte non sia il suo forte.
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkPotrei dire lo stesso del Gambero Rosso dove in molti godono della nuova aria che si respira. Ah si, danzano. PS: Con la sola differenza che io ho dato le dimissioni ;-)
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkNessuna differenza, vecchio mio. Anch’io ho dato le dimissioni, e loro non volevano farmi andar via, però. Vede l’etica….
RispondiGianpaolo Giacobbo
circa 12 anni fa - LinkIn ogni caso hanno fatto qualcosa in questa Italia dormiente che pensa solo a lamentarsi della crisi. E' il tempo di fare ora prendendosi anche il rischio delle critiche.
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkPiù o meno quello che dice di se stesso Er Batman :-)
RispondiGianpaolo Giacobbo
circa 12 anni fa - Linkspero solo di non tonfare dalla mia Harley come lui ....
RispondiManilo
circa 12 anni fa - LinkQualcuno diceva, nel bene o nel male basta che ne parlate, con lui il Batman sarebbe stato un moscerino, assai più utile.
RispondiDavide G.
circa 12 anni fa - Linka parte ES 50esimo e la mancanza di GAJA, ma qualcuno mi spiega chi ha pagato l'hotel a Milano con annesso super rinfresco per la presentazione? indicativamente ad occhio e croce sono 5000-6000 euro. da dove arrivano sti soldi? io sono portato a pensare male...
RispondiAntonio Tomacelli
circa 12 anni fa - LinkE invece secondo me c'era la coda per ospitare gratis l'evento, pensa te...
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkNon fare il furbo tutto costa, sopratutto a Milano. Direi pure che i tre della foto di vasto non sono lÌ aggratis! ;-(
RispondiGianpaolo Giacobbo
circa 12 anni fa - Linksi vabbè ma ci sono gli sponsor ma non capisco quale sia il problema se la manifestazione costa se l'hanno fatta vuol dire che qualcuno aveva interessa a farla. Costa? si costa. Ci sono sponsor del calibro di Ferarelle dentro. Se mi parlate della mancanza di Gaja o della scelta dei vincitori capisco ma del costo della manifestazione lo trovo fuori luogo proprio
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkC'erano degli sponsor, dichiarati, nessuno appartenente al mondo del vino o comunque apparentabile. Fra questi anche il Grand Hotel Visconti Palace che ha offerto il rinfresco e la sala.
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkPerché l'albergo ha offerto? Perché su tutti gli articoli usciti sulla stampa è stato citato e si è fatto molta pubblicità.
Rispondiampelos
circa 12 anni fa - LinkE che dire allora del Gambero Rosso, che quest'anno oltre a chiedere ben 18 bottiglie per ciascuno dei vini premiati con i tre bicchieri in degustazione il 20 ottobre a Roma, e poi a Napoli e a Catania, fa pagare altri 400 euro ad ogni produttore premiato? Anche Bibenda fa cose del genere, ma almeno offre una cena.
RispondiGianpaolo Giacobbo
circa 12 anni fa - Linkc'erano sponsor importanti Acqua bicchieri ecc e poi se chiedi 12 bt per il rinfresco alle grandi realtà arrivano di sicuro Ma non vedo il problema
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkA proposito Giacobbo (parente di Roberto?)perché 80 campioni in otto ore di assaggio sarebbero troppi? Lo decide lei? Pensi che in qualunque concorso del mondo quello è il normale numero di campioni assaggiati in un giorno. Dieci ogni ora, sei minuti per ciascun vino. Sa, anche correre per 42 chilometri non è da tutti, ma alcuni atleti, con esperienza e allenamento ci riescono benissimo. Tachis assaggiava fino a 300 campioni al giorno, poi in cinque minuti faceva il taglio per il Tignanello. Lo ha fatto davanti a me e so quel che dico per esperienza diretta. Se vuole la prossima volta venga a vedere. Ad assaggiare magari no, lì bisogna essere bravi.
RispondiGianpaolo Giacobbo
circa 12 anni fa - LinkGent.mo Cernilli mi sembra un pó nervosetto oggi. Io non ho ne la facoltá nel il potere di decidere nulla, penso semplicemente (se posso pensare ) che 80 campioni al giorno siano troppi e che le maratone di degustazione non fanno onore ai vini. 6 minuti sono sufficienti per comprendere un vino? I 300 assaggi di Tachis mi fanno rabbrividire. Ho un atteggiamento piú rilassato nei confronti del vino. Tutta questa frenesia mi da ansia. Facciamo cosí quando diventerò bravo a degustare glielo faccio sapere cosí potró degustare con lei..... Che é tanto bravo!
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkSono bravissimo, lo so, come sono altrettanto bravi Gardini, Salama, Atkin, Gorgoni e tanti altri. Come lo sono Gianni Fabrizio, Eleonora Guerini, Ernesto Gentili, Fabio Rizzari, Marco Oreggia, Enzo Scivetti e tanti altri. Giudicare un vino è un fatto anche tecnico, non solo "rilassato". Lei è un bevitore, e resti tale, non un critico di vino, che è un mestiere preciso, come quello di un enologo. Il vino lo considera in modo esclusivamente edonistico, io anche degustativo, è il mio mestiere. Così ho scoperto un sacco di vini, anche il Brunello di Soldera a suo tempo, anche il Fiano di Pietracupa o il Faro Palari. La frenesia dell'assaggio? E' come dire che Jimi Hendrix suonava troppo velocemente. Ma che senso ha?
RispondiGianpaolo Giacobbo
circa 12 anni fa - LinkGlielo dico a Grignaffini che lo ha saltato .... ma scusi cosa ne sai lei di chi sono io. Chi le dice che sia solo un bevitore? Io mi sono rivolto a lei sempre con educazione e rispetto ma non lo merita. Ad ottobre condurrò una verticale del Domaine della Romanee Conti dagli anni 40 al 2000 ma iniziamo con un Cristal 78 e finiamo con un Iquem 55. Volevo invitarla come ospite d'onore. Peccato .... leggerà l'articolo ....
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkMa non sarei venuto lo stesso, sa?
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkHo saltato anche Ian D'Agata, Fabrizio Comparini, Antonio Boco, Giuseppe Carrus, Paolo de Cristofaro, Silvano Prompicai, Armando Castagno, Paolo Lauciani, Daniela Scrobogna, Gigi Brozzoni, Daniel Thomases, il grande Cesare Pillon, poi Fabio Giavedoni, Gigi Piumatti, Giacomo Mojoli, e di sicuro tanti altri.
RispondiGianpaolo Giacobbo
circa 12 anni fa - Linke comunque Hendrix suonava sempre la stessa chitarra
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkNon è vero, s'informi. Non solo Stratocaster, raramente, però.
RispondiDurthu
circa 12 anni fa - LinkEh si, nei concorsi internazionali (tipo DWWA, per dire), di vini ne assaggiano molti di più. E poi succede che il chianti Asda da 5 sterline finisce nella stessa categoria del Blu di Brancaia (per dire il primo che mi viene in mente). Per dire, eh. inoltre il commento sulla bravura di Giacobbo mi è sembrato estremamente scortese e fuori luogo.
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkNo, per i Decanter's Awards ai quali lei si riferisce se ne assaggiano dai 76 agli 82 divisi per tipologie e prezzi, perciò il Chiantino a marchio griglio non va nella stessa categoria del Brancaia. Può però prendere un premio importante, anche in funzione del rapporto qualità/prezzo, che per i Masters of Wine è importantissimo.
RispondiDurthu
circa 12 anni fa - LinkMi scuso per l'imprecisione nella terminologia, intendevo: prenda lo stesso premio. E con buona pace del rapporto qualita'/prezzo, mi permetto ugualmente di non essere totalmente convinto da queste valutazioni. Ho nominato i DWWA perche' ho potuto personalmente bere alcuni dei vini vincitori di premi, e fare confronti: per alcuni, in tutta onesta', la motivazione sfugge (rapporto qualita'/prezzo compreso). Non solo a me. Ma ovviamente sono un pessimo assaggiatore, e conseguentemente mi accompagno con altri pessimi assaggiatori.
RispondiGianpaolo Giacobbo
circa 12 anni fa - LinkComunque Roberto ha origini di Bassano del Grappa abbiamo dei parenti in comune il mistero lo abbiamo nel dna
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkAnche il Kazzenger.
RispondiDaniele
circa 12 anni fa - LinkGRANDE !
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkMi devo scusare con Stefano Cinelli Colombini per aver confuso la sua azienda con quella concorrente sempre nel Comune di Montalcino durante lo scambio di opinioni con il sig. Cernilli. Pubblico la foto ha cui facevo riferimento quando indicavo il rosso di Montalcino in questione. E' stato un lapis di Frodo :-) https://www.facebook.com/simone.morosi.3#!/photo.php?fbid=327934400636492&set=a.108286312601303.16148.100002598042320&type=1&theater
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkNessun problema, lapsus normale. Direi proprio non freudiano.
RispondiArmando Castagno
circa 12 anni fa - LinkComunque la parte di testo che ha proiettato questo dibattito al picco d'ascolto all-time è il disvelamento dell'identità di gp, peraltro sbagliata :)
Rispondicernilli
circa 12 anni fa - LinkAllora sei tu.....
RispondiArmando Castagno
circa 12 anni fa - LinkDaniele, dovessi mai stufarti del vino, un sommesso consiglio: NON aprire un'agenzia di investigazioni. :)
Rispondigiacomo badiani
circa 12 anni fa - LinkPosso essere infamato anch'io da Cernilli? La prego è un piacere leggerla. Cosa posso dire per meritarmi questo? Scommetto che lei non ha mai comprato nessuna di queste 50 bottiglie premiate in vita sua, esatto? Perché probabilmente come 'degustatore' a lei il vino da bere a tavola fa anche un po' schifo...
RispondiDavide Catino
circa 12 anni fa - LinkQuesta classifica è soltanto sciocca ma è anche divertente ... come tutte le classifiche di questo tipo (i 10 chitarristi più importanti, i 100 album migliori di sempre, i 100 libri più importanti nella storia della letteratura, e via discorrendo) perché non tiene conto delle annate, delle tipologie (Paco De Lucia o Steve Vai? Cervantes o Rabelais?). Serve ai suoi autori a fare un po' di rumore e qualche (legittimo) soldo. Da appassionato la trovo semplicemente inutile perché non mi istruisce, né mi fornisce percorsi di curiosità ed approfondimento.
Rispondi