Puro d’Oro Davidoff Notables, intensità e relax
di Andrea GoriScuro e imponente, uno dei sigari dal profumo a crudo più bello del mondo, ricco com’è di rimandi al cacao del Madagascar, pepe nero e specie dolci mescolate ad un sottofondo di humus e terriccio argilloso. La capa a ricciolo rivela la fascia Yamasa sviluppata apposta da Davidoff per esaltare la serie Puro d’Oro, ambiziosa e costosa linea che ha rafforzato il posto di Davidoff nell’empireo dei sigari mondiali.
Fumata maschia, decisa e piccante, moderna, ma che non fa della potenza la sua unica arma. Il formato è una Corona Gorda, in realtà di spessore non esagerato. Si fuma tutto sommato in scioltezza, e almeno il primo tercio mantiene davvero le promesse cioccolatose e di speziato dolce del crudo. Il secondo tercio è di puro relax, con il sigaro che si acquieta in intensità rilanciando però su note di frutta secca e noci, punteggiate di richiami piccanti tra peperone e refoli balsamici.
Cresce in asprezza solo nel finale, che risveglia i sensi cullandoli fino alla conclusione che sarà – quasi immancabilmente – nel momento in cui vi brucerete le dita. La combustione è perfetta e regolare e anche resistente al vento senza che si generi il famigerato cucchiaio con il braciere. Bella la persistenza su noce moscata e caffè, che lo rendono adatto ad un lungo e rilassante dopo pranzo. 92
Origine: Repubblica Dominicana
Dimensioni: 143 mm X 18 mm
Vitola: Corona Gorda
Prezzo: 15€
[Immagine in alto: Decent Cigar]
10 Commenti
Francesca
circa 11 anni fa - LinkScala centesimale per i sigari? quale sarebbe la scheda!?!
RispondiAndrea Gori
circa 11 anni fa - LinkSalve Francesca, non c'è una scheda così unanimemente accettata come quella AIS per il vino ma in Italia il tentativo più completo è stato quello di Cicar Blog con lo Slow Smoke Santerno: http://www.slowsmokesanterno.com/scheda%20degustazione1.pdf In pratica 10 punti per la costruzione, 75 per il comportamento durante le varie fasi di fumata e 15 punti di valutazione "finale" conclusiva. Altri giornalisti (vedi Suckling) danno comunque punteggi centesimali ma senza una vera e propria scheda, un po' come avviene nel vino dove la gente da' i punteggi senza seguire nessuna scheda in particolare ma seguendo gli scaglioni di qualità.
RispondiLuis
circa 11 anni fa - LinkLa scheda AIS è mò che non è più unanimemente accettata! (un sommelier pentito)
RispondiAndrea Gori
circa 11 anni fa - LinkSalve Luis, in realtà la scheda AIS è tutt'ora teoricamente alla base di molti punteggi dati in centesimi anche se ovviamente non usata alla lettera da chi da i punteggi. Tra l'altro spiega anche come mai vini più concentrati, ricchi e dolci e passiti ottengano quasi sempre punteggi più alti degli altri...
RispondiGiovanni
circa 11 anni fa - LinkScheda AIS universalmente accettata ??? tutt'ora teoricamente alla base di molti punteggi ??? probabilmente nell'ambito AIS e dintorni, al di fuori è praticamente sconosciuta.
RispondiAndrea Gori
circa 11 anni fa - Linknon dico che tutti la usino ma è l'unica che prova in maniera convincente a spiegare come si arriva a dare 95 punti ad un vino piuttosto che 75...
RispondiGiovanni
circa 11 anni fa - LinkNon per polemizzare Andrea, ma solo per capire : che altre schede di valutazione conosci per poter fare un'affermazione del genere ? Non ti sembra un' affermazione un po' presuntuosa ?
RispondiAndrea Gori
circa 11 anni fa - Linkè solo statistica! gli associati AIS solo in Italia sono 33mila... presumo che se si parla di sommelier, quasi il 90% abbia frequentato corsi AIS
RispondiGiovanni
circa 11 anni fa - LinkOk, ora e' tutto chiaro .....
Rispondiciccia
circa 11 anni fa - Linkesiste la CCA in italia, organizza corsi catador e ha una scheda valutazione sigaro
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