Tipi strani: Monsieur Touton e il vino femminista

di Antonio Tomacelli

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Ma senti un po’ questo: “Amo la recessione, sto lavorando molto bene”. Uno che parla così, un pò ti spiazza, vero? Il suo nome è Guillame Touton ed è fondatore e proprietario della Monsieur Touton Selection. È il solito che compra bottiglie di vino anonime in Francia e Italia e le rivende in America con le sue etichette, e che etichette! Touton ha l’ossessione del famolo strano ma, nonostante le ottime vendite, Robert Parker e le Guide non se lo filano proprio, zero tituli. “Ma come” ripete Touton “etichette così belle non meritano una citazione?”. Pare che il problema sia dentro la bottiglia e non fuori. Qualche critico lo ha pure detto ma lui niente, ostinato, continua a preoccuparsi soltanto del look. Ora ne ha combinata un’altra delle sue e s’è inventato le etichette femministe. Guardate le immagini: aria retrò, qualche parolina giusta nel posto sbagliato e dentro del vino toscano. A me la frase “inadatta alle faccende domestiche” sembra una provocazione bella e buona ma, metti caso abbia ragione lui? Uno che “ama la recessione” io lo terrei d’occhio…

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

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