È morta Silvia Maestrelli

È morta Silvia Maestrelli

di Leonardo Romanelli

Quello che colpiva incontrando Silvia Maestrelli era il suo sorriso: solare, mai forzato, una gentilezza squisita nel parlare, nel raccontare i suoi progetti, una curiosità vera nell’ascoltare chi assaggiava il suo vino, in una Sicilia che aveva scelto come luogo di produzione in tempi non sospetti.

Tutto era iniziato a Cerreto Guidi, alla tenuta Villa Petriolo, l’azienda di famiglia fondata dal padre, che gestiva insieme alla sorella Simona. Aveva deciso di diventare produttrice in quella che era la casa di campagna ed è bello pensare oggi a come si era buttata con entusiasmo nell’impresa. Una fonte inesauribile di idee da mettere in pratica per far conoscere la sua produzione, grazie ad una creatività che applicava nell’organizzare eventi di tutti i tipi, dalle feste per le famiglie ai concorsi letterari aperti a tutti gli scrittori dilettanti, dalle serate estive a tema per poi divertirsi anche nell’immagine, con le decorazioni delle casse di legno che contenevano i suoi vini.

Il lavoro in Toscana e la vita a Milano, la città dove si era trasferita per amore. Poi, nel 2006, la scoperta dell’Etna come territorio vinicolo e la voglia pervicace di creare la Tenuta di Fessina, che prende vita nel 2007, con un lavoro certosino per mettere insieme i terreni di tanti piccoli agricoltori. Anche l’ospitalità esprimeva la sua idea di soggiorno, ricavando da un antico palmento un luogo nel quale vivere un’esperienza di vita più che una vacanza.

I vini prodotti in Sicilia hanno convinto e messo d’accordo tutti: giornalisti, addetti ai lavori, consumatori finali, un successo derivante dalla loro personalità, mai banali, dei quali era orgogliosa e fiera. Sembrava impossibile, guardandola, che la vita l’avesse provata prima con la scomparsa in un incidente del padre di Lavinia, l’unica figlia che amava immensamente, poi quella del padre. Infine, una malattia con la quale ha lottato fino all’ultimo. Commovente il ricordo che hanno lasciato sulla pagina Facebook i suoi dipendenti, a dimostrazione dell’amore che era riuscita a trasmettere, creando più una famiglia che un luogo di lavoro.

Con grande dolore comunichiamo che Silvia ci ha lasciato quest’oggi. Sei stata un faro ed un esempio per tutti noi, attraverso la tua sensibilità e la tua gentilezza ci hai insegnato cosa vogliano dire sacrificio e passione, amore per un lavoro e cura per le cose care. Hai creato un progetto e nel contempo una casa, un’azienda, ma anche una famiglia. Quello che lasci oggi non è solo un ricordo ma un tesoro, un dono che porteremo con noi per sempre. La tua energia, la tua generosità e la tua forza ci accompagneranno nei momenti più difficili. Ci uniamo alla famiglia e alla figlia Lavinia nel cordoglio. Sappiamo che sei serena lassù, continueremo a portare avanti con orgoglio ed amore i tuoi insegnamenti. Grazie per tutto.

Jacopo, Barbara, Gio, Raz e tutto lo staff TF.

Che la terra ti sia lieve.

[immagine: winerytastingsicily.com]

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Leonardo Romanelli

“Una vita con le gambe sotto al tavolo”: critico gastronomico in pianta stabile, lascia una promettente carriera di marciatore per darsi all’enogastronomia in tutte le sfaccettature. Insegnante alla scuola alberghiera e all’università, sommelier, scrittore, commediografo, attore, si diletta nell’organizzazione di eventi gastronomici. Mescolare i generi fino a confonderli è lo sport che preferisce.

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AG

circa 2 anni fa - Link

RIP

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