Per fortuna Luigi Veronelli non vedrà mai “I nuovi Veronelli d’Italia” pubblicati su Panorama

di Alessandro Morichetti

Il prezioso lettore ci perdonerà se peschiamo informazioni senza preoccuparci pedissequamente di trovare il nome dell’autore, e forse è meglio così. Ma quando si dice che un’immagine valga più di mille parole probabilmente ci si riferisce a cose del genere.

Titolo: I nuovi Veronelli d’Italia (qualsiasi cosa questo voglia dire). Ora, fatti salvi un paio dei nomi citati diciamo serenamente che se il vero Veronelli avesse visto una roba del genere sarebbe tornato dall’aldilà per mollare due schiaffi a qualcuno.

Fatte quindi le debite premesse, se avete chiaro chi sia il vostro Veronelli d’Italia contemporaneo, ditelo serenamente. Pescando su Panorama (questi i nomi: Davide Oltolini, Luca Gardini, Andrea Grignaffini, Pierluigi Gorgoni, Paolo Massobrio, Luciano Ferraro) e possibilmente altrove. Partendo dal presupposto, ovvio, che un altro Luigi Veronelli non esiste.

[Credits: Panorama.it]

avatar

Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

38 Commenti

avatar

Armando Castagno

circa 9 anni fa - Link

So solo che Giampiero Pulcini a Veronelli sarebbe piaciuto tantissimo.

Rispondi
avatar

EB

circa 9 anni fa - Link

quoto Pulcini senza ombra di dubbio

Rispondi
avatar

antonio

circa 9 anni fa - Link

Lo so che l'anno è iniziato da poco, ma al momento questa notizia stravince il premio "Superbufala 2015" alla grande! Anzi dubito che riescano a spararne una più grossa. Il povero Veronelli si starà facendo delle grassissime risate rotolandosi in un barile di Barbera.

Rispondi
avatar

Paolo

circa 9 anni fa - Link

Osservo: "nel 2007 vince il premio come miglior giornalista enogastronomico emergente". A 45 anni. A 45 anni "emergente"????

Rispondi
avatar

Federico G.

circa 9 anni fa - Link

Senza nulla togliere ad alcuni professionisti di questa immagine, per me, quello più vicino è qua tra i vostri commenti...

Rispondi
avatar

bruno

circa 9 anni fa - Link

Concordo pienamente con Federico.

Rispondi
avatar

AG

circa 9 anni fa - Link

Ma chi? quello? di vino non ne sa niente e poi, neanche sa parlare..... scrivere poi... Maestro mi perdoni la battuta ma la tentazione è stata troppa...;-)

Rispondi
avatar

bruno

circa 9 anni fa - Link

Concordo pienamente con Federico G.

Rispondi
avatar

vania

circa 9 anni fa - Link

Concordo anche io.

Rispondi
avatar

Gianluca Zucco

circa 9 anni fa - Link

Concordo

Rispondi
avatar

Giampiero Pulcini

circa 9 anni fa - Link

Di getto. Armando Castagno, Francesco Falcone, Paolo De Cristofaro, Samuel Cogliati, Rossano Ferrazzano, Mauro Erro, Giampaolo Gravina.

Rispondi
avatar

Gianni Ruggiero

circa 9 anni fa - Link

Uno sforzo in più...e ci suggeriscano anche la nuova Ave Ninchi d'Italia...beh Federico ci sono delle belle similitudini, ed il fatto che abbia promosso uno dei miei vitigni preferiti lo avvicina molto alle sensibilità di Veronelli.

Rispondi
avatar

AG

circa 9 anni fa - Link

Pòri annoi, avrebbe detto la mi' nonna.... Ne manca uno, fulgidissimo, tra quelli: Davide Paolini.

Rispondi
avatar

Gabriele Rosso

circa 9 anni fa - Link

Di Veronelli ce n'è uno solo. Come di Morichetti, fortunatamente :-) Se però dovessi citare uno che sa camminare le vigne alla veronelliana... bè, quello è il Masna.

Rispondi
avatar

Luca Miraglia

circa 9 anni fa - Link

Concordo appieno sul Masna: "Enogea" è quanto di più approfondito si possa reperire in Italia su vini, vitigni ed annate, ed è assolutamente "sponsor free". Inoltre, il suo lavoro sulle zone vitivinicole è estremamente ben fatto e rappresenta un unicum mai nemmeno tentato, in Italia, da altri.

Rispondi
avatar

gp

circa 9 anni fa - Link

Vero. Peraltro, "Enogea" è migliorata da quando Masnaghetti ha abbandonato il modello della one-man-band, aprendo a collaborazioni qualificate che gli permettono di esplorare zone e denominazioni oltre a quelle che lui segue da anni. D'altra parte anche Veronelli sapeva fare rete e incoraggiare talenti.

Rispondi
avatar

Giampiero Pulcini

circa 9 anni fa - Link

Dimenticavo. Emanuele Giannone, strabravo.

Rispondi
avatar

Grillo Parlante

circa 9 anni fa - Link

Il Masna è l'opposto di Veronelli!

Rispondi
avatar

ziliovino

circa 9 anni fa - Link

E chi cappero sono questi? Andiamo bene... Adesso però fuori il nome del giornalista, cosicché possa essere deriso sulla pubblica piazza...

Rispondi
avatar

Rosa

circa 9 anni fa - Link

è se il nuovo fosse una nuova? (leggi, una donna)

Rispondi
avatar

Salvo

circa 9 anni fa - Link

L'unico che può tentare di superare il maestro è solo il suo allievo Masna

Rispondi
avatar

Mauro

circa 9 anni fa - Link

io dico Sandro Sangiorgi e il suo splendido Porthos (oltre a sottoscrivere la stima incondizionata per Masnaghetti ed Enogea, che però sono davvero quasi diametralmente opposti alla "filosofia" veronelliana)

Rispondi
avatar

Mauro

circa 9 anni fa - Link

P.S.: provo grande stima anche per il dottissimo e "difficoltoso" Pietro Stara, con il suo colto e arduo blog "vinoestoria", ed il suo eccezionale libro "Il discorso del vino". Un passo oltre il solito parlare di vino, un salto a pié pari del mondo del vino all'interno della Cultura con la "C" maiuscola. Un'approccio veramente alternativo e sorprendente. Grande.

Rispondi
avatar

Nelle Nuvole

circa 9 anni fa - Link

La prosa di Luigi Veronelli non è ripetibile, infatti fortunatamente non ci prova nessuno. I migliori comunicatori, forse è esagerato definirli scrittori, hanno ognuno il proprio stile. La qualità si vede da questo, dalla capacità di esprimersi e catturare il lettore ognuno a modo proprio. Diffidare delle imitazioni, molto meglio l'originalità.

Rispondi
avatar

Francesco Garzon

circa 9 anni fa - Link

ooohhh.... speravo in un paio di interventi che si sono materializzati appena sopra. Non mi sembra che si il caso di aggiungere nulla sull'intervento di "alterata" fattura. Inoltre mi appassionano tantissimo gli articoli di Vinoestoria che mi sono stati indicati, tempo fa sulle pagine di questo blog, da Fiorenzo Sartore. Comunque sia, bene intese le premesse del post, propongo Sandro Sangiorgi. (anche se so che farà tremare i polsi a qualcuno, anzi magari a più d'uno/a)

Rispondi
avatar

carolain cats

circa 9 anni fa - Link

ma perchè bisogna sempre cercare un "successore"? perchè non ci si accontenta del primo e unico? cheppalle... io sono io e vorrei che dopo di me ci fosse il nulla equiparato a me, nel bene e nel male. vo a potar.

Rispondi
avatar

Paolo

circa 9 anni fa - Link

Osservazione illuminante, gentile Carolain. Pensandoci un attimo, mi sovviene che questa è abitudine mutuata dal mondo dello spettacolo dallo sciòbiz: la nuova Merilin, il nuovo Gassman, i nuovi Bitols. Per scoprire appunto che hanno successo le attrici superpheeghe che non si atteggiano a Merilin, che gli attori di fama ben si guardano dal percorrere la carriera di Gassman, e che puoi innovare il pop senza portare la frangetta come i quattro di Liverpool. Ma il mondo del giornalismo è forse ancora impressionato dalle luci della ribalta, e quindi si domanda affannosamente chi sia "l'erede di", per puntare i fari e farne una superstar. Senza rendersi che durrerà fino a quando non si stacca l'interruttore, e le luci della ribalta si spengono.

Rispondi
avatar

Caronte

circa 9 anni fa - Link

Concordo, intervento illuminante. PS approfitto, dato che si parla di antispam: idem per le mail inviate a dillo@intravino.com => sono regolarmente respinte come spam! Grazie. Forse siamo fuori pericolo :-) [a]

Rispondi
avatar

Mauro

circa 9 anni fa - Link

Il mio commento è in "attesa di moderazione" da un giorno. Cos'è, una parolaccia offensiva per il buon costume del vino italico citare Sandro Sangiorgi? Nessun problema se non quello col filtro anti-spam. [a]

Rispondi
avatar

Mauro

circa 9 anni fa - Link

Sarà, ma il mio commento del 22 gennaio 2015 alle 22:49, è ancora in attesa di moderazione dopo 2 giorni. La prossima volta bestemmio e insulto qualcuno, così almeno il vostro filtro anti-spam avrà qualche motivo di censurare.

Rispondi
avatar

Alessandro Morichetti

circa 9 anni fa - Link

Mauro, o capisci che abbiamo problemi tecnici in corso, o lo capisci. Tertium non datur :-).

Rispondi
avatar

rampavia

circa 9 anni fa - Link

Se vogliamo prendere seriamente la cosa ed estrarre dal mazzo due carte (come sembra suggerire Alessandro) azzarderei Luciano Ferraro e Luca Gardini. Veronelli, siamo tutti d'accordo, è unico e Bere Giusto (posseggo una copia del 1980, ristampa dell'edizione del 1971) è, penso, la sua più bella opera per quanto concerne l'abbinamento cibo-vino. Il limite è che, naturalmente, il 70% dei vini citati non esistono più e gli altri sono cambiati. Ferraro e Gardini hanno recentemente pubblicato per il Corriere una guida a 200 produttori d'eccellenza. Ovviamente la scelta fatta dai due è opinabile ma quello che scrivono attorno a questi produttori è spesso interessante. La parte più originale trovo che sia quella dedicata proprio all'abbinamento, dove sulle trace del Maestro, effettuano un tentativo di modernizzare di questa tecnica che mi pare meritevole di attenzione.

Rispondi
avatar

Giampiero Pulcini

circa 9 anni fa - Link

Il 'dimenticavo' del mio intervento sopra si riallaccia a uno precedente non inserito, probabilmente a causa della censura di Morichetti che non si è visto citato. :-) Di getto, facevo i nomi di Armando Castagno, Francesco Falcone, Fabio Rizzari, Paolo De Cristofaro, Mauro Erro, Samuel Cogliati e Rossano Ferrazzano. Professionisti che leggo con avidità, quando riesco. Quanto a me (che di lavoro faccio altro), ringrazio arrossendo il prode Aramis, ma preciserei che la mia figura sta a Veronelli come quella di Tomas Milian sta a Mastroianni. Più o meno. Commento trovato e sbloccato. Da giorni abbiamo il sofware antispam che ci sta facendo impazzire. Lavori in corso, ma nel frattempo appunto c'è qualche impazzimento. Sorry. [F.]

Rispondi
avatar

Francesco Garzon

circa 9 anni fa - Link

Al di la di un mio commento bloccato in moderazione ... pazienza... Provo profonda stima per i nomi citati da Pulcini che purtroppo conosco solo marginalmente per qualche servizio sul sito di Phortos. Comunque ripropongo Sangiorgi.

Rispondi
avatar

Giovanni

circa 9 anni fa - Link

sono incerto se considerare una clamorosa barzelletta o una bestemmia con amplificatore in chiesa considerare tale Gardini Luca nuovo Veronelli d'Italia. Speriamo che Gino non lo venga a sapere. Fuori i mercanti dal tempio!

Rispondi
avatar

Eretico Enoico

circa 9 anni fa - Link

Sangiorgi... Strano che sia stato citato distrattamente perché è di gran lunga tra i migliori

Rispondi
avatar

Emanuele

circa 9 anni fa - Link

Lichtenberg: "Ich mag immer den Mann mehr lieben, der so schreibt, wie es Mode werden kann, als den, der schreibt, wie es Mode ist"; dove "moda" è da intendersi nella sua semplice accezione statistica di modalità che si manifesta con la massima frequenza. In fatto di vino vi sono molta più buona letteratura e ottima divulgazione di quanto si creda. Vi è anche molta belletristica enoica di più facile impatto mediatico. Ad esempio, quella che si ostina a cercare epigoni. Con esiti spesso comici. Ciò detto, io voto Pietro Stara. PS - Giampiero, ti voglio bene ma hai parcheggiato una 850 in una fila di Bugatti :-)

Rispondi
avatar

Officina Eoica

circa 9 anni fa - Link

I nuovi Veronelli: pierluigi gorgoni ah! ah! ah! ah! davide oltolini ah! ah! ah! ah! andrea grignaffini ah! ah! ah! ah! luca gardini ah! ah! ah! ah! luciano ferrero ah! ah! ah! ah! paolo massobrio ah! ah! ah! ah!

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.