7 vini che “raccontano il territorio” a meno di 10 euro
di Antonello ButtaraPenso spesso al vino ed appena ho del tempo libero cerco volentieri qualche bottiglia da acquistare. Le compro nelle enoteche di mia fiducia dove nel tempo si è instaurato un rapporto di stima tra i proprietari ed il sottoscritto, le cerco sul web, perlopiù produttori stranieri, magari referenze che non ho la possibilità di trovare in negozio e quando posso approfitto di una gita fuori porta per andare a trovare qualche piccola realtà e visitare luoghi nuovi.
Amici e colleghi conoscendo la mia passione mi chiamano alla ricerca di consigli, fissando un budget e alle volte c’è qualcuno che chiede suggerimenti per fare un regalo gradito e sfido chiunque a dire il contrario è sempre il dottore / medico / professore il beneficiario di queste attenzioni particolari.
L’altro giorno un mio amico si è superato. Ha fissato l’asticella a non più di 10 euro chiedendo di bere bene e sottolineando che vorrebbe provare qualcosa in grado di “raccontare” un territorio, parole sue, no “Bag in box” altrimenti avrei vinto facile.
Non mi sono perso d’animo e riflettendoci gli ho consigliato di provare questi vini:
Nero d’avola “Lu Cori” – Cantine Barbera. Marilena Barbera insieme alla madre si prende cura di vigne piantate a pochi passi dal mare di Porto Palo in Sicilia. Il vino ha un colore porpora con riflessi rubino ed emana note di capperi, origano e frutta rossa fresca. In bocca si muove con agilità, i tannini sono integrati in un sorso snello e nel finale si percepisce una delicata speziatura. Estroverso.
Grechetto – Raina. Tra le colline umbre in zona Montefalco Francesco Mariani produce un grechetto in purezza veramente eccezionale. Due giorni di macerazione sulle bucce donano complessità ad un liquido che ha già una bella carica cromatica di partenza. Color miele, al naso tanta frutta matura e zucchero filato. In bocca è teso e vibrante con leggerissimi tannini in chiusura. Grintoso.
Masieri bianco – la Biancara. Angiolino Maule ex piazzaiolo ed oggi a capo di Vinnatur, associazione che promuove la ricerca scientifica e l’uso di tecniche naturali innovative, coltiva circa 18 ettari di vigneti tra le colline di Gambellara. Uvaggio a base di garganega e trebbiano, il liquido si presenta giallo scarico nel bicchiere, ha sentori di prugna gialla e fiori di campo è succoso e delicatamente minerale. Apripista.
Gutturnio “Sur li” – Croci. Massimiliano Croci produce alcuni dei rifermentati in bottiglia più interessanti di tutta la penisola. Grazie ad una solida tradizione alle spalle il suo gutturnio è ottenuto dal tipico uvaggio di barbera e bonarda. Rosso scuro impenetrabile con riflessi aranciati sprigiona sentori di oliva in salamoia per poi aprirsi su profumi di mora e note vegetali. Chiude solleticando il palato sprigionando leggere note affumicate. Se riuscite a trovare delle bottiglie con qualche anno sulle spalle non fatevele scappare. Imprevedibile.
Rugiada del mattino – i Carpini. Paolo Carlo Ghislandi vinifica questo timorasso frutto di un unico vigneto piantato circa venti anni fa sui colli tortonesi. Classico giallo paglierino vivo, si iniziano a percepire i sentori di idrocarburo tipici del vitigno che sono destinati ad evolversi con la permanenza in bottiglia. Aghi di pino e fiori di sambuco, si allunga sul palato avvolgendolo con una spiccata mineralità ed un tocco salmastro. Impaziente.
Gaitu – Valli Unite. Rimaniamo nelle vicinanze a Costa Vescovato in provincia di Alessandria, circa 30 famiglie hanno contribuito a dare vita ad un esempio virtuoso di cooperativa sociale. La Gaitu è una barbera. Colore rosso intenso con riflessi violacei, sentori vinosi inondano il naso accompagnati da sensazioni terrose, frutti rossi e ciliegia sciroppata. Ha un’ acidità sferzante bilanciata da un buon corpo. Esuberante.
Bianco “di Gino” – Fattoria San Lorenzo. Natalino Crognaletti nel corso degli anni è diventato un vero punto di riferimento per quanto riguarda il verdicchio. Il liquido si mostra nel bicchiere con un colore giallo paglierino tenue. Sprigiona odori di uva spina, ginestra e fiori di campo. Stimola le papille gustative con la sua sapidità e chiude ammandorlato. Immediato.
Tutti questi vini sono espressione autentiche di diversi territori e dietro le etichette ci sono persone e famiglie che si guadagnano da vivere facendo quello che gli riesce bene. Nessuno di loro usa in vigna diserbanti, concimi chimici nè fitofarmaci di sintesi. In cantina le fermentazioni avvengono in maniera spontanea senza ricorrere a lieviti selezionati.
Dopo un paio di settimane il mio amico mi chiama tutto contento, aveva ascoltato i consigli e prima di salutarmi mi chiede se è possibile bere bene spendendo ancora meno.
A quel punto non so perchè, all’improvviso è caduta la linea.
7 Commenti
Vinogodi
circa 3 anni fa - Link..."rosso scuro impenetrabile con riflessi aranciati " ...mi fa riflettere e mettere in discussione la mia personalissima scala cromatica...
Rispondiapril fish
circa 3 anni fa - LinkAl momento mi trovo in zona rossa intensa con riflessi violacei e note di salamoia, ma se i contagi calano magari potrebbe diventare gialla paglierina scarica con unghia verdolina e sensazioni di idrocarburi... E il mio sogno proibito è farmi vaccinare da un enologo con lieviti selezionati all'interno di un tino troncoconico, ma del resto ognuno ha le sue perversioni...
RispondiTiziano S.
circa 3 anni fa - LinkSicuramente proposte molto interessanti a questo prezzo
Rispondinicola
circa 3 anni fa - LinkQualche Bag in box da consigliare? Grazie
RispondiAntonello
circa 3 anni fa - LinkCiao Nicola, tra i bag in box apprezzo quello di Antonio Giglioli, azienda agricola il Casale, Trebbiano toscano e Sangiovese, Marco Merli, Umbria, con il suo bianco, oppure VI.NI.CA con la tintilia del Molise.
RispondiHazel
circa 3 anni fa - LinkBella playlist!
RispondiDaniele
circa 3 anni fa - LinkFa molto playlist di Vinix
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