Perché il collocamento in Borsa del Gambero va peggio di quel che sembra, spiegato chiaramente
di RedazioneSulla vicenda del collocamento in Borsa del Gambero Rosso pubblichiamo un contributo di Marco Baccaglio. Marco, o Bacca come si firma fin dai tempi di Usenet, quando sull’enomondo digitale volavano ancora gli pterodattili, è (se ancora non lo sapevate) l’uomo giusto al posto giusto quando c’è da parlare di numeri del vino. Quindi quando il gioco si fa serio lasciamo spazio alle persone serie. Grazie Bacca. [f.s.]
Gambero Rosso ha annunciato di aver portato a compimento il procedimento di quotazione in Borsa e le sue azioni verranno scambiate sul mercato AIM a partire da lunedì prossimo. L’operazione, più volte rimandata, è stata finalmente completata attraverso l’emissione di 4.4 milioni di azioni a 1.6 euro ciascuna, rispetto a una previsione iniziale di una fochetta di 2.0-2.4 euro. Dopo spese per circa 1 milione di euro, l’azienda incasserà quindi 6.1 milioni di euro.
Detto in maniera più semplice, la valutazione dell’azienda da parte degli investitori è stata tra il 20-33% inferiore a quanto richiesto inizialmente. Essendo le azioni prima del collocamento 10 milioni, l’azienda è stata valutata 16 milioni di euro invece che 20-24 milioni di euro. Aggiungendo circa 15 milioni di euro di debiti, significa una “valutazione dell’impresa” di circa 31 milioni di euro, quindi poco più di due volte il fatturato e 13 volte circa l’utile operativo dello scorso anno. Di conseguenza, anche l’incasso dell’operazione inizialmente previsto per 9 milioni di euro circa, è stato ridotto a 7.
Lunedì 23 all’apertura della Borsa, se il prezzo di 1.6 euro verrà confermato avrà un valore borsistico di circa 23 milioni di euro.
Tanto? Poco? Come sempre capita durante queste operazioni, il prezzo è determinato dal bilanciamento della domanda e dell’offerta. Di certo, Gambero Rosso mostrava prima di questa operazione una struttura finanziaria molto indebitata, fatta anche di debiti verso fornitori e debiti fiscali dilazionati. In questa situazioni, quando chi si colloca in Borsa ha un debito rilevante, il compratore tende a chiedere uno sconto ulteriore rispetto al prezzo di collocamento.
[Immagine: crediti. E facciamo che sia bene augurante, dai]
9 Commenti
Orion
circa 8 anni fa - LinkRagazzi va bene tutto ma ultimamente sembrate ossessionati dalla quotazione in borsa del GR... Nell'ultimo mese avrete scritto almeno 3 volte di questa faccenda, possibile che non abbiate argomenti più interessanti di cui parlare?
RispondiA.M.
circa 8 anni fa - LinkA me sembra un argomento interessantissimo invece . Bravi
RispondiHamlet
circa 8 anni fa - Linkc'è una cosa che non è stata scritta: se l'azienda aveva 15 milioni di debiti e se l'azienda ha raccolto 7,1 milioni di euro con l'ipo (l'entrata in borsa), allora l'azienda non avrà 15 milioni di debiti ma "solo" 7,9 milioni; un debito che potrebbe essere sostenibile.
Rispondiospite
circa 8 anni fa - LinkAttualmente la quotazione è di 1,44, con una perdita di valore sulla quotazione iniziale di oltre il 10%.
RispondiPaolo A.
circa 8 anni fa - LinkGliel'avete tirata...
RispondiHamlet
circa 8 anni fa - Linkprimo giorno in borsa: -11,25% ultimo prezzo 1,42 euro per azione
RispondiBERB
circa 8 anni fa - LinkPurtroppo se han venduto a 1,6 quello che il mercato poi valuta istantaneamente 1,4 l'affare lo han fatto quelli del gamberetto, che han venduto un pezzetto della loro stessa societa al pubblico e han portato a casa più di quello che vale evidentemente...in pratica han venduto sè stessi (mega LOL)
Rispondiil f armacista goloso
circa 8 anni fa - LinkIn una giornata borsistica più che positiva (+1,40%), il Gambero si conferma fedele alla sua natura... indietreggia alla grande (-2,75%). Gli investitori hanno pensato alla biologia prima di metterci i quattrini? ;)
RispondiHamlet
circa 8 anni fa - Linkper onore di cronaca, il secondo giorno ha chiuso a -1,34%, quindi ha dimezzato le perdite
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