In attesa del World Wine Web
di Alessandro MorichettiIl World Wine Symposium, “la Davos del vino”, si annuncia come l’evento dell’anno. Si terrà a Cernobbio sul lago di Como, a Villa d’Este (per Forbes l’hotel più bello del mondo), dal 30 attobre al 2 novembre. Forum internazionale in cui si parlerà di produzione, distribuzione e consumo del vino. Relatori dei seminari saranno addetti ai lavori del calibro di Michel Bettane e Angelo Gaja. Questa prima edizione del simposio sarà aperta a 150 partecipanti ed eventuali accompagnatori.
Ho 3 perplessità. La prima nasce dal pubblico previsto: produttori di vino e fornitori della filiera, personalità (speaker, moderatori, membri del Grand Jury Europeen) e politici non possono mancare, ma possibile che nel 10% dei posti riservati ai media non figurino i tanti enoblogger del pianeta? Giornali, riviste, radio, televisione sono il passato e per qualche tempo ancora il presente, Internet è il futuro: sbaglio a pensare che non ci siano le migliori premesse per un dibattito al passo coi tempi?
In secondo luogo, i padrini della manifestazione (Egon Muller, Angelo Gaja, Alain Vauthier di Chateau Ausone, Pablo Alvares di Vega Sicilia ed Aubert de Villaine di Domaine de la Romanée-Conti) rappresentano produzioni prestigiosissime ma assolutamente di nicchia e distanti dal consumo di massa. Mi auguro che i seminari prevedano anche il “grosso” del vino nel mondo, la ciccia degli affari, magari poco appariscente o intrigante ma di fatto architrave dei fatturati. Da ultimo, il costo di partecipazione: alto, ed esclusivo come la location: 1.500 euro a testa più 500 per l’eventuale accompagnatore. Un modo elegante per tagliar fuori i tanti “vorrei ma non posso”. Ma qualche infiltrato lo troveremo, garantito.
P.S.: per l’amor del cielo, aggiornate la foto di Angelo Gaja sul sito ufficiale. Sarà di 20 anni fa e, con tutto il rispetto, non si può vedere.
7 Commenti
Franco Ziliani
circa 15 anni fa - Linkdomanda del tutto ingenua: é un caso che i produttori ispiratori della manifestazione, tra cui Monsù Gaja, vengano definiti, in maniera un po' goffa, "padrini"?
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 15 anni fa - LinkGrande e acuto dottor Ziliani!!! ad ogni modo fategli pure fare il convegnone stramegagalattico costosissimo ed esclusivissimo, poi magari fate una telefonatina a Egon Muller e chiedetegli di comunicare i dati reali di vendita dei suoi prodotti in Italia.... ah, Già che ci siete fatelo anche con Angelo Gaja, il "mitico", e domandategli tra Roma e Milano quanti "Sorì" ha piazzato negli ultimi 2 anni...... ahahahahahah
RispondiFabio Italiano
circa 15 anni fa - LinkLa location è molto bella, e il costo non è proprio eccessivo visto che è tutto incluso. Per quanto riguarda il titolo del convegno "World Wine Symposium" direi che hanno decisamente esagerato. I padrini, sono quattro gatti, e quindi non possono rappresentare il panorama vitivinicolo mondiale. Le loro produzioni sono una goccia in un oceano di vino. Infine... nei seminari verranno trattati argomenti come "le nuove tecnologie", "i nuovi modi di comunicazione" etc.etc., ma avete visto i siti web dei padrini? Se questo è il loro modo di comunicare, allora il loro simposio sarà di una noia mondiale.
Rispondimaurizio silvestri
circa 15 anni fa - Linkeh già ognuno ha il g8 che si merita. però la domanda ingenua è un'altra: ma che si beve durante il symposium? se i padrini tirano fuori le loro bocce (visto che pare non le vendano) uno potrebbe pure fare il peccato di infiltrarsi...
RispondiTerry Nesti
circa 15 anni fa - LinkCi imbuchiamo come camerieri Maurizio?
Rispondimaurizio silvestri
circa 15 anni fa - Linkniente male come idea terry, ma sarà un problema. per loro. visto che dovranno bere molto meno! ma secondo te non si fuma (sigari) durante il simposio?
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