Tremate, tremate: The Feminist Wine Club
di Fiorenzo SartoreAvete presente i vari wine club che fanno capo ai giornali? Ad Intravino abbiamo parlato del wine club del Wall Street Journal, e di quello del New York Times. Questa forma di vendita molto anglosassone serve agli editori per integrare i mancati guadagni da vendita pubblicitaria – sapete, la crisi. Ma il fenomeno dei wine club non riguarda solo gli editori, è definitivamente un sistema efficace a finanziare gruppi o associazioni. Così, il wine club delle femministe americane vende vini con denominazioni tipo Seven sisters – vini comunque selezionati secondo una logica militant: “phenomenal wines made or imported by women, or produced at wineries owned by women”. Il wine club della National Rifle Association (un po’ più a destra) serve invece a supportare la difesa del Secondo Emendamento: “A well regulated Militia, being necessary to the security of a free State, the right of the people to keep and bear Arms, shall not be infringed”. Vino militante per tutti i gusti, insomma.
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