Non si vive di solo vino. E’ anche grazie agli Antinori di turno se l’Italia è un paese peggiore
di Alessandro MorichettiNon avendo tv arrivo tardi sull’approfondimento e ieri sera, assorto nella lettura di Open, intercettavo segni vari di sconforto da chi stava seguendo Report. Oggi, sbircio Parliamo di vino, il blog di Enrico Nera, e scopro perché. Prima che mi infervori tirando giù qualche santo, guardate il video. Arrivando fino alla fine prima di parlare.
Prendo a prestito la sintesi di Enrico perché calzante:
1997, il Presidente della FIAT Cesare Romiti viene condannato per falso in bilancio, frode fiscale e finanziamento illecito ai partiti (evviva!).
Il fior fiore dell’imprenditoria italiana pensa bene di scrivere “un’accorata lettera”. Per una legge contro la corruzione? No, per manifestare la massima solidarietà a Romiti e chiedere una legge che depenalizzi il falso in bilancio.
Ora molti si staranno chiedendo cosa c’entri tutto questo con il vino. Un po’ di pazienza e tutto sarà più limpido. Iniziamo a leggere i nomi dei firmatari della “nobile richiesta”.Primo nome: Piero Antinori (bingo!). Il faccione che scorre dietro la Gabanelli conferma che stiamo parlando proprio del nostro caro (in tutti i sensi) Piero. (…) Anzi se ascoltiamo bene fino in fondo c’è anche un altro nome che ci interessa: Giannola Nonino, amministratore delegato della Nonino Distillatori Spa di Percoto (Udine).
(…) Il reato nel 2003 viene depenalizzato. Cesare ringrazia e va avanti, niente carcere. (…)
Aggiungo: tra i nominati c’è anche Aldo Brachetti Peretti, petroliere e oggi anche proprietario della cantina Il Pollenza. Da marchigiano, poi, la presenza di Della Valle e Merloni non merita la menzione d’onore. Anzi. Non c’è miglior conclusione delle parole di Milena Gabanelli: “La spina dorsale del paese continua a fare corpo unico con questa classe politica e finché questo corpo unico non si spezzerà il cuore della corruzione nessuno lo toccherà”.
[Fonte: Parliamo di vino]
29 Commenti
Alessandro Bocchetti
circa 12 anni fa - LinkMah... Il legame con il vino è veramente tirato pe' le recchie... Va bene la rankizzazione, ma non esageriamo ;) Anche la moda allora visto che c'è della valle :D Ciao A
RispondiAlessandro Morichetti
circa 12 anni fa - LinkAle, il riferimento al vino è evidentemente tematico, non per questo meno calzante parlando di moda o elettrodomestici. Un'attività imprenditoriale credo vada valutata a tutto tondo, non pensi?
RispondiAlessandro Morichetti
circa 12 anni fa - LinkPS: un amico mi fa notare perplesso quanto scrissi tempo fa dopo una visita al Castello della Sala: "Agli Antinori va riconosciuto il merito di aver valorizzato e accresciuto un capitale simbolico e produttivo così articolato e complesso, affatto facile da gestire. Ce ne fossero di famiglie nobili così sistematicamente on the road, aperte alla sfida e mai dome. Lo standard offerto è talmente alto da rendere sterile qualsiasi critica. Di fatto, l’unico a non rimanere conquistato fino in fondo è l’appassionato di vino che tollera male la sfumata percezione di scollamento tra palco e realtà del suo liquido preferito". Ringraziandolo per avermi ricordato che, nel frattempo, ho imparato a scrivere meglio, direi che non ci sia alcuno scollamento tra l'una e l'altra considerazione. Si può avere una grande storia, fare prodotti importanti, essere imprenditori illuminati e, al contempo, fare scelte discutibili, per non dire altro. E questa, a mio modo di vedere, lo è in pieno, anzi mi preoccuperei se non lo fosse anche per chi, apprezzando i vini di Antinori, gli elettrodomestici Zoppas e le scarpe di Tod's tiene anche a mente che c'è gente che si ammazza per essere onesta fino in fondo. E questo non significa che la gente nominata sia disonesta.
RispondiAlessandro Bocchetti
circa 12 anni fa - LinkSarò grave? Non apprezzo nessuna di queste tre merci... Ciao A
Rispondiabbinatio
circa 12 anni fa - LinkQuoto alla grande...
RispondiAlessandro Bocchetti
circa 12 anni fa - LinkSi a tutto tondo anche dei molti che non compaiono in quel video... ;) La classe imprenditoriale italiana è discutibilee moti motivi... Tranne per quello citato qui sopra ;) Ciao A
RispondiAlessandro Morichetti
circa 12 anni fa - LinkSorry, potresti spiegarti meglio? Qui si parla di questi perché questi sono quelli che hanno firmato. Di chi altri si dovrebbe parlare su questo argomento? La classe imprenditoriale italiana è discutibile per tanti motivi ma non perché appoggia la depenalizzazione del falso in bilancio, ho capito bene? Si fa per discutere con tranquillità ma visto che ne stiamo parlando ci tengo a capire e non fraintendere e credo di aver capito male.
Rispondialessandro bocchetti
circa 12 anni fa - Linkno alessandro... dire che la classe imprenditoriale italiana appoggia il falso in bilancio è tagliare con l'accetta... gli imprenditori in italia sono circa 250mila, quanti ce ne sono su quel foglio? Per lo più del salotto buono, o di quello che una volta si chiamava il salotto buono di via dei filodrammatici... oggi neanche esiste più. Poi tanto per parlare, continuo a non capire il link con il mondo del vino... Perchè stiamo su intravino, vero... non vorrei aver capito male ;), Non mi rispondere Pietro Antinori, tantomeno Gianola Nonino... Magari che sia della valle che brachetti peretti, come tanti ricchi e famosi, si trastullano con il vino... Ciao A
RispondiRinaldo
circa 12 anni fa - LinkAntinori non è il vino. Inoltre tutto andrebbe contestualizzato. Allora il gotha dell'imprenditoria semplicemente solidarizzò formalmente con Romiti, perchè la coesione tra imprenditori era tale che era impensabile fare altrimenti. La depenalizzazione concretamente avviene molto tempo dopo questi fatti: altri ne furono artefici. Come ripeto, non contestualizzare rischia di dare una visione parziale. Ora a situazione economica compromessa cambiano le logiche, i riferimenti, i rapporti di forza; si aprono nuovi scenari e se ne chiudono altri. Tant'è che oggi ad esempio, sono proprio Romiti e Della Valle gli unici capaci di ad alzare la voce contro Marchionne e fare paradossalmente da spalla almeno formale a Landini.
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkLandini si starà toccando come non mai :-)
Rispondienrico togni viticoltore di montagna
circa 12 anni fa - LinkChe dire Ale, è uno schifo, anche se schifo non è sufficiente.in Italia la meritocrazia non sappiamo nemmeno dove sta, però conosciamo bene il valore dell"amicizia"
RispondiGian Paolo Gavioli
circa 12 anni fa - LinkL'articolo di Curzio Maltese del 28/9 : in Fiorito si specchia una parte dell'Italia... "perché l'italiano è autoassolutorio, gli piace sentirsi dire che lui è innocente e i partiti sono cattivi. Si è assolto dal fascismo ieri, dal berlusconismo oggi. Se gli vendi l'impunità, come fanno i demagoghi, ci guadagni bene, ti comprano la trasmissione, il giornale, il libro e il dvd. Non vendo nulla e posso dire la spiacevole verità. La classe dirigente è lo specchio di questo Paese." http://www.repubblica.it/mobile-rep/venerdi/2012/09/28/news/magari_fosse_una_casta_in_fiorito_si_specchia_una_parte_dell_italia-43268702/
RispondiJean
circa 12 anni fa - LinkAnche Curzio Maltese è un italiano come tutti gli altri, perché si autoassolve dall'essere italiano. Diceva Cossiga: "Italiani sono sempre gli altri". Detto questo, cosa c'entrano i vini di Antinori? Con tutto quello che c'è da dire su certe sue produzioni super-fighette prezzate in maniera folle, cose che si comprano solo i russi e gli enosboroni nostrani, che se gli scaraffi un qualsiasi taglietto bordolese da 5 euro nella bottiglia chiccosa del Tignanello manco se ne accorgono.
RispondiAlessandro Morichetti
circa 12 anni fa - LinkE chi ha detto niente dei vini di Antinori?
RispondiGian Paolo Gavioli
circa 12 anni fa - LinkNon c'è scritto da nessuna parte nell'articolo che Curzio Maltese si autoassolve. Jean, prima di commentare, è importante leggere. Compresa la nota sui vini di Antinori: qui Morichetti non sta parlando di vino ma di etica imprenditoriale, e non mi pare sbagliato, come ha fatto bene ieri a ricordare la Gabbanelli...
RispondiGian Paolo Gavioli
circa 12 anni fa - Linkerrata corrige: Milena Jole Gabanelli. Una b di troppo! Stavo pensando a Dolce&Gabbanelli....;-)
RispondiJean
circa 12 anni fa - LinkEh, si tira comunque in ballo un nome grosso del mondo del vino associandolo cose poco carucce. Io ho letto e ho visto che i vini di Antinori non c'entrano, ma Antinori sì; gli orecchianti, ovvero la maggior parte del popolo di internet, non farebbero la differenza. Su Curzio Maltese ti sbagli tu: è una vita che ne leggo gli articoli ed è sempre stato così. "L'Espresso", d'altronde, come "la Repubblica", è l'espressione di quel certo liberalismo radicale molto molto snob, figlio dell'azionismo, che si ritiene di gran lunga la parte migliore d'Italia, ma che non è mai penetrata nel paese, addossandone la colpa agli italiani stessi, i quali sono intrinsecamente fascisti, o meglio ur-fascisti, se non ne adorano le pseudo-sofisticate banalità. Italiani sono gli altri, appunto.
RispondiGian Paolo Gavioli
circa 12 anni fa - LinkQuando leggo un articolo di un giornalista mi concentro sul contenuto: pensi che quello che scrive Curzio Maltese non sia corretto? Mi sembra che qui invece si giudica il giornalista. Non mi sembra neppure corretto dire che "siamo" tutti uguali, anche nei comportamenti negativi. No, io credo che in Italia non siamo tutti "uguali". Ci sono tanti e tanti onesti. Sia tra quelli che leggono repubblica, il corriere della sera o panorama....e intravino! E ci sono tanti e tanti e tanti disonesti. Decisamente troppi. A cominciare dalla classe dirigente che ci ha "governato" in questi decenni.
RispondiCostanzo D'Angelo
circa 12 anni fa - LinkPenso, distratto, a tutti quelli che appena un paio di settimane fa "se sganassavano de risate" alle batture di FiorFiorito e che oggi, a chiederglielo, manco sanno chi è. O cosa fosse. E che facesse. E ndò annava. Off Topic, o diciamo di striscio. Non so se mi sento poi così tanto ITALIANO in questi giorni, se dannarmi per non esser nato altrove, magari pure in Katongo. Mi tocca leggere pure del consigliere ligure che fa ammenda -si dispiace, si dimena ma nulla può - perché COSTRETTO a beccare 2.800 euro al mese di rimborso chilometrico. O 79.000 euro l'anno perché, "connamico" di battaglie fa parte di uno dei gruppi in regione. Capite, so 2! Però quei soldi li spendono. E li certificano. (autoassoluzione piena perché il fatto non sussiste)
RispondiTommaso Farina
circa 12 anni fa - LinkSuggerirei di boicottarli, o di invocare il loro esilio.
RispondiDavide Catino
circa 12 anni fa - LinkNon è colpa di Antinori o di chi come lui se l'Italia è un paese peggiore: il problema dell'Italia sono gli italiani, di cui Antinori è solo un noto e ricco esponente. Perché qualunque mestiere facciano, di qualunque fede politica siano, qualunque hobby coltivino, la maggioranza è fatta da questo genere di persone e cioè corrotti o corruttibili. Corrotti e corruttibili non nelle grandi cose, non nei bilanci da centinaia di milioni di euro, bensì nella quotidianità, nella vita di tutti i giorni, in famiglia come in azienda: bugiardi, ipocriti, banderuole, mediocri, sleali. Quanti ne contate di questa tipologia? Quanti ne salvate? Ecco, son gli stessi che vanno a votare e son gli stessi che vengon votati. I nostri genitori, i nostri amici, noi medesimi.
RispondiRossano Ferrazzano
circa 12 anni fa - LinkQuelli come te, vorrai dire.
RispondiDavide Catino
circa 12 anni fa - LinkMi scusi ma come si permette di arrivare a tale affermazione? Il mio discorso era volutamente generico e purtroppo, visti i tempi che viviamo, difficilmente inconfutabile: l'italiano è mediamente così, viceversa non saremmo nelle condizioni in cui siamo. Sia io che lei conosciamo di certo gente onesta, ma se il panorama sociale è quello che noi tutti viviamo ogni giorno, allora evidentemente siamo in una società corrotta e gestita prevalentemente da corruttori, o comunque in cui tale gente è sul ponte di comando. Quindi il problema non è Piero Antinori o la famiglia Agnelli che conta “gli scudetti in campo” il problema è il signore che fa i doppioni delle chiavi e non emette uno scontrino ma moltissimi vanno ancora da lui qui in città: moltissimi, ma non tutti, di certo non io. E così via. Mi è stato insegnato a vivere onestamente ed onestamente vivo. La sua affermazione, gratuita giacché non mi conosce, è invece ai limiti dell'offesa personale e conferma, se ve ne fosse necessità, la pochezza umana dei tempi in cui viviamo.
RispondiDavide Catino
circa 12 anni fa - Linkovviamente volevo scrivere "difficilmente confutabile". Davide, Rossano, evidentemente non vi siete capiti ma non accaloriamoci, suvvia. [ale]
RispondiRossano Ferrazzano
circa 12 anni fa - LinkMi rifiuto di accettare supinamente questo tipo di ragionamenti e questo tentativo di abbracciare tutti i leggenti in un senso di colpa che evidentemente qualcuno tocca, e che qualcuno ambisce a condividere con tutti, per sgravarsene. Non dica "noi", dica piuttosto "io", se si riconosce in quegli atteggiamenti. Oppure "loro", se non si riconosce. Ma non venga qui ad imbrattare il mio schermo con queste oscenità intellettuali e morali, pretendendo pure di essere rispettato.
RispondiSir Panzy
circa 12 anni fa - LinkQuì il problema è un altro. Perchè in ogni paese civile del globo i media si sarebbero "uniti" per sbandierare ai 4 venti i nomi dei firmatari che difendono il collega ladro. Perchè di questo si parla. Falso in bilancio, in un paese civile, vuol dire rubare. Ma si sà, quì si preferisce lo stile Dreyfus...
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkFiorito ruba, ed è sacrosanto e doveroso denunciare il fatto. Ma è ora, è roba attuale, e attaccandolo si cerca di reprimere una follia a cui possiamo e dobbiamo porre rimedio. M né il mondo né io siamo quelli che eravamo nel 1997, e non potremo mai accordarci sul passato. E se anche potessimo, a che servirebbe? Non lo possiamo mica cambiare. Troviamoci d'accordo sul fatto che la corruzione non deve esserci più e se accade va repressa duramente, e non balocchiamoci a riaprire (masochisticamente) vecchie ferite.
RispondiRossano Ferrazzano
circa 12 anni fa - LinkSono d'accordo. Dovremmo invece chiuderle, imponendo ai nostri referenti politici di mettere nel programma elettorale, che ormai è dietro l'angolo, di sanare la situazione facendo tornare il falso in bilancio un reato penale. Così verificheremmo immediatamente se e quanto le cose siano cambiate, a questo riguardo, negli ultimi 15 anni.
RispondiDavide Catino
circa 12 anni fa - LinkE' incredibile come un sito altrimenti interessante e divertente possa venire rovinato dalla pervicace maleducazione di qualcuno. Poi, chissà se è davvero maleducazione o semplice coda di paglia.
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