Autochtona 2015: vi regaliamo tre biglietti in cambio di una dichiarazione d’amore

Autochtona 2015: vi regaliamo tre biglietti in cambio di una dichiarazione d’amore

di Intravino

Il 19 e il 20 Ottobre avete un appuntamento imperdibile con Autochtona 2015, ovvero il 12° Forum dei vitigni autoctoni. Ad attendervi ci saranno i vini da grandi vitigni affermati come Aglianico, Montepulciano, Nebbiolo e Sangiovese, ma anche piccole chicche che portano il nome di Famoso, Montonico, Piculit Neri, Uva del Tundé, Cagnulari e Foglia Tonda. Oltre 300 etichette e 120 espositori per una fiera unica nel suo genere, dedicata a tutti i vitigni italiani che si svolgerà tra le mura della fiera di Bolzano, in contemporanea con la 39^ edizione di Hotel, Fiera internazionale specializzata per alberghi e gastronomia.

Tra gli eventi della kermesse non poteva mancare l’appuntamento con il Lagrein, vitigno autoctono altoatesino e “padrone di casa” a Bolzano, grazie alla presenza sui banchi d’assaggio sia nei giorni di Autochtona, sia a “Vinea Tirolensis” sia il giovedì con i banchi del “Tasting Lagrein”, quando sarà possibile degustare anche i Lagrein premiati. Nei giorni di Autochtona una giuria internazionale si cimenterà infatti con il rosso vitigno tipico regionale assegnando i “Lagrein Award” nelle categorie “Miglior Lagrein” e “Miglior Lagrein Riserva” scelti tra decine di campioni raccolti dal Consorzio Vini Alto Adige.

Ora che vi abbiamo “costretto” alla visita, vi regaliamo anche i biglietti, sennò chi sa quali scuse vi inventate. Ne abbiamo tre da offrirvi ma, in cambio come ogni anno, dovrete meritarveli dimostrandoci in tre righe tutto il vostro affetto per i vitigni autoctoni.

Forza con le dichiarazioni d’amore, ché lunedì fa presto ad arrivare.

12 Commenti

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andrea

circa 9 anni fa - Link

Generazioni di Triestini si sono sentiti improvvisamente adulti quando per la prima volta, salito il costone costone carsico, hanno assaporato il primo loro sorso di Terrano. Con i compagni di liceo una sera di qualche anno fa e' capitato pure a me. Unico, difficile, scontroso, antico Pucino. Ora è tutto finito. La Slovenia ha registrato il nome Terrano ( un uva, non un luogo!) e nessuno potrà più usarlo. Hanno rubato un pezzo di me.

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Alberto R.

circa 9 anni fa - Link

No, vedrai che alla fine si troverà un accordo: c'è anche l'Istria Croata nella stessa situazione, non credo si arriverà al muro contro muro... Anche perché non si tratta di menzioni geografiche. Come al solito però la mezza calatina di mutandine preventiva da parte del Ministero pare ci sia stata, ma vabbè...italietta è, e rimane.

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cernilli

circa 9 anni fa - Link

Allo stato attuale è impossibile registrare il nome di un vitigno compreso nell'elenco ampelografico dellìUE. Basterà fare ricorso quanto meno da parte della Regione Friuli Venezia Giulia, per scongiurare la cosa. E' la storia del Tocai al contrario, con noi al posto degli ungheresi. Quindi si dovrebbe vincere stavolta.

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andrea

circa 9 anni fa - Link

Gentile Cernilli, così dovrebbe essere, ma forse ricorda una memorabile vignetta di Forattini di una ventina d'anni fa: " coi Cinesi e gli Slavoni ci caliamo i pantaloni" recitava... Il quotidiano cittadino "il piccolo" riporta in questi giorni interviste ad avvocati esperti in eno contenziosi e son tutti a dire che l' azione andava intrapresa nel 2004 quando la Slovenia ha presentato la domanda di registrazione. Siam un po' in ritardo. Adesso dovranno anche togliere i cartelli della strada del vino Terrano che attaversa la provincia di Trieste da più di trent'anni.

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Il chiaro

circa 9 anni fa - Link

Solo io preferisco andare il mercoledi 21 nello stesso posto con 60/70 produttori alto atesini che fanno assaggiare i propri vini?

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Alberto

circa 9 anni fa - Link

In un grappolo di qualsivoglia vitigno autoctono, ogni acino racchiude l'essenza della terra da cui nasce, la storia del suo territorio, il clima , il carattere delle genti che lo lavorano, e lo trasformano nel vero succo della terra. Che il risultato sia un vino "povero" o "ricco" quella è la chaive di lettura di quel territorio. Ragionamento duro e puro.

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AndreaS

circa 9 anni fa - Link

il termine stesso autoctono (dal greco stesso suolo) racchiude il legame indissolubile tra vite e amore per la terra. Di cui il vino è sintesi perfetta.

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Tommaso

circa 9 anni fa - Link

Il vino autoctono rappresenta l'unicità di un territorio, se lavorato onestamente riproducce la tipicità di quel luogo. Bere un vino autoctono significa assaggiare la storia e la fatica di una pianta e dell'uomo che l'ha coltivata.

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carolaincats

circa 9 anni fa - Link

autochtona: io. tutto il resto è noia, non ho detto gioia, ma noia, noia, noia!!! (cit) ps. giusto per giocare i biglietti non m'interessano.

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Paolo Saba

circa 9 anni fa - Link

Dopo aver partecipato l'anno scorso ed essermi innamorato della Favorita, non posso che tornare a rigustarla, Vermentino di Sardegna e Moscato di Scanzo ci faranno compagnia. Buone degustazioni

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Antonio Tomacelli

circa 9 anni fa - Link

Alberto, AndreaS e Tommaso, vi meritate un viaggetto a Bolzano. E buon autoctono a tutti :D

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Alberto

circa 9 anni fa - Link

Buongiorno, ringrazio la redazione di Intravino nella persona del sig. Tomacelli per l'omaggio, purtroppo in quei giorni pensavo di essere libero...ma ho vinto un viaggio "premio" (magari) di lavoro all'estero. Desidero quindi restituire il biglietto alla redazione di modo che lo possa donare qualche altra persona. Grazie Alberto Alberto

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