Questi sono i vini dal rapporto quantità/qualità migliore d’Italia
di Alessandro MorichettiAmo i vini artigianali prodotti in piccola quantità, li trovo spesso teneri e fedeli al luogo. Non tutti sono buoni, chiaro. Però mi intrigano a prescindere, ecco. Oggi però mi sento pop e mainstream, cerco i grandi numeri. Meglio, ho voglia di vini dal rapporto quantità/qualità imbattibile. Cioè, quali sono i vini più buoni prodotti in almeno 100.000 bottiglie? Quindi, un vino deve essere più o meno buono e rappresentativo della tipologia purché in grossa tiratura. Generalmente, sono acquisti di sicuro successo, nelle annate buone addirittura preziosi e reali occasioni. Qualche volta sono vere perle. La lista è ovviamente parziale, metto giù qualche nome che ritengo condivisibile – inclusivo di bottiglie approssimativamente prodotte e prezzo in enoteca con ricarico decente – e chi più ne ha più ne metta.
– Montepulciano d’Abruzzo, Masciarelli: 1.000.000 di pezzi (centomila più o meno), 8/9 euro.
– Montepulciano d’Abruzzo Riparosso, Dino Illuminati: 650.000, 8 euro.
– Cirò Rosso Classico, Librandi: 700.000, 7 euro.
– Rosso Piceno Superiore Brecciarolo, Velenosi: 350.000, 8 euro.
– Moscato d’Asti, Saracco: 600.000, 11 euro.
– Chianti Classico Castello di Ama, Castello di Ama: 160.000, 30 euro.
– Barbaresco, Produttori del Barbaresco: 400.000 bottiglie nell’annata 2006 (la metà quando vengono prodotti i cru), 19 euro.
– Salice Salentino Rosso La Carta Riserva, Francesco Candido: 1.100.000, 8 euro.
– Greco di Tufo Terre degli Angeli, Terredora: 180.000, 11 euro.
– Sedàra, Donnafugata: 500.000, 10 euro.
– Cerasuolo di Vittoria, Planeta: 100.000, 12 euro.
– Brunello di Montalcino, Banfi: 450.000, 30 euro.
– Brunello di Montalcino, Il Poggione: 170.000, 25 euro.
– Reggiano Lambrusco Concerto, Medici: 150.000, 7 euro.
Soddisfatti o rimborsati. Se c’è qualcosa che proprio non comprereste o qualcos’altro di imperdibile, non c’è che da condividerlo.
[Immagine: Scienza in cucina]
45 Commenti
Francesco Fabbretti
circa 13 anni fa - Linknon ne vendo nemmeno uno.... ho vinto qualceccosa?
RispondiFabio Cagnetti
circa 13 anni fa - LinkAggiungerei senza dubbio le 300.000 bottiglie di Tignanello.
Rispondiarmin kobler
circa 13 anni fa - Linkmi frega il fatto che sommando tutte le varietà non arrivo oltre le 14.000. che sfortuna! ;-)
Rispondienrico togni viticoltore di montagna
circa 13 anni fa - Linkanche a me frega la stessa cosa. per cui penso: produco vini del territorio, giudicati comunque buoni, a prezzi accessibilissimi visto quelli pubblicati nel post, perchè così tant
Rispondienrico togni viticoltore di montagna
circa 13 anni fa - Linkscusate ma il pc fa le bizze! dicevo perchè così tanta fatica per farli conoscere? forse mi conviene andare in abruzzo e farne centinaia di migliaia di bottiglie!
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - LinkPer nove/10 euro fa passare una bella serata.... ma io lo bevo sempre quando vado in bici, prima delle salite impegnative...effetto assicurato... CASTEL DEL MONTE DOC VIGNA PEDALE Cantina: Torrevento Uvaggio: Primitivo 60% Negramaro 40% Gradazione alcolica: 14% vol. Tre bicchieri 2008
Rispondiantonio tomacelli
circa 13 anni fa - LinkDa quando il Vigna Pedale è primitivo-negroamaro?? La prox volta leggi la retro prima di berlo :-) Il Vigna è Nero di Troia in purezza...
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkAle, sono in riunione ma mi inviti a nozze. Non comprerei sul mio cadavere Banfi Brunello di Montalcino 30 Euro 450.000 bottiglie, ma quando mai così tante ad un prezzo così alto? Chi é il tuo informatore? se vogliamo rimanere in zona posso consigliare Brusco dei Barbi IGT 2008, 200.000 bottiglie prezzo fra gli 8 e i 10 Euro. Castello di Ama Chianti Classico 30 Euro, ma stiamo scherzando? Suggerisco in alternativa Badia Coltibuono Chianti Classico a molto meno, sia di pretenziosità che di prezzo. continuo...
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - Link...continuo dunque dicevo Chianto classico Badia a Coltibuono, prezzo sui 15.00 ma lo trovi anche a meno. Aggiungo Masi Ripasso Campofiorin, 10/ 12.00 Euro Fontanafredda Barbera Briccotondo, prezzo 10/ 15.00 Euro Fonte "winesearcher" per i prezzi. Sullo stesso sito si trova il Brunello Banfi 2005 a 24.90 da Trimani, Roma Chianti Classico Castello di ama da 21.00 a più di 30 Euro Confermo il Salice Salentino di Candido, il Cerasuolo di Vittoria di Planeta e...sì anche il Sedàra di Donnafugata.
RispondiAlessandro
circa 13 anni fa - Linkil Brunello de Il Poggione è ottimo! ne ho un po' di bottiglie del 2004 e sono già ottime ma sembrano ancora avere spazio per migliorare un po'. Credo tu abbia ragione super rapporto qualità/prezzo
RispondiTERROIR
circa 13 anni fa - LinkChianti Classico Castello di Ama?!?!?!?!? Brunello di Montalcino Banfi?!?!?!?!?! qualità /prezzo ?! ?!?!?!? avete perso la testa... e quel fiano che avete messo tra i vini che mettono d'accordo tutti perchè non c'è?! Chianti Colli fiorentini Malenchini 2008 euro 4,90...questo sì che riassume il rapporto qualità prezzo...grazie Franco ;)
RispondiTERROIR
circa 13 anni fa - Linksinceramente trovo squallida la "tiratura"...con la tecnologia di oggi ed i lieviti selezionati produrre vini buoni dalle caratteristiche organolettiche fuori contesto territoriale è pane quotidiano di molti...ma non entrano nella mia cantina...della lista salvo solo Poggione,Masciarelli e Librandi...
Rispondiarmin kobler
circa 13 anni fa - Linknon è ancora luogo comune che lieviti selezionati sono pressuposti per fare vini che rispecchiano il terroir? fermentazioni che partono subito e che finiscono in tempi ragionevoli non sono garantite, ma facilitate dall'alto numero di cellule all'inculo. fermentazioni con i lieviti di cantina (dalla vigna viene poco o niente) partono spesso con ritardo ed i batteri che intanto si sviluppono nel mosto arrichiscono i vini di odoretti che sanno poco da terroir. solo che questo fatto non piace ai pastoral-intellettuali, purtroppo...
RispondiAle70
circa 13 anni fa - LinkCosa avrà voluto dire?
RispondiArmando Castagno
circa 13 anni fa - LinkIo penso che i pastoral-intellettuali siano infastiditi soprattutto dall'elevato numero di cellule all'inculo.
Rispondigian paolo
circa 13 anni fa - LinkQuello che ha scritto Armin è chiaro e lampante oltre che scientifico ;se usi i lieviti selezionati la fermentazione può partire e finire meglio che non se usi i lieviti indigeni ,anche per via dell'alto numero di cellule all' inoculo. Fermentazioni che partono in ritardo possono sviluppare batteri responsabili di odori che buoni non sono,a parte gli amanti di feccia ridotto e canali di scolo.Puoi sempre chiedergli delle spiegazioni visto che il Sig. Kobler è un grande enologo e ha lavorato a Laimburg -in più aggiungo io è molto gentile-
RispondiRizzo Fabiari
circa 13 anni fa - LinkConcordo. E infatti poco prima si parla opportunamente di "pressuposti"...
RispondiTERROIR
circa 13 anni fa - Linkio son molto preoccupato dell "alto numero di cellule ALL'INCULO" ...quando si dice "tamponare" la fermentazione ;)
Rispondiarmin kobler
circa 13 anni fa - Linkalmeno fa ridere quando scrivo in una lingua che non è quella materna. have fun!
Rispondibacillus
circa 13 anni fa - LinkSuvvia. La cosa più interessante di questo post è il prodotto: n. bottiglie x prezzo Davvero cose interessanti. Grazie.
RispondiFabio Cagnetti
circa 13 anni fa - Linkper ottenere il prezzo franco cantina devi più o meno dimezzare quelli pubblicati... comunque quello di fare i conti in tasca al produttore è un giochino vecchio, ma che non tiene conto di molte voci di spesa.
Rispondibacillus
circa 13 anni fa - LinkVisto che io ho lavorato in piccole, medie, grandi aziende vitivinicole ed ora sono io stesso un piccolo produttore che (guarda caso) vorrebbe vendere, grazie per lo spunto di riflessione. Mica ci avevo pensato...
RispondiGabriele
circa 13 anni fa - LinkIo (ed altri, credo) sono curioso di sapere qual'è il nome deklla tua azienda, davvero.
Rispondibacillus
circa 13 anni fa - LinkGrazie per l'interessamento, Gabriele. La mia azienda ha un nome, certo, ma non ha una "immagine". Credo di riuscire a fare delle cose interessanti. Mi piace fare viticoltura, in cantina, pur disponendo di una attrezzatura miserabile, sono convinto di ricavare buoni prodotti. Ho una mia "filosofia", ho tanti argomenti. Ma tutte queste cose me le dico addosso, perché non ho capitali da investire per dare ai miei vini una veste adeguata, non ho risorse per farmi conoscere. Tiro a campare, insomma. E quelli che tirano a campare di fatto meglio lasciarli perdere... :-)
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - LinkCaro bacillus, meglio tirare a campare che tirare le cuoia...cit.
Rispondibacillus
circa 13 anni fa - Linkeheheh, parole sante. Grazie davvero Armando! ;-)
RispondiAngelo Di Costanzo
circa 13 anni fa - LinkConsiglio vivamente di aggiungere a questa lista due vini a base aglianico che non possono mancare: - Aglianico del Vulture Vignali, della cantina cooperativa di Venosa. A Scaffale a 6 euro e poco più e tante domande sul perchè non l'avete mai bevuto prima. - Una niù entri invece che consiglio di cercare e trovare è un'altro aglianico deliziosamente bevibile a meno di 5 euro euro (c i n q u e e u r i !!!) di Tenute Adolfo Spada, Roccamonfina, Caserta, Campania. Poi mi fate sapere... ;-)
RispondiGregorio
circa 13 anni fa - LinkNon ci siamo con etichette e prezzi, della tiratura non so nulla. Io oggi ho comprato una bottiglia di un vino per assaggiarlo e mi sa che domani sera ne prendo un bel pò. Vino da tavola di tutti i giorni, 3 euro, alla Coop, e non storcete il naso. Ci vendono pure il Brunello a 30 euro. Comunque sto vino è francese, Vin de pays, un Cabernet di J.P. Chenet, che poi stasera ho scoperto con Google uno dei colossi francesi, sfiorano i 100 milioni di bottiglie. Comuqne il vino, non è un barolo, ma pè buono, onesto bene fatto. Ho sentito il sapore di altri cabernet per piu importanti, e non ho sentito alcun sapore di trielina, benzina e affini come mi capita con altri vini italiani della stessa fascia di prezzo. Qui una foto della bottiglia del 2000, io ho bevuto 2009 http://sites.google.com/a/liondistributors.com/www/JPCCabernretSyrah2.jpg
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 13 anni fa - Linkcosa mi sfugge in questo post? siamo nel 2010 o nel 1990?
RispondiGregorio
circa 13 anni fa - Link@Fabretti penso tu ti riferisca al mio post. E allora ti dico che si siamo nel 2010. E volevo semplicemente portare l'atteznione su come i francesi vendono in Italia un carbenet a 3 euro, mentre i produttori italiani non riecono a fare altrettannto, non dico in Francia, ma neanche in Italia.
Rispondidaniele
circa 13 anni fa - LinkGrechetto dell'Umbria Scacciadiavoli 2009, intorno ai 5 euro all'ipersimply, rapporto qualità/prezzo ottimo... non conosco però il nr di bottiglie prodotte
RispondiVini&Cretini
circa 13 anni fa - Linkma il Brunello Banfi non era taroccato col Nero D'Avola...?? parliamo di vini o di prodotti di farmacia??
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkProbabilmente Morichetti indica il Brunello annata 2005, quella attualmente in vendita. La vendemmia punita e in gran parte sequestrata é il 2003.
RispondiGabriele
circa 13 anni fa - LinkMa è lecito porsi dubbi anche sulle precedenti.
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - Linkpiù che lecito, lecitissimo!
RispondiDavide Bonucci
circa 13 anni fa - LinkNel dubbio, salverei solo il Poggione. Nella lista ci sono dei nomi che vanno dall'anonimo all'osceno. Se facessimo un ragionamento con cifre attorno alle 50.000 bottiglie (ma anche 30.000 che non sono poche) ci sarebbero inserimenti decisivi e molte aziende che sono sì grandi, ma che riescono a fare qualità con prezzi attorno ai 15-20 euro. Esempio, il Chianti Classico di San Giusto a Rentennano, 40.000 bottiglie. Non si dura troppa fatica a trovarlo ed è un giusto compromesso tra reperibilità e qualità. Se proprio vogliamo restare sopra le 100.000, non dimentichiamo il Chianti Classico Berardenga Felsina, 240.000 bottiglie, per 15 euro o anche qualcosa meno. Direi molto più a buon mercato di Ama. Lo stesso base di Fontodi. E, attenzione, il base di Ormanni, un signor produttore, fa 100.000 tondi con il Chianti base.
Rispondicorrado dottori
circa 13 anni fa - LinkAlessandro, noi bianchisti siamo offesi dalla tua lista! Praticamente solo rossi... Un bel Verdicchione no? Qualche bianco di cantine sociali altoatesine no? Dai, su, rivedi la lista: va bene che arriva l'inverno, ma diamo spazio anche al vino bianco.
RispondiAlessandro Morichetti
circa 13 anni fa - LinkHai ragione, ho utilizzato una nota tecnica insegnata ai corsi di marketing col nome di "abbottali di rossi e tieni per te i Verdicchi", ma cedo: - Verdicchio di Matelica Monacesca, Fattoria La Monacesca: 120.000, 10 euro. - Verdicchio di Matelica Vigneti del Cerro, Belisario: 100.000, 8 euro. - Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Terre Silvate, La Distesa: 470.000, 8 euro. ( :-) ) Dal Nord, non saprei: - Alto Adige Sauvignon Sanct Valentin, Cantina San Michele Appiano: 140.000, 20 euro. - A.A. Terlano bianco, Cantina Terlano: 150.000, 11 euro. And then?
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkSharis di Livio Felluga, prezzo 10-11 Euro Soave Classico Pieropan, prezzo 10-11 Euro Confesso di non sapere il quantitativo delle bottiglie, ma ad occhio ci si dovrebbe rientrare
Rispondicorrado dottori
circa 13 anni fa - LinkChe bigolo che sei...
RispondiRuggero Romani
circa 13 anni fa - Linkgiusto! e aggiungo:ca ruptae moncaro e tralivio di sartarelli:
RispondiAlberto G.
circa 13 anni fa - LinkIl buon Di Costanzo mi ha anticipato, anche se su Spada non ricordo affatto il num. di bottiglie pensavo molte meno.E poi qualche altro montepulciano,aglianico igt ed i bianchi delle marche,campania e nord Italia.Son sicuro ch e i nomi verranno fuori.E fateli anche se il nuumero e' inferiore alle 100mila dai.
RispondiAlessandro
circa 13 anni fa - LinkPoi credo siano da aggiungere le Riserve di Barbaresco dei Produttori del Barbaresco sono circa 13000 botiglie a vigneto ma sono 9 vigneti quindi più di 100000 bottiglie in tutto e in enoteca si pagano sotto i 30. anche il Barbaresco base che viene prodotto in 230000 bottiglie è buono e si trova sui 18 in enoteca. Fra l'altro nel 2006 non sono state fatte riserve quindi il barbaresco 2006 comprende anche le uve che sarebbero potute finire nelle riserve
RispondiDavide_Ve
circa 13 anni fa - LinkMi sembra strano che manchi nella lista il Rubrato Feudi di San Gregorio! Davvero un ottimo aglianico in gioventù!
RispondiClaudio Ferrucci
circa 5 anni fa - LinkDa buon morto di fame quale sono, nella lista sono presenti alcuni dei vini che compro e bevo con più frequenza. Non potendomi permettere ogni mese una bottiglia di Biondi-Santi o IlMarroneto, spesso mi accontento di Banfi - che fa anche un discreto Rosso, oltre al più che onesto Brunello - e Il Poggione... diciamo che mi accontento abbastanza bene. Poi c'è il Barbaresco dei Produttori, l'ultima bottiglia l'ho aperta pochi giorni fa insieme ad una Barbera per una serata da "Le Langhe dei poveri". Ed infine la coppia Velenosi-Masciarelli i quali, da buon abruzzese con un piede quasi nelle Marche, non mancano mai nelle serate a base di "rustelle" (arrosticini). Cmq un gran bere.
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