Dell’eterno inventare, dell’eterno fallire: la lasagna di pancarrè

di Orrori da Mangiare

Amici dell’antimateria, ben ritrovati nell’angolo della cucina bizzarra. Oggi scendiamo le scale come Wanda Osiris, e in mano portiamo un elegante vassoio con del cibo moribondo che vi fa l’occhietto. Si tratta di pancarrè, deliziosi lettori che non siete altro. Pancarrè in tutta la sua poliedrica versatilità.

Guardatelo in questa foto, è lì, placido anche se maltrattato, prova a fare il suo dovere, ma sembra dirci: “Sono solo pancarrè…” Che ne dite di realizzare una succulenta lasagna di pancarrè e farla passare per un piatto decente? Non sembra anche a voi un’idea sbarazzina con la quale coccolare il vorace palato dei nostri ospiti? Vi bastano solo delle fette del suddetto, un po’ di passata di pomodoro, dei capperi e mozzarella.

Procedimento (ma ce n’è davvero bisogno?): il foodblogger che ci ha regalato questa ricetta non perde tempo a dare quantità e modalità di preparazione, infatti ci dice solo che dopo aver fatto cuocere la passata con i capperi (come? Con quali altri ingredienti? Per quanto tempo? E le proporzioni?), adagiare le fette di pancarrè in una pirofila bagnandole con dell’acqua (si, acqua, avete capito bene), aggiungere uno strato di sugo ai capperi, uno strato di mozzarella, chiudere con altro pane e poi ricominciare con gli strati, fino a quando la vostra coscienza non vi costringerà a fermarvi. Facile, vero?

Siamo convinti che è davvero una bella ricetta da pubblicare in un blog di cucina, che invidia! E adesso, via con le domande random, e questo piatto ne ispira molte. Il pancarrè esiste davvero o è solo una proiezione del nostro inconscio disturbato? Perché i foodblogger hanno smesso all’improvviso di darci informazioni dettagliate per preparare anche noi le loro ricette? Perché e soprattutto chi ha inventato le lasagne di pancarrè? Esiste il rimorso post-post? Oltre alle lasagne di pancarrè, esiste qualcosa di simile, come ad esempio la frittata d’aria?

E infine: sarà vero che i food blogger sono attirati dalla luce delle lampadine perché credono si tratti della Peronaci?

L’abbinamento di Intravino: su questo capolavoro culinario l’ideale sarebbe una bollicina, qualcosa di frizzante e fruttato, fresco e dai toni leggermente agrumati e, visto che comunque vi beccherete un mal di testa postprandiale, Intravino propone una Tachipirina del 2011. Un’annata fantastica per il paracetamolo.

[Credits: Orrori da Mangiare – il peggio dei foodblog italiani]

3 Commenti

avatar

carolain cats

circa 10 anni fa - Link

dai [bip] .... col pancarrè? non si può... non si può!!!

Rispondi
avatar

Pietro

circa 10 anni fa - Link

Ma che orrore e novità, questo è il buon vecchio "crostino" che tuttora la pizzeria di fronte a casa mia fa su ordinazione :)

Rispondi
avatar

carolain cats

circa 10 anni fa - Link

si vabbeh anche io li ho fatti i crostini in osteria quando lavoravo li, ma non sfatti e unti come questo... non si può!!

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.