Il Sylvaner elettrico di Peter Wachter
di Stefano CaffarriCon le frappe bagnate nelle gelide acque dell’Isarco, orografia di destra, l’Azienda Agricola di Peter Wachter difficilmente conosce la condizione orizzontale: dalla vetrata della novissima (e bellissima) sala di degustazione di Taschlerhof si vedono i vigneti: ordinati, curatissimi e inclinati a 45°, l’aspetto tipico di un roseto. Si sale presto in quota, dove maturano in perfetta esposizione a mezzogiorno le uve Sylvaner. Taschlerhof ne produce due versioni: il “Lahner”, da vecchie viti in altitudine, raccolte anche in maturazione avanzata e il Sylvaner classico. Il millesimo 2007 esce con 14,5° di targa: un contenuto alcoolico importante, ben accompagnato da un corredo aromatico ricco senza essere caramelloso. Limpidissimo, si tende sul vetro con bel nervo, esalando fruttosità decise e composte: la pesca a pasta bianca si fa strada nel solco vegetale in cui è facile cercare analogie sfumate. L’assaggio è fulminante: una presa elettrica in rapida progressione per un sorso assai verde. Il passo è vigoroso, la chiusura ferma e sapida, insistente. Versatile, accompagna felicemente un pomeriggio assolato e una fetta di speck atesino, ma anche il più quotidiano spaghetto al pomodoro. Il cuore direbbe mille centesimi, il residuo equilibrio consiglia di arrestarsi a 87. Sette euri in cantina.
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