Per sentire luna park e interiora di cinghiale in un vino c’è da aprire la mente
di Alessandro Morichetti
Non ha la chioma fluente di Jim Morrison e morirà vetusto ma che nessuno sfidi il sommelier informatico Andrea Gori ad aprire le porte della percezione. Di fronte a un Brunello di Montalcino Vino Nobile di Montepulciano lui sente “luna park” (zucchero a velo, caramello, pop corn) e “interiora di cinghiale”, altro che violetta e cipria. Dubito che snocciolare analogie ardite sia stata una trovata per fare colpo su una bella scosciatona come Cristina de Pin o Gaia Nanni di Rtv 38 ma i descrittori open mind offrono una considerazione: meglio pochi riconoscimenti pur fantasiosi ma credibili piuttosto che un’accozzaglia di fiori-frutta-spezie che raccontano il nulla centrifugato dell’odore di un vino. Io per dire ho poca fantasia, a volte rimango perplesso da analogie troppo ardite ma credo possano servire e descrivere un prodotto in maniera aderente. Rabbrividisco di chi annota sentori ematici ogni 5 bicchieri ma una cosa è certa: lo sperma annusato da Luigi Veronelli in un vecchio Krug vince a mani basse qualsiasi competizione per segugi della degustazione.
15 Commenti
Franco Ziliani
circa 13 anni fa - Linkeh no! Rivendico io la definizione di vino "da luna park" data a Montalcino, testimoni diversi amici, ad un Brunello di Montalcino 2006 che ho giudicato, nonostante il suo nome, ben poco... luminoso! Il vostro prezzemolino s'inventi tutti i più immaginifici e fantasiosi descrittori, ma il "vino da luna park" é opera mia e ne sono particolarmente fiero!
RispondiAngelo Di Costanzo
circa 13 anni fa - LinkDalla primogenitura dei "rumors" su brunellopoli al Luna Park...Franco! ultimamente sembra che tutti vogliono scipparti qualcosa... ma com'è? :-)
RispondiFranco Ziliani
circa 13 anni fa - LinkDi Costanzo, prima di parlare si informi e eviti battute inutili. Quella del vino da luna park per quel Brunello l'ho proprio inventata io e ci tengo.
RispondiAngelo Di Costanzo
circa 13 anni fa - LinkFranco, la mia era una constatazione, non una battuta. E non mette certo in discussione che l'abbia inventata tu. Tant'è che passo e chiudo. P.S.: mi spiace notare il Lei nella tua replica...
RispondiIvano Antonini-EnoCentrico
circa 13 anni fa - LinkAhia! Quando Franco Ziliani passa dal "tu" all'opzione "lei", vuol dire che devi incominciare a preoccuparti... :-)
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkVeramente Andrea Gori aveva scritto nella descrizione del Vino Nobile di Montepulciano Casale Daviddi 2007 "sentori da Luna Park", data 17 febbraio 2011, beccandosi un mio commento. Quindi prima dell'inizio del Benvenuto Brunello. Mi fa piacere leggere il venerdì un post di così profondo contenuto, dopo le scazzottate di questa settimana.
RispondiFranco Ziliani
circa 13 anni fa - Linkallora se le cose stanno così rendo merito al Gori per aver inventato una definizione del genere. Diamo al Gori quel che é del Gori. Ma vi assicuro che su quel poco "luminoso" Brunello 2006 la definizione del Gori (dovrò mica cominciare a preoccuparmi che do definizioni analoghe alle sue? O perbacco!) é di molto ma di molto più calzante...
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkChe ne dici di "Brothel wine", da interpetarsi sia come "vino brodoso" che come "un bordello di vino"? Passa un bel week-end Franco, che hai faticato parecchio! (3 faccine)
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 13 anni fa - LinkCredo che sulle definizioni vadano fatti degli opportuni distinguo, anche per rendere merito alla fantasia creativa di chi riesce a stupire con "analogie creative". Quando iniziai a studiare da sommelier ci fu spiegato a più riprese come quel vocabolario non avrebbe dovuto essere una fonte di ispirazione per descrivere il vino al consumatore finale, che ne sarebbe rimasto, inevitbilmente, confuso. Quei termini cercavano e cercano di creare un vocabolario comune tra persone che dovrebbero, in tal modo, poter discutere tra loro di un vino valutandolo "alla pari". In questo senso trovo il suddetto linguaggio utilissimo anche se presentando un vino a un cliente non vi faccio ricorso preferendo immagini evocative di più immediata comprensione. Se poi qualcuno utilizza parolone in gran quantità arroccandosi, difetto, dietro al muro dell'incomprensibilità c'è solo una spiegazione: deve ancora crescere.... e parecchio
Rispondienzopiet
circa 13 anni fa - LinkSono d'accordo con lei, signor Fabbretti. Non sarà il caso del Gori e di Ziliani ma sono sempre più convinto che questo lessico così ricercato e talvolta a dir poco barocco serva davvero a ben poco. Si passa dal voler essere precisi il più possibile all'essere palesemente ridicoli. Oltrechè creare un netto senso di distacco netto da chi, mettendo il naso nel bicchiere, questi sentori bislacchi proprio non li percepisce. Ed io, per quanto mi alleni, la primavera botticelliana non l'ho ancora trovata in nussun vino! Buon appetito a tutti.
RispondiLucia Bellini
circa 13 anni fa - Linkmi pare che... il "luna park" del sig. Gori è un sentore (caramello zucchero filato, pop corn); il " DA luna park" di Ziliani è un commento (non un complimento pare) ad un vino nell'insieme. buona giornata
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linkche coglione che sono a me basta dire che un vino è buono e lo compro subito (Veronelli, che mi guardi da lassù, io non ti ho mai stimato reputandoti un borioso saputello stracciamaroni e supponente..sappi che non conoscevo la tua descrizione fatta al Krug. chiedo perdono e mi genufletto. nemmeno io avrei saputo scrivere "SPERMA" annusando la pipì francese. grazie di essere stato tra noi)
RispondiLeonardo Romanelli
circa 13 anni fa - LinkNessuno cita la risposta di Remy Krug."Si è lavato le mani prima di venire a tavola?"..così narra la leggenda..
RispondiFilippo
circa 13 anni fa - LinkChapeau! A tutti e tre. Te, Veronelli e Remy Krug!!
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