Addio a Lino Maga

Addio a Lino Maga

di Jacopo Cossater

È morto a 90 anni Lino Maga, vignaiolo tra i più iconici. Il suo Barbacarlo un manifesto non solo per tutto un territorio, l’Oltrepò Pavese, ma anche per chi resiste e chi combatte: ci sono voluti ventidue anni di battaglie legali tra gli anni 60 e gli anni 80 per riuscire a farsi riconoscere dalle autorità competenti l’unicità di un nome, di una vigna da sempre di proprietà della sua famiglia, a fronte di innumerevoli tentativi di imitazione.

Lino, nato nell’agosto del 1931, ha partecipato alla sua prima vendemmia a sei anni. Ottantaquattro raccolte dopo ricordiamo una figura inconfondibile, silenziosa, con la coppola in testa e la sigaretta accesa in mano. Il suo Barbacarlo, e in misura minore il suo Montebuono, un vino capace di vivere oltre ogni moda nonostante il vero grande successo mediatico sia arrivato solo negli ultimi dieci, quindici anni. Un vino unico, riferimento tra i frizzanti di tutto il Paese e al tempo stesso vino capace di smarcarsi da ogni definizione anche per una longevità con pochi eguali. Un Oltrepò Pavese che il produttore ha avuto il coraggio di declassare nel 2003 in polemica con le commissioni di assaggio, oggi scelta assai diffusa ma allora piuttosto unica. Ci mancherà.

Jacopo Cossater

Docente di marketing del vino e di giornalismo enogastronomico, è specializzato nel racconto del vino e appassionato delle sue ripercussioni sociali. Tra gli altri, ha realizzato i podcast Vino sul Divano e La Retroetichetta, collabora con l'inserto Cibo del quotidiano Domani e ha cofondato il magazine cartaceo Verticale. Qui su Intravino dal 2009.

15 Commenti

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Emanuele Menesatti

circa 2 anni fa - Link

Un grande Contadino, uno dei pochi che si vantava per le sue antiche origini agricole Ci mancherà veramente

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Marcello Sensi

circa 2 anni fa - Link

Un vigneron che rifugge dalle mode, dalle omologazioni e dalla standardizzazione del gusto merita comunque rispetto, quali che siano le preferenze personali. E Lino Maga lo merita ancor di piu'.

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MP

circa 2 anni fa - Link

Conserverò per sempre il ricordo di una domenica quando, dopo tante parole ed aneddoti, sulla porta della tua cantina ci salutammo con un abbraccio. Riposa in pace caro Lino

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Vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...lo andavo a visitare spesso, fra interminabili racconti e l' immancabile salame...RIP

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Alberto Rosi

circa 2 anni fa - Link

che tristezza... un personaggio unico ed un grandissimo vino

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Alberto R.

circa 2 anni fa - Link

Una bruttissima notizia... Ho il rimpianto di non averlo mai conosciuto di persona, purtroppo; ci parlai al telefono una volta 10 anni fa, con la promessa reciproca, io di passare presto da lui a Broni, e lui di sostituirmi una bottiglia di Barbacarlo 2000 tappato...promessa che malauguratamente non sono riuscito a mantenere... Un grandissimo che se ne va!!!

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Jacopo Cossater

circa 2 anni fa - Link

Ho cancellato il commento di Giacomo di ieri e i seguenti sul Barbacarlo, non aggiungevano nulla relativamente al racconto dell'uomo e del vignaiolo

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rudy alias garrigue

circa 2 anni fa - Link

Bha, Giacomo è stato generato durante la guerra dell'Iliade, però il vostro collega tomaseti è stato di pari livello l'altro giorno con il commento su fu Mauro...pessimo come il suo vinello

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IWDP

circa 2 anni fa - Link

"Un vino unico, riferimento tra i frizzanti di tutto il Paese e al tempo stesso vino capace di smarcarsi da ogni definizione anche per una longevità con pochi eguali" Al Mercato Fivi 2017, ebbi la fortuna di assaggiare diverse annate di pregevolissima fattura al banco di degustazione tenuto dal figlio Giuseppe: vini "diversi", ma tutti giocati su un'ottima presenza, corpo, determinazione, personalità e piacevolezza. Peccato fossero fermi.

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Maurizio

circa 2 anni fa - Link

Sei già stato fin troppo irrispettoso scrivendo un articolo pieno di inesattezze su un uomo nel giorno della sua morte senza saperne nulla di lui, ma solo avendone assaggiato a volte i vini. Chiunque lo abbia conosciuto lo ricorda con commozione e se tu non riesci a comprendere la grandezza del suo operato, che va ben al di là dei vini, il problema è tuo non dell’Intera comunità dei bevitori. Del resto se fai certe uscite quando muore una persona non si può pensare tu riesca ad arrivare a capire anche le cose più evidenti.

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IWDP

circa 2 anni fa - Link

Beh, fin qui nessuno è stato in grado di evidenziare tutte queste inesattezze capaci di suscitare disapprovazione sociale, ma al contrario sono stati numerosi gli insulti gratuiti ricevuti da persone estremamente povere nel dizionario e nell'intelletto incapaci di scendere nel merito degli argomenti, anche perché nel post in questione è stato specificato nero su bianco il fatto di dare il massimo rispetto al dolore del figlio e dei famigliari. A questo punto, puoi trarre serenamente le tue conclusioni, caro mio bel Maurizio.

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Ventitreventitre'

circa 2 anni fa - Link

Credo nessuno si debba giustificare. Qui viene cancellato tutto quello che non va a grado agli editori. Io avendolo paragonato a Captain Beefheart credevo di averGli reso onore a livello pionieristico enologico,mi sbagliavo. Bisogna forse fare solo encomi banali e similpolitichesi. Probabilmente filosofia aziendale.

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Maurizio

circa 2 anni fa - Link

Io non rispondo per conto di chi ha insultato a vanvera e oltre misura. Non ci sono inesattezze nel tuo articolo semplicemente per il fatto che è tutto sbagliato, a partire dal titolo, dato che Lino Maga non avrebbe mandato a quel paese proprio nessuno, ma se ne sarebbe fregato non curandosi di certe persone. Non hai scritto una sola cosa giusta, e ti sarebbe bastato parlare con lui 5 minuti per capirlo oppure avere presenziato alle sue esequie oggi e parlare con chi lo ha conosciuto a differenza tua , cosa che non hai fatto, caro il mio bel Gabriele. A proposito, ma la cantina per cui lavori e che produce vini brettati ad anni alterni non la menzioni mai nella tue intemerate per paraculismo o per cosa? No perché se vuoi ti faccio l'elenco di questi e e te la verremo a decantare il giorno in cui morirai.

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Jacopo Cossater

circa 2 anni fa - Link

Dispiace rilevare che nel ricordare una figura così rilevante della storia del vino italiano si finisca a beccarsi sui contenuti di qualcos'altro, scritto altrove. Non cancello i commenti ma li chiudo, non mi sembra stia emergendo più niente di rilevante relativamente al ricordo di Maga.

Quando a Ventitreventitre': è esattamente così, questo non è mai stato un luogo dove poter fare quello che si vuole e il "non gradito" cui ti riferisci nella stragrande maggioranza dei casi ha a che fare con toni, modalità e contenuti inadatti allo spazio che ci piace gestire.

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Viva Roddolo

circa 2 anni fa - Link

Davvero una brutta notizia, un pezzo di storia del vino italiano che se ne va. Inclassificabile, unico, in direzione ostinata e contraria...mai scontato. Ciao Lino ci mancherai!

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