Vino, la mia parte intollerante
di Gianluca RossettiMa se tua figlia ti guarda e chiede – d’occhio, di tocco o di mezze parole – “Papà, ho bisogno che tu per me faccia…”.
Se, come accade a chi diventa padre, questa domanda presto o tardi arriva, tu, formerly known as cazzomifrega, che fai: resisti? No che non. Giammai. She is in the middle of your heartbeat. Metronomo di ogni tempo, pari e dispari. La guardi e pensi, con l’Eduardo di Mia Famiglia, “Nun moro cchiù”. E tutto il resto – lavoro, amici, parenti, hobby, moglie: sì, perfino moglie – diventa piccolo piccolo, radice cubica di se stesso. Pensi al peggio, ma non un peggio qualunque. No. Il tuo è un peggio di altissimo grado in servizio permanente effettivo. Di quelli che ti aspettano con la mannaia sul sedile posteriore, quando sali in macchina; gli zombie di Romero dentro il supermercato. E che, improvvisamente, ti fanno guardare agli apocalittici con occhi diversi. “Amore, come immagini la nostra casa, quella che compreremo per noi e per i bambini?” – “Filo spinato, fossato lungo il perimetro e coccodrilli dentro” – “Ma, amore…” – “Sì, scusa. Squali bianchi e booby-traps”. Cose così.
Once upon a time ero un sommelier come tanti. Oggi stendo chilometri di filo spinato. Con molti varchi, eh. Infatti ho poche, pochissime certezze. Coltivo il dubbio a 359 gradi. Ma non azzardatevi a rompermi il cazzo su quel singolo, minuscolo angolo: perché è vita mia. Mia famiglia. Da lì non passa uno spillo.
Apprezzo molto la tecnica. Pensate solo per un istante a una Mustang Fastback del ’68. O a una Dodge Charger RT del ’69. Icone dell’ingegneria meccanica made in USA. Mmmm…
Sì, effettivamente le muscle car sono ossessione tutta mia. Proviamo con altro.
Ci pensi a quando imbracci una Gibson Les Paul Standard? Suono stellare, asticella della liuteria moderna piazzata in altissimo. Eppure a un certo punto arriva la dannata Gibson Diavoletto. Quella degli AC\DC, per capirsi. Quella che Lester Paul non volle in alcun modo autografare. No, nada, non ci siamo. Così ti capiscono in due. Prendi fiato. Qualche passo di rincorsa in più. Uno, due, tre, stella!
Eccomi.
Hai presente l’universo sottile e infinito che corre tra un Vecchio Samperi di De Bartoli e una Malvasia di Bosa Riserva di Columbu? O tra un Monprivato e un Rossese Luvaira? O tra un Auslese di JJ Prüm e…(ok, con questo la vedo in salita)?
That’s in soldoni il mio angolo incomprimibile. Quello per il quale scannerei mia madre. Quello che non ammette transazioni, deroghe, accomodamenti. Il mio grado assoluto. Ognuno possiede il suo. Voi, esattamente, quale avete?
Senza stress, pensate, respirate e take it easy: 1° di libertà non sarà il six degrees of freedom, ma non è poi così male.
18 Commenti
vinogodi
circa 5 anni fa - Link...prima di rispondere allo stimolante quesito , abbisogno di mettermi nelle stesse condizioni psicofisiche ... no , accidenti, dove l'ho messa? ... era qui , nel cassetto ... si , dico la "canna" ...ah già , non fumo ... chiedo ai colleghi o collaboratori , qualcuno fumato c'è sempre ... ci sentiamo dopo ...
RispondiFranco
circa 5 anni fa - LinkOggi stendi solo fino spinato o c'è dell'altro?
RispondiLuca Formenti
circa 5 anni fa - Linkhttps://m.youtube.com/watch?v=95KTp7iYWaY
RispondiEugenio Amato
circa 5 anni fa - LinkPerdindirindina, che scrittura difficile, sincopata e multietnica. Tutto sto po po di articolo per fare una domanda che sinceramente non credo di aver compreso fino in fondo. Colpa mia ovvio. Ultimamente tutto quello che leggo sono gli annunci degli immobili sulle aste giudiziarie. Per cui, abbi pietà di me: mi dici esattamente cosa vuoi sapere? Con affetto :-)
RispondiJosè Pellegrini
circa 5 anni fa - Linkc'è anche chi prova un gran gusto a non farsi capire ....
RispondiStefano
circa 5 anni fa - LinkTorno tra un Negroni o cinque.
RispondiEnofobo
circa 5 anni fa - LinkCioè, ci stai chiedendo cosa vi sia per noi di indiscutibile, insindacabile, assoluto? È questo?
RispondiDavide Bruni
circa 5 anni fa - LinkOk adesso spiegamelo come se avessi soltanto quattro anni .... 👲👲👲👲
RispondiLanegano
circa 5 anni fa - LinkSembra scritto da mr. Mxyzptlk.
RispondiGianluca Rossetti
circa 5 anni fa - LinkVinci tu. Non sorridevo dal 1989. Thanks!
Rispondimirko
circa 5 anni fa - Linkquasi come fosse antani , con la supercazzola ovvio
RispondiAndrea
circa 5 anni fa - LinkArridatece er Giannone!!!
RispondiGiannone
circa 5 anni fa - LinkSono la segreteria telefonica di Giannone. Giannone è momentaneamente assente causa partecipazione a un corso di aggiornamento su cannabinoidi, salvia divinorum e scrittura automatica. Lasciate pure il vostro messaggio dopo il segnale acustico, verrete ricontattati non appena scimmiette, elfi e altre simpatiche creaturine avranno smesso di cantare e giocare a rimpiattino nel mio salotto.
RispondiGianluca Rossetti
circa 5 anni fa - LinkCapolavoro. Battuta epica. Grande!
RispondiGianluca Rossetti
circa 5 anni fa - LinkDevo ammettere che commenti così ispirati non ne leggevo da un po'. Devo darvene atto: anche nella perculatio può esserci dell'arte. Adesso torno nella mia stanza imbottita
RispondiAle
circa 5 anni fa - LinkNon saprei, supercazzole di questo tipo non ne leggevo da quando il vecchio prete della parrocchia pubblicava le sue omelie sul giornalino di comunità.
RispondiGianpaolo Giacobbo
circa 5 anni fa - LinkEh? Cit: Giovanni Corazzol
RispondiDaniele
circa 5 anni fa - LinkRagazzi, una selezione prima di far scrivere pezzi, magari aiuterebbe... Meno male che è un blog sul vino. La cosa più bella sono le metafore precedenti il finale tragicomico. Una palla atomica. L'unico divertimento potrebbe essere indovinare quanti in Italia hanno mai visto una mustang fastback del 69. Presente? Sono indeciso sullo scappellamento a destra o a sinistra.
Rispondi