Chi ha detto almeno una volta nella vita “questo vino è perfetto” alzi subito la mano
di Alessandro MorichettiL’umano medio teme nel profondo concetti assoluti come Dio, bene e male, verità, giustizia e libertà. Alla lista aggiungo di diritto un’espressione enoica anglofona che si scrive “perfect score” e si traduce “vino perfetto”. Coniata agli albori del III millennio dopo Cristo dal filosofo Giacomino Lattante dal Borro, fu adottata dagli scribi dell’epoca per rappresentare nettari di particolare pregio quali Brunello di Pietralcina dell’annata 2006 come il Tormenta di Neve di Casavecchia Denari e il Buio oltre il Siepi dell’azienda Luce della Vita. Tali giudizi provocarono scontri di civiltà e faide che invasero la penisola Bunga Bunga in lungo e in largo finché un manipolo di giudici critici sangiovesisti tentò la scalata al potere armato di Vangelo secondo Gambelli, al grido di “Ferruccio Biondi-Santi redimi questo corpo”.
La storia non è maestra di vita e ai posteri rimase solo il ricordo di un’epoca lontana in cui iln vino arrivava alla vetta immaginfica dei 100/100. Madddonna santa, fatico a figurarmi mentre penso a voce alta “questo vino è perfetto”, eppure qualcosa di buono ho bevuto. Credo sia un limite psicologico il non arrivare a quella vetta vicina al riconoscere che nessun vino di quella tipologia sarà mai migliore. Interessante al riguardo la posizione del duo riformista Rizzari-Gentili, per cui il punteggio massimo “non indica un vino di perfezione assoluta, che non esiste, ma semplicemente la valutazione data ai vini che più di altri ci hanno emozionato”: va già meglio ma il peso dell’eccellenza assoluta non è per deboli di cuore.
L’impressione è che i 100/100 siano sottoposti a un doppio regime di utilizzo: più disinibito in certa stampa market-oriented che si alimenta di numeri tondi e roboanti, misurato e parsimonioso nei contributi di autori interessati a fare analisi critica. Stesso discorso per i nostri commenti al post: accettiamo sia ammissioni orgiastiche di godimento assoluto (con relativo nome identificativo del prodotto), sia considerazioni di alto spessore filosofico-speculativo.
70 Commenti
Fabio Cagnetti
circa 13 anni fa - LinkIo non ho problemi a utilizzare tutta la scala, almeno per quanto riguarda i 35-40 punti superiori. Se si hanno i punti di riferimento verso l'alto, non credo ci siano problemi ad assegnare il massimo punteggio a un vino, cosa che accade molto raramente, ma può accadere. Mi pongo a metà strada tra i degustatori che hanno dato 100/100 una e una sola volta nella loro vita, come Meadows e Juhlin (i quali costituiscono comunque per me dei paradigmi di degustatori analitici) e quelli che elargiscono voti a tre cifre con liberalità. Per dare un'idea, questi i miei personalissimi 100/100: Krug Clos du Mesnil 1979 Krug Clos du Mesnil 1985 Fiorano Semillon 1971 Boncompagni Ludovisi Romanée-Conti 1999 Monfortino 1964 Petrus 1947 Latour 1961 Palmer 1961 Latour a Pomerol 1961 Yquem 1906 Yquem 1947
RispondiVinogodi
circa 13 anni fa - Link... mah : Petrus 1947 le due volte bevuto mi ha fatto cagare. Uno a metà anni novanta dalla mia cantinetta terroso , goudronato e quasi amaro , l'altra volta per festeggiare il nuovo millennio , sempre dalla mia cantinetta , con il culo ormai a terra ridotto ormai ad un Porto da supermercato ... no , guarda , nello specifico mi ha convinto molto di più il 1982 e il 1961 , senza entusiasmarmi , ma di Petrus ricordo anche ciofeche imbarazzanti come la 1997, 1992 , 1993, 1987 e 1974 , a prezzi senza senso...
RispondiFabio Cagnetti
circa 13 anni fa - LinkLa metamorfosi dei '47, specie di riva destra verso il Porto è dato di fatto, ma mai "da supermercato" per vini di questa fatta. Petrus 1947 -ma mi manca Cheval Blanc- è la quintessenza del decadentismo fatto vino. In annata scarsa, concordo che si tratti del vino più ingiustificatamente caro al mondo. Ma in annata buona... anche se, ad esempio, Trotanoy 1985 è superiore a Petrus 1985 in tutto, fuorché nel prezzo.
RispondiAntonio Ciccarelli
circa 13 anni fa - LinkLeggendo la lista mi viene spontaneo un commento... E sti cazzi! Mica parliamo di Tavernello i!!!! In ogni caso avrei voluto essere al tuo posto almeno un paio di volte. Complimenti
RispondiMassimiliano Montes
circa 13 anni fa - LinkDevo farti i miei complimenti! Non hai idea dell'invidia che nutro nei tuoi confronti :-) Una nota a margine: solo due italiani, un monfortino ed un ormai introvabile semillion del principe Ludovisi (piuttosto, mi risulta che ci siano ancora bottiglie a Roma, tu che dici?). Comunque sono pienamente daccordo con te, i vini che fin'oggi mi hanno più stupito sono in genere grand cru di Borgogna. Di italiani solo un monfortino ed un Biondi Santi il Greppo Riserva 97 delizioso da piangere. Un saluto, Max
Rispondialessandro bocchetti
circa 13 anni fa - Linkbel gioco! ecco i miei personalissimi 100/100 di quest'anno e spero di incontrarne sempre di nuovi :-D 1) 1971 Barolo Scarpa 2) 1972 Trebbiano Valentini 3) 1991 Borgogna Coche Dury 4) 1989 krug vintage magnum 5) Romanee conti Richeburg 1974 6) Taylor Vintage 1945 ciao A
Rispondialessandro bocchetti
circa 13 anni fa - Linkrefuso il Coche Dury era 2001 ;-)
RispondiVinogodi
circa 13 anni fa - Link... potrei sapere quale "Bourgogne" di Coche Dury? Più che altro perchè fa un Grand Cru , tre Premiers , due lieu dits di Meursault , un lieu dit di Pouligny , un Meursault Village , uno Chardonnay Régionale e un Aligoté , solo fra i bianchi ...
Rispondifabrizio pagliardi
circa 13 anni fa - Link....... Se oltre all'annata del vino scriveste anche l'anno (più o meno) in cui l'avete bevuto dareste una informazione utile oltre che interessante.
Rispondifabrizio pagliardi
circa 13 anni fa - Linko forse ho capito male ed intendevate tutti bevuti quest'anno??
Rispondialessandro bocchetti
circa 13 anni fa - Linkio l'ho scritto... ciao A
RispondiFabio Cagnetti
circa 13 anni fa - Linki miei, tutti tra il 2007 e lo scorso autunno.
RispondiGianca
circa 13 anni fa - LinkIl Sesto a Quinconce 2006 di Vinosia per me merita assolutamente i 99 punti assegnatogli da Luca Maroni (che tra l'altro di principio non da 100 punti a un vino perché c'è sempre margine di miglioramento) Poi ho dei bellissimi ricordi di un Sassicaia 1978 assaggiato a natale 2006 e di un Château Cheval-Blanc 1982 assaggiato durante un prazo da amici di famiglia verso la fine degli anni 90.
RispondiArmando Castagno
circa 13 anni fa - LinkMI permetto di corrreggere l'esimio Gianca: il voto di Maroni non è perfettibile, perché non è un 99/100 ma un 99/99 (somma di tre voti in trentatreesimi). Dunque, è ufficiale: il Sesto a Quinconce di Vinosia/Ercolino è un vino perfetto, come lo era stato ai suoi tempi il Privilegio di Feudi/Ercolino, il mai dimenticato "pianeta del frutto Ananasso" (sic).
RispondiFrancesco Annibali
circa 13 anni fa - Link"Pianeta del frutto ananasso"?!?!? Allora cerco subito "Il pianeta del frutto bananone". Anzi, lo scarico subito da iùpòrn :)
RispondiFrancesco Annibali
circa 13 anni fa - LinkA proposito di 100/100: "Buchi scandalosamente vogliosi colmati da una furia bestiale" (Repubblica Bologna, pagina cinema, 1993 circa) resta fuori scala. 101/100
RispondiMauro Erro
circa 13 anni fa - LinkAzzo. Eppure ogni tanto qualcosa di questa regione per sbaglio mi capita di assaggiare, ma questo Sesto a Quinconce me lo sono perso. e costa solo 50/55 euro.
RispondiVinogodi
circa 13 anni fa - Link... ricordo , Armà , ricordo...
RispondiFabio Cagnetti
circa 13 anni fa - Linkpianeta ananasso, garba men di culo basso.
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkMi piacerebbe anche veder pubblicato un post dal titolo CHI HA DETTO ALMENO UNA VOLTA CORAM POPULO "QUESTO VINO FA SCHIFO, MA PROPRIO TANTO TANTO" ALZI LA MANO cavato questo sassolino, questi sono i miei vini "perfetti", non solo per la qualità eccelsa, ma anche perché il momento in cui li ho bevuti (bevuti, non degustati) era "perfetto" Brunello Biondi Santi Riserva 1955 - autunno 1987 Hermitage Jean Louis Chave (3 annate di fila), purtroppo non mi ricordo le annate, ma a cavallo della metà anni 90, quindi giovanissimi ma già perfetti. Fiano di Avellino Villa Diamante 2007 - primavera 2009 Amarone Corte Sant'Alda 2006 - primavera 2009, in cantina dalla produttrice, fresco di botte. Per Marinella Camerani e per me, il vino perfetto. Non un granché lo ammetto e tanto per fare ancora di più la figura della "peracottara" confesso di sposare in pieno la posizione Rizzari/Gentili. All'esperienza degustativa va aggiunta quella emozionale. Infatti ai vini sopra ne aggiungo almeno un'altra mezza dozzina di cui mi ricordo vagamente la denominazione e l'annata, ma per il momento vissuto erano proprio perfetti.
RispondiFabio Cagnetti
circa 13 anni fa - Linkio ho detto in faccia a un produttore che i suoi erano vini per bevitori di acqua minerale. Bonus: la mia ragazza dell'epoca era la commerciale del suddetto produttore.
RispondiGiuseppe
circa 13 anni fa - Linkè una nicchia anche quella... ahahhah :)
Rispondialessandro bocchetti
circa 13 anni fa - Linkanch'io in quanto a cose dette in faccia notoriamente me la cavo, anche qui sopra e non solo... ;-) ciao A
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 13 anni fa - Linkpersonalmente valuto apportando una piccola aggiunta al metodo AIS, aggiungendoci un altro step, al di sopra dei 95/100. Chiamtelo il "sei grappoli" se volete. Sono quei vini che quando li bevi non riesci nemmeno a dire "buono" perchè il primo pensiero che ti spunta in testa è "qui stiamo parlando di qualcosa che non c'entra niente con il resto dei suoi simili". Quest'anno ho provato qualcosa del genere con. -Messorio 07 -Rocche del falletto riserva 04 -Biondi Santi riserva 04 -Dettori Rosso 05 -Henri Giraud 96 G.Cru e.f.d.c. -Egly Ouriet B.d.N. G.Cru V.V. Les Crayeres -Vosne Romanèe "clos Gouilllotte" 06 (p. roch) -Quintessenche de Corton Charlemagne G.Cru 06 (V. Girardin) -Puligny-Montrachet Clos de la Muchere 06 (H. Boillot) -Morey Saint-Denis 1er Cru Les Monts Luisants 06 (Domaine Dujac) -Chambolle Musigny 1er Cru Les Grand Murs 06 (lachaux-Arnoux)
Rispondisomm
circa 13 anni fa - LinkSai il degourgement del BdN Egly-Ouriet VV?
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 13 anni fa - Link'08
RispondiAndrea Bagnaresi
circa 13 anni fa - LinkConcordo sul Fut de Chene 96 di Giraud, una grandissima bolla....
Rispondiandrea petrini
circa 13 anni fa - LinkSuckling ultimamente ne ha attribuiti due di 100/100...
RispondiBernardo Conticelli
circa 13 anni fa - LinkL'ultimo in ordine di tempo, bevuto a dicembre, è stato Champagne Larmandier-Bernier Grand Cru Vielle Vigne de Cramant 1995 un vino "piùcheperfetto". E pensare che le bollicine in genere non mi affascinano così tanto...però questa volta chapeau.
Rispondiag
circa 13 anni fa - LinkEhhhh un tempo Larmandier Bernier era un grande davvero
RispondiRuggero Romani
circa 13 anni fa - LinkBrunello di Montalcino il Greppo ris.1988 Biondi Santi;Connubio 2004 Vestini Campagnano,Barolo Granbussia ris.2001 Aldo Conterno
RispondiMotown
circa 13 anni fa - LinkIo i 100/100 li do a voi tutti di Intravino. In particolare la storia di Giacomino Lattante mi ha molto divertito. Ma sono fan del sito nella sua totalità. Perfect score.
Rispondiantonio tomacelli
circa 13 anni fa - LinkNon accettiamo commenti violenti né troppo sdolcinati come questo Sono costretto pertanto a bannarti, non prima di averti ringraziato, però ;-)
Rispondipatrizia
circa 13 anni fa - LinkAgosto 2010: Soave La Froscà di Sandro Gini: annata 1990, Da commuoversi per la reale perfezione. In quel bicchiere una grande Italia che cerca di fare e applicare la cultura del vino.
Rispondigian paolo
circa 13 anni fa - Linkvini perfetti non sò ma per me : -Tocai 1997 Ronco del Gelso ...bevuto vecchissimo e lui giovanissimo Bastardo :)!!! -"Oriu" 1999 Domaine de Torraccia -Corbieres 1998 Montagne d'Alaric Ch. LaBaronne -G. Veltliner 2000 honigvogel Hirtzeberger-spero di averlo scritto giusto -Amarone 93 Dal Forno -Cassiano e Mason Tenuta Manicor - bevuti ultimamente così anche i naturalisti sarrano a posto :)- questi sicuramente per me sono i vini che mi hanno colpito di più anche se il vino perfetto è sempre quello che verrà. ciao GP
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - LinkCome al solito tutti a sparare altissimo. Ma un grignolino (è solo un esempio) non puo' essere perfetto ?
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 13 anni fa - LinkGuarda Nic che non si spara altissimo "tanto per". Io, personalmente, non ho nulla contro il tuo mitico grignolino ma siccome per lavoro mi degusto almeno una cinquantina di vini a settimana (fra campionature, degustazioni e riassaggi dei miei prodotti) difficilmente pasteggio a vino e quando lo faccio investo in quella boccia tutti i soldini che non ho speso magari nell'arco di 2/3 settimane. A quel punto ESIGO di godere rotolando il mio naso e il mio palato fra complessità all'apparenza semplici, ampiezze dissimulate con nonchalance, persistenze da cardiopalma. Con tutto l'amore per il povero grignolino... ad oggi non ne ho trovato uno che possa permettersi queste vette gustative.
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - Link@ Francesco Non è che mi interessi difendere il grignolino, è che spesso mi sembra di essere ad un concorso di bellezza per cani dove si pretende di paragonare alani e chihuahua. Dopo una ventina d'anni di degustazioni (da semplice appassionato - aimè temo di non aver assaggiato la maggior parte dei tuoi campioni) oggi "bevo" (sottolineo bevo) vino predisponendomi ad apprezzare la "perfetta" peculiarità e personalità di ogni singola bottiglia indipendentemente dal suo pedigree. Forse sto solo regredendo nel mio percorso, ma la prendo molto più easy e me la godo di più. Filosofare sulla perfezione mi interessa, discutere dei criteri di attribuzione dei centesimi un po' meno.
RispondiMassimiliano Montes
circa 13 anni fa - LinkNon è filosofia. E' solo gusto pratico. Tu assaggia il miglior Grignolino e, contemporaneamente uno dei vini citati da Francesco o da Fabio: del primo dirai è buono; del secondo rimarrai a bocca aperta, ti chiederai come hai fatto a perderti tale delizia fino ad oggi, vorrai berti tutta la bottiglia, lo ricorderai per sempre. Dimentica il prezzo del vino, dimentica dove e chi lo fa. Sono solo due bicchieri uno accanto all'altro: uno è buono, l'altro è strepitosamente indimenticabile. Un saluto, Max
RispondiFabio Cagnetti
circa 13 anni fa - LinkIn relativo sì, in assoluto probabilmente no. Se vai sul circuito di Monza con una Cinquecento puoi fare il record del circuito per una Cinquecento, ma non il record assoluto. Ci sono molti vitigni e molti territori -la maggioranza, invero- per cui il paradigma di qualità assoluto si ferma diversi gradini al di sotto del massimo possibile a cui possa arrivare un vino, uno qualsiasi. Non credo di avere ancora trovato il mio paradigma per il Grignolino, ma per esempio considero Bricco della Bigotta 1989 (93/100) la massima espressione della Barbera, Osso San Grato 2004 (95/100) la massima espressione del Gattinara, Taurasi Riserva Montemarano 1968 Mastroberardino (98/100) la massima espressione dell'Aglianico... e così discorrendo.
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - LinkNon è una gara di potenza nè di velocità. Giusto per stare al tuo esempio : il bricco della bigotta 89 credo di averlo bevuto nel lontano 94 (dico credo perchè forse era l'87). Cmq mi sembrò il vino più buono che avessi mai bevuto in assoluto (non solo tra le barbere), ma quel vino non c'è più e io sono un altro oggi. Insomma fu una bevuta irripetibile, ma il valore è assolutamente relativo e soggettivo. Perchè se non è così allora si avvicina il giorno in cui arriverà il robot assaggiatore, che non può sbagliare, e che manderà in pensione tutti voi degustatori professionisti :-)
RispondiEugenio
circa 13 anni fa - LinkBreve elenco sentimental-scientifico (vabbè...) delle bottiglie che sono parse imperfettibili in un determinato momento della mia vita e della loro vita: -Cotes-du-Rhone La Mémé 2004 (Gramenon): bevuta per la prima volta nel 2006 fu un abbaglio di perfezione metafisica, frutto e rotondità al top (e anche bevuta di recente è strepitosa): -Rosso Del Conte 1993 (Tasca D'Almerita): bevuto nel 1997 o 1998 mi fece capire cosa significa una dimensione pazzesca unita ad una grande beva (questa, di recente, accusa qualche cedimento): -Montepulciano d'Abruzzo 1990 (Valentini): bevuto all'uscita, primo Valentini della mia vita, fu come in un videogioco passare al "next level"; -Oslavje 2004 (Radikon): l'ingresso nella galassia "orange wine", una terza via che è lì lì per diventare prima; -Granato 1991 (Foradori): nel 1994/1995 schienava qualsiasi cosa gli si mettesse accanto, il Rodano in Trentino. -Perdacoddura 2005 (Pane Vino): era l'anno 2007: ma chi cacchio è 'sto sardo barbuto che fa un vino di 15,5° che va giù come l'acqua, ti fa finire i descrittori sensoriali e rimanere senza parole? -Barolo Cannubi Boschis 1990 (Sandrone): bevuto all'uscita, la classicità rivista, rotondità da Borgogna, carattere langarolo (fu anche vino-frutto di Maroni ma questo è stato secoli fa).
Rispondigian paolo
circa 13 anni fa - Linkil Rosso del Conte ....grande Eugenio ,me ne ero dimenticato !!!e anche il Granato dei metà anni 90,e restando in trentino il San Leonardo 1990 -mi sembra -eleganza suprema.gp
RispondiFabio Cagnetti
circa 13 anni fa - LinkGranato 1991 è TUTTORA bottiglia straordinaria, un picco di eleganza e compostezza che auguro caldamente a Elisabetta Foradori di riuscire a toccare di nuovo.
RispondiEugenio
circa 13 anni fa - LinkTuttora grandissimo è troppo. Ma, volendo relativizzare, tiene molto dignitosamente i suoi anni. Per chi la ricorda in gioventù, in esplosione di frutto e surplace da grandissimo, il paragone è (naturalmente) a perdere. Da vino tuttotondo come solo in Rodano facevano (all'epoca), ora ha perso dimensione, si è liberato lo scheletro acido, la terziarizzazione avanza. Ma, sempre relativamente ad un vino che ha 20 anni, il quadro complessivo tiene, il contatto con l'aria non lo sfalda troppo e a volte pare di riconoscere qualche tratto di quello che fu. Vino ancora piacevole, forse il più grande Granato di sempre: ma buono com'era allora, non credo sia possibile in natura.
RispondiALAN
circa 13 anni fa - LinkVALPOLICELLA 1997 DAL FORNO bevuto qualche anno fa. LA BADIA 2001 TENUTA LA VIOLA bevuto l'anno scorso BARBARESCO 2004 CASTELLO DI VERDUNO bevuto l'anno scorso MALAGò VDT DI VALLANIA è sempre mediamente meraviglioso
Rispondigionni1979
circa 13 anni fa - LinkBarbaresco Sorì Tildìn 1987 Gaja bevuto a metà settembre 2009. Sarà stata l'occasione, ma mi è sembrato molto vicino alla perfezione....
Rispondisomm
circa 13 anni fa - LinkE' un'annata sfigata
Rispondigionni1979
circa 13 anni fa - LinkPuò essere, ma il vino che ho bevuto non era per niente sfigato, anzi!!!! Tutto è relativo....
Rispondisomm
circa 13 anni fa - LinkE' vero TUTTO è relativo. Noi compresi ......
RispondiVinogodi
circa 13 anni fa - Link... tenuto conto che ho avuto la fortuna , perchè di fortuna si tratta , di avere bevuto se non tutto tutto tutto, almeno quasi tutto e tante volte in oltre trent'anni di passione smisurata e due generazioni di enologi ed enogastronomi a supportarmi , escludendo le un pò scontate bocce di Bordeaux (non più di 3500-4000 assaggi di premier dai primi del novecento ad oggi) e lo scibile di Borgogna banalotta dei DRC , Leroy , Rousseau ormai noiosamente presenti ad ogni bicchierata settimanale da decenni , direi nell'ultimo anno: - Cuvée Spéciale 1998 Bonneau - Cuvée Cathelin 1995 Chave - Chambertin 1999 Bernard Dugat Py - Musigny 2002 Roumier - Monfortino 1943 - Monfortino 1958 - Monfortino 1961 - Monfortino 1964 - Riserva Biondi Santi 1955 - Montrachet 2002 Domain Leflaive - Montrachet 1999 Ramonet - Corton Charlemagne Coche Dury 1999 - Kurni Vecchie Vigne 2004 - Pingus 1997 - Hommages 1995 Beaucastel - La Turque Guigal 1998 - Quintessences de Grains Nobles Cuvée D'Or Clos de Capucins Wheinbach Faller 2000 - TBA Riesling 1995 Egon Muller - Obherauser Riesling Eiswein 1998 Donhoff - Vega Sicilia Unico 1949 Seguono 400-500 vini banali ma potenzialmente in classifica proprio dei succitati ( Bordeaux o soliti di Borgogna/Ribera/Priorat/Loira/Jura/Langhe/Toscana)
RispondiGerolamo Flezzi Strazzacapa II
circa 13 anni fa - LinkQui di banale c'è solo questa ridicola ostentazione e gonfiamento di petto. 'Le scontate bocce di Bordeaux', 'La Borgogna banalotta' e tutto il resto vogliono dire IO SO' IL PIU' FICO DI TUTTI, CASOMAI NON L'AVESTE CAPITO. Abbiamo capito, abbiamo capito: accidenti quanto sei fico!!
RispondiVinogodi
circa 13 anni fa - Link... un pò di ironia e gusto del paradox no , vero? ..
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linkmanigoldi buongiorno. scusate il ritardo ma ero in missione, e lo sono tutt'ora, per conto di Dio. vedo che sbevazzate come camionisti. e tutta roba buona. tra i citati ne avrò tastati si e no 5. per me di 100/100, secondo la mia scala di valori ovviamente, ce n'è uno solo. che tra l'altro manco mi ricordo di chi fosse. ma era uno chardonnay. in bottiglia blu! dopo averla bevuta con la mia attuale donna (era la prima volta che uscivamo), lei, dopo, mezza brilla, me l'ha data ripetutamente. qualcuno di voi espertoni si ricoda il nome di uno chardonnay in bottiglia blu? non dovrebbero esisterne tanti in giro
RispondiMassimiliano Montes
circa 13 anni fa - LinkSilvio...
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - LinkKen, ti consiglierei di non sbatterti troppo a cercare lo chardonnay blu Quella bottiglia non esiste più perchè ve la siete scolati quella sera. Qualsiasi tentativo di emulazione o ripetizione credo che ti deluderebbe ;-)
Rispondibisonte
circa 13 anni fa - Linkse e' servito a fartela dare ripetutamente allora e' da 100/100 anche il tavernello
RispondiArmando Treccaffé
circa 13 anni fa - LinkKen gandioso....stavo cominciando a preoccuparmi li hai disintegrati sti' sboroni da magnum di Lambrusco cmq lamia lista è: Scroton (sic) - Charlemagne del 1.139 (c'era un po' di deposito ma per il resto era perfetto...l'ho bevuto nel cranio di Teodolinda... Chateau di Versailles del 1789: era completamente solido e nero, poi agitandolo ripetutamente e venuto fuori un vino frizzante tumultuoso oserei dire rivoluzionario con note ematiche e ferrose e sentori di ghigliottina Vino del contadino vicino casa dell'anno scorso: sa di latte e di pane e quando apri la bottiglia un lievito indigeno con l'anello al naso e la sveglia al collo ti molla subito un sberla... Saludos,
RispondiArmando Castagno
circa 13 anni fa - LinkIl più grande vino del mondo è il Lazzario Rosso, appartenente alla denominazione d'origine "Jerusalem Valley". Appena stappato sembra finito, morto, ossidato, maderizzato, andato. In capo a tre giorni diventa un novello.
RispondiRizzo Fabiari
circa 13 anni fa - LinkVino per conoscitori (il disciplinare prevede un'aggiunta legale dell'85% di vini di vendemmie più giovani, da effettuarsi però dopo la stappatura delle bottiglie: un incaricato del Consorzio di Tutela "Jerusalem Valley" interviene appena viene aperto ogni singolo flacone; ecco perché le bottiglie costano in media 9.000 euro l'una)
RispondiArmando Castagno
circa 13 anni fa - LinkEsatto, grazie della preziosa glossa.
RispondiArmando Treccaffé
circa 13 anni fa - Linkma per fargli riprendere i sensi al sto vino che devi dire.. Lazzario alzati e cammina? Prechè questa l'ho già sentita....
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkNon solo, si moltiplicano miracolosamente, basta avere fede.
Rispondigian paolo
circa 13 anni fa - Linkuhm mi ricordo questo vino l'ho bevuto alle nozze di "Cana" .....ora basta che rischio di essere bllasfemo. buon giorno a tutti.gp P.S. ken ora esco e vado a potare ...
RispondiArmando Treccaffé
circa 13 anni fa - LinkMsssi'...che buono che era il Lazzario.. con quei sentori di humus in decomposizione....
Rispondiantonio tomacelli
circa 13 anni fa - LinkArmando, ti sei abbonato a Porthos?
RispondiArmando Treccaffé
circa 13 anni fa - LinkIn effetti, il mio santo protettore è San Giorgi
Rispondifabrizio pagliardi
circa 13 anni fa - LinkPerdonami Armando ma il Lazario rosso di Betania diventa un novello a quattro giorni dall'apertura. Forse ti confondi con lo Jesus Rosso di Nazareth che invece è divino dopo il terzo giorno. P.S. Pare che l'Enologo sia lo stesso. Ed è un Diodinamico.
RispondiArmando Treccaffé
circa 13 anni fa - Linkin effetti con il Jesus si beve divinamente....grande ricchezza aromatica: noté boisé innanzitutto(legno grande naturalmente) e poi sentori ferrosi (di chiodo per l'esattezza) una sfumatura acetata ed poi sentori ematici a volontà...un vino difficile in goni caso, croce e delizia del sommelier oserei dire...
RispondiDaniele Sala
circa 13 anni fa - LinkAlto Adige DOC Gewürztraminer "Nussbaumer" 2008 TRAMIN Oltrepò Pavese DOC Pinot Nero "Maderu" 2003 STEFANO MILANESI Aglianico del Vulture DOC "Il SIgillo" 2005 CANTINE DEL NOTAIO Sagrantino di Montefalco DOC "Colle Grimaldesco" 2004 TABARRINI Igt Umbria Rosso "Villa Fidelia" 2005 SPORTOLETTI
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