Ecco 50 migliori vini d’Italia per i Best Italian Wine Awards 2017. Vince…
di Alessandro MorichettiDa qualche tempo mi sono imposto di non commentare più certe classifiche perché ad essere schietti e realistici ci si fanno troppi nemici. Quella sotto è la classifica dei 50 migliori vini d’Italia secondo i Best Italian Wine Awards (BIWA) di Luca Gardini e Andrea Grignaffini, un panel composto da “Kenichi Ohashi (Giappone) l’unico Master of Wine giapponese, Sake Expert Assessor e Master Of Sake, Amaya Cervera (Spagna) fondatrice del sito internet spanishwinelover.com e wine journalist con un’esperienza di oltre 15 anni, Tim Atkin (Inghilterra) Wine Writer tra i più premiati al mondo e Master of Wine con oltre 25 anni di esperienza,Christy Canterbury (Stati Uniti), giornalista, giudice, formatrice e Master of Wine, Luciano Ferraro capo redattore del Corriere della Sera e firma della rubrica Corriere DiVini, Daniele Cernilli il Doctor Wine, decano della degustazione e giornalista enogastronomico fra gli artefici del Gambero Rosso, Antonio Paolini esperto critico enogastronomico e degustatore, firma di alcune fra le maggiori testate di settore, Pier Bergonzi vice direttore de La Gazzetta dello Sport, fondatore della rubrica “Gazza Golosa” e Sommelier e Marco Tonelli, giornalista bolognese che da molti anni collabora con prestigiose riviste di enogastronomia e guide di settore, primo Habanos Sommelier italiano oltre naturalmente a Gardini e Grignaffini“.
“Questa edizione del premio ideato dal campione dei sommelier Luca Gardini e dal critico Andrea Grignaffini, conferma la supremazia piemontese: 13 i vini in classifica, contro i 10 toscani.”
Questi i 50 “fortunati” del 2017.
Oreno 2015 – Tenuta Sette Ponti – Toscana
Terlaner Rarity 1991 – Cantina Terlano – Alto Adige
Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Trentodoc 2006 – Ferrari F.lli Lunelli – Trentino
Barolo Ravera 2013 – Elvio Cogno – Piemonte
Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2012 – Casanova di Neri – Toscana
Valtellina Superiore Rocce Rosse Sassella Riserva 2007 – AR.PE.PE. – Lombardia
Bolgheri Sassicaia 2014 – Tenuta San Guido – Toscana
Gewürztraminer Epokale Spätlese 2009 – Tramin – Alto Adige
Trebbiano d’Abruzzo 2013 – Valentini – Abruzzo
Barolo Monprivato 2012 – Giuseppe Mascarello e figlio – Piemonte
Brunello di Montalcino Poggio di Sotto Riserva 2011 – Poggio di Sotto- Toscana
Furore Bianco Fiorduva 2015 – Cantine Marisa Cuomo – Campania
Vin Santo di Vigoleno 2007 – Alberto Lusignani – Emilia Romagna
Vecchio Samperi – Marco de Bartoli – Sicilia
Brunello di Montalcino Pianrosso 2012 – Ciacci Piccolomini d’Aragona – Toscana
Brunello di Montalcino 2012 – Biondi Santi – Toscana
Il Caberlot 2014 – Podere il Carnasciale – Toscana
Vernaccia di Oristano Riserva 1991 – Azienda Vinicola Attilio Contini – Sardegna
Barolo Monvigliero 2013 – Comm. G.B. Burlotto – Piemonte
Barolo Ciabot Tanasio 2013 – Francesco Sobrero – Piemonte
Barolo Parussi 2013 – Massolino Vigna Rionda – Piemonte
Taurasi Riserva Vigna Quintodecimo 2012 – Quintodecimo – Campania
Barolo Margheria 2013 – Azelia – Piemonte
Mossone 2015 – Santa Barbara – Marche
Brunello di Montalcino Riserva 2011 – Le Potazzine – Toscana
Morellino di Scansano Riserva Calestaia 2011 – Roccapesta – Toscana
Gattinara Pietro 2013 – Paride Iaretti – Piemonte
Montevetrano 2015 – Montevetrano – Campania
Nathan 2014 – Ermes Pavese – Valle d’Aosta
Barolo Parafada 2013 – Palladino – Piemonte
Barbaresco Rabajà 2014 – Giuseppe Cortese – Piemonte
Barolo Bricco delle Viole 2013 – Mario Marengo – Piemonte
Barolo Gramolere 2013 – Fratelli Alessandria – Piemonte
Brunello di Montalcino 2012 – Col d’Orcia – Toscana
Arcurìa Etna Rosso 2014 – Graci – Sicilia
Barolo Vigna Rionda Ester Canale 2013 – Giovanni Rosso – Piemonte
Faro 2012 – Azienda Agricola Palari – Sicilia
Barbaresco Pora 2014 – Musso – Piemonte
Romagna Sangiovese Riserva Vigna1922 2013 – Torre San Martino – Emilia Romagna
San Leonardo 2011 – Tenuta San Leonardo – Trentino
Turriga 2013 – Argiolas – Sardegna
Amarone della Valpolicella Ca’ del Lupo 2013 – Azienda Agricola Rizzi Luigino e Claudio – Veneto
Franciacorta Cabochon Brut 2012 – Monte Rossa – Lombardia
Private Cuvée Andreas Huber 2015 – Pacher Hof – Alto Adige
Amarone della Valpolicella Classico Riserva La Mattonara 2006 – Zýmē – Veneto
Franciacorta Berlucchi Palazzo Lana Riserva Satèn 2008 – Guido Berlucchi – Lombardia
Malvasia 2015 – Skerk – Friuli Venezia Giulia
Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva San Paolo 2015 – Pievalta – Marche
Vintage Tunina 2015 – Jermann – Friuli Venezia Giulia
Kamen Pietra 2015 – Azienda Agricola Zidarich – Friuli Venezia Giulia
[Fonte: Divini]
15 Commenti
Sisto
circa 7 anni fa - LinkLei non commenta, lo farà io:
Rispondima basta!
Non se ne può più: sedicenti esperti, che se la cantano e se la suonano al di fuori di qualsiasi rigoroso, normato e indipendente procedimento di campionamento, assaggio e rielaborazione dei risultati, che forniscono sempre il medesimo elenco dei soliti nomi, sempre quelli.
Io non sono nessuno ma posso testimoniare, come potremmo fare tutti, che se in questi "award" (sic!) utilizzassero i requisiti dei concorsi normati per legge (doppio cieco e distribuzione con ordinamento casuale campione-giudice mediante piano ruotato, eliminazione delle valutazioni fornite dai giudici con indice di attendibilità sotto soglia di accettabilità, etc. etc. etc.), i risultati sarebbero molto diversi.
Lo sappiamo tutti: ma perché allora si continuano a pubblicare queste scemenze?
Andrea
circa 7 anni fa - LinkE c'hai ragione!!!
RispondiIo son bravo perché me lo dico io, e voi muti.
Ahimè questo si verifica in ogni settore enogastronomico.
Saluti
valentina barile
circa 7 anni fa - Linktroppo vero!
RispondiAlessandro Marzocchi
circa 7 anni fa - LinkLa solita classica da furbetti del circolino: te fai un favore ammé che io lo faccio atté.
RispondiPerò pensavo molto peggio; alla fine una decina di bottiglie che mi berrei volentieri ci sono pure...
Riccardo
circa 7 anni fa - LinkConosco peronalmente almeno una decina di questi produttori che vi assicuro di favori non ne fanno e sono incorruttibili...
Rispondivideodrome
circa 7 anni fa - LinkAlessandro, classifica condivisibile o meno ma non potrai non dargli ragione almeno su Palladino e Sobrero. ma la domanda è: è una conferma il loro premio o semplicemente copiano i consigli di Intravino? Anche Ornato di Palladino non è da meno di Parafada cmq. ;-)
Rispondidavid
circa 7 anni fa - LinkUn'altra classifica utile solo a far alzare i prezzi dei vini; alcuni tra l'altro veramente fuori luogo.
RispondiSisto
circa 7 anni fa - LinkSignori miei (cit.): vi prego, astenetevi nei vostri commenti dall'entrare nel merito dell'elenco dei premiati di queste sciagurate manifestazioni: non alimentate, non confermate o smentite, non fornite loro qualche legittimità sul merito. Già l'ottimo Morichetti ha commesso il delitto mostruoso di pubblicarle, oltretutto non avvertendo i lettori che trattasi di una presa in giro (dal punto di vista tecnico-vedi mio commento sopra) ma non proseguite in commenti sui risultati. Lui lo sa bene, ma magari i meno avvertiti dei suoi lettori ci credono veramente. Chiunque abbia partecipato a concorsi o degustazioni eseguite in conformità alla ISO 8589, le uniche che possano fornire risultati statisticamente affidabili, lo sa. Morichetti sa cosa succede quanto si confrontano i risultati forniti dai "fenomeni" in condizioni non controllate con quelli in uscita dai procedimenti codificati e normati. Anch'io lo so ed è per questo che vi esorto a prendere queste manifestazioni per quel che sono: parodie dell'assaggio di un prodotto agronomico che è materia per gente che studia sul serio.
RispondiDaniele
circa 7 anni fa - LinkLa formula é sempre quella: prendiamo un 25% di vini oggettivamente ottimi e che piacciono anche agli enostrippati, poi ci mettiamo un 10% di vecchie glorie note anche a chi in un bicchiere nero non distingue il vino dall'acqua, qualche vino prodotto in quantità omeopatiche e dal costo inverosimile, e il resto é marketting (la doppia t non é un errore ortografico...)
RispondiSimone
circa 7 anni fa - Link😊👍👍👍👍👍
RispondiSimone
circa 7 anni fa - LinkI vini indicati sono tutti buoni, che siano i migliori 50 o meno è davvero soggettivo, ma di sicuro sono eccellenti. Per quanto concerne il mio terriotorio, rimane l'amaro di non essere rappresentati se non da un solo vino, eccellente, di Paride Iaretti, e collegandomi a ciò, mi piacerebbe sapere quali conoscenze possa avere il signor Kenichi Ohashi , mow del giappone... capirai... sul territorio dell'alto piemonte, da sempre snobbato, e che in poche doc e docg esprime differenze territoriali enormi. Ma forse non fa bisogno di andare in Giappone per sapere che le differenze territoriali non si conoscono nemmeno a livello locale. Detto ciò, 50 vini buonissimi, come grazie a Dio tantissimi altri in Italia si producono, ma senza conoscenza al di fuori del territorio di produzione. Il giapponese conosce , che ne so, uno di numero, un Moscato di Scanzo? Felicità..
Rispondivinogodi
circa 7 anni fa - Link...nessun commento ; non all'articolo , ma al tipo di manifestazioni ... quindi lascio perdere...
Rispondiamadio ruggeri
circa 7 anni fa - LinkIl giorno che questi premi spariranno, sarà un bel giorno per il mondo del vino italiano. Oreno miglior vino italiano? Ma per piacere! E' tutto così autoreferenziale e stantio, una triste celebrazione dell'omologazione del gusto.
RispondiRaffaele
circa 7 anni fa - LinkPerdonate la domanda banale e puntuale. Chi di voi ha assaggiato l'Oreno 2015 – Tenuta Sette Ponti – Toscana ?
RispondiIrene Milito
circa 7 anni fa - LinkNeanche un vino calabrese in lista? ... sarebbe un discorso lungo, ma mai omologarsi al gusto della maggioranza :-) Un saluto
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