Com’è la vendemmia 2015? Maso-feticista, con immagini (anche per colpa di Andrea Scanzi)
di Cristiana LauroDopo le sparate estive su scarpe, tacchi e piedi filosofali da parte di Andrea Scanzi, il maso-feticismo militante ha contagiato anche l’uva da vino che chiede, a gran voce e nel sacrosanto rispetto della sostenibilità ambientale, di essere vendemmiata a cazzotti (raccolta manuale) e pressata coi tacchi a spillo (pigiatura coi piedi), ultimo trend e condivisibile richiamo al passato.
Per evitare noiosissime omologazioni nel bicchiere, le nuove tecniche sado-feticiste, dalla raccolta alla pigiatura, sono varie, assai diverse fra loro e stanno già dando risultati incoraggianti.
Ecco le più gettonate:
1. Tronchetto fetish di Giuseppe Zanotti per sottomettere i cabernet sauvignon più robusti. Usatissimo a Bolgheri.
2. Hogan. L’utilizzo per la vinificazione di massa ha visto la scarpa Hogan protagonista indiscussa. Calzatura fighetta come i vini paraculi che produrrà: svariati merlot meridionali ma anche qualche pecorino informe.
3. Sandalo con serpente ascendente di René Caovilla, per dominare le schiave altoatesine più riottose.
4. Clark suola liscia. Per non rovinare le uve aromatiche, compreso lo zibibbo che troverete su qualche strada provinciale siciliana. Scarpa preferita da diverse donne del vino. Attenzione pigiatrici toste, quella suola è infida: occhio al nasino!
5. Zoccolo da paramedico. Per uno scrupolo di pulizia è stato preferito da più di una cantina Vip, dall’Umbria alla Puglia.
6. Tacco 12 Louboutin. Per frotte di stagiste dal Lycée viticole di Cap d’Antibes sbarcate da elicotteri fucsia, direttamente sulle dolci colline della Franciacorta.
7. Stivale Camperos. Ha impazzato in Maremma (maiala, mó ce vò!) contribuendo a contenere la ruvida irruenza ribelle del Morellino 2015, ma pare sia stata sperimentata anche nel Vulture da un paio di cantine all’avanguardia.
8. Infradito Havajanas per pressature soffici sulla spiaggia. Perfette per ottimi bianchi siciliani.
9. Sneakers Converse. Hanno spopolato tra i pigiatori alternativi. Attenti al look! Se cercate bene dietro a qualche anfora ne troverete di certo un paio dismesso.
10. A piedi nudi, puliti, senza smalto e cantando. Sarebbe la cosa migliore, come facevano gli antichi, ma le mode rischiano di offuscare questa bellissima pratica ancestrale. Anche per colpa di Andrea Scanzi.
9 Commenti
sara
circa 9 anni fa - LinkHo riso di gusto. Articolo superlativo.
RispondiAndrea
circa 9 anni fa - Linkahah Clamoroso articolo bravissima
Rispondicarolaincats
circa 9 anni fa - Linklauro hai messo delle scarpe che mi fan pensare... qualche paio mi piace anche... beh insomma sapesse scanzi che rottura di palle è pigiare coi piedi, oltre alla fatica fisica.... io lo facevo da piccola per gioco, adesso uso la pigiatrice. la vendemmia è a mano, non hanno ancora inventato una trebbia per la bellussera. ps: oggi che ho pensieri non propriamente felici mi hai fatta ridere, grazie!!
RispondiGiancarlob
circa 9 anni fa - Link50 anni fa, o giù di li, mia nonna aveva una vigna accanto a casa e l'uva vendemmiata veniva pigiata a piedi nudi; io, bambino, mi infilavo nel tino e davo il mio piccolo contributo. Sono un antico ?
Rispondicarolaincats
circa 9 anni fa - Linknon credo sennò io che non ne ho ancora 40 mi sparo se son antica ;-)
RispondiThomas Pennazzi
circa 9 anni fa - LinkL'articolo più divertente ed ironico della stagione, antidoto a tutti i talebani (Scanzi compreso, quando ci si mette...) ! Complimenti all'autrice !
RispondiJosè Pellegrini
circa 9 anni fa - LinkFinalmente una ventata di sana ironia con un po' di nostalgia per quelle "antiche" pigiate tutt'altro che facili e che fatica . E poi non dovevi avere paura dei ragni...Complimenti e grazie, Cristiana
Rispondisergio
circa 9 anni fa - LinkPerché non prendere in considerazione la scrittura di un racconto o romanzo? Sei Brava.Mi sono divertito a leggere l'articolo. Sei Bella Sei B... :-)
RispondiAndrea Pagliantini
circa 9 anni fa - LinkE scarpe a punta per schiacciare gli acini negli angoli.
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