Anteprime toscane | Nobile di Montepulciano Riserva, tutti gli assaggi

di Andrea Gori

L’annata 2008, che sembrava portare con sé l’aspettativa di buoni prodotti, si è rivelata foriera di risultati alquanto altalenanti. A fare il paio con l’andamento irregolare del millesimo è spesso lo stile produttivo, che – in alcuni casi – ci è parso ancora teso alla ricerca dell’estrazione e della struttura a tutti i costi; solo in rare occasioni – infatti – si riesce a parlare di resa classica o austerità, fra i prodotti degustati.
A prescindere dalle considerazioni assolute, annotiamo come una piccola schiera di interpreti tradizionalisti (Godiolo, Contucci, Boscarelli, le Bèrne) e  un manipoli di modernisti (Poggio alla Sala, Icario, Salcheto) si dividano equamente la torta dei punteggi più sostanziosi. Insomma, neanche il più convinto dei cerchiobottisti avrebbe auspicato un andamento così democratico.
Stimolanti le prove di Montemercurio (che si conferma a livelli altissimi), Le Bertille e, per altri motivi, Cavalierino che – almeno nella Riserva – sfoggia finalmente una buona personalità oltre che la dicitura “Organic” in etichetta.

Vino Nobile di Montepulciano 2008 e Selezione
Fattoria di Palazzo Vecchio, Maestro: Pepe nero e confetto, mandorla e oliva. La fase gustativa appare più distesa di quella olfattiva che risulta invece un pelo contratta. Un vino di bella struttura segnato da un tannino non perfettamente maturo. 80
Le Bertille: Fine, elegante. Un assaggio emozionante, profondo, nel quale si alternano note di malva, melissa e ciliegia. 89
Casa Vinicola Triacca Poderuccio: Naso maturo e speziato, connotato da note eteree. Bocca “regolare”, marcata da un tannino di buona stoffa. Finale non particolarmente persistente. 83
Contucci, Mulinvecchio: Al naso è denso e profondo con riconoscimenti di frutti di bosco, roccia e sale. Bocca polposa, ancora in evoluzione, alleggerita dal finale croccante. 89+
Tenimenti Angelini, La villa: Impianto olfattivo  accattivante, al limite del sornione, e preciso. Gli intensi riconoscimenti fruttati (ribes nero, cassis e  mirtillo) sono fusi a sensazioni imputabili ai legni di affinamento. Bocca morbida e tostata. Notevole  e non solo nel suo genere. 90

Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2008
Canneto: Vino dall’allure classica e compassata. Naso ancora “schiacciato” che mette in particolare evidenza le note speziate rispetto al frutto, che pare dominato. Al palato gradevoli ritorni fruttati e finale fresco. Promettente. 84
Godiolo: Al naso è elegante, quasi sontuoso, con i suoi ricordi di ciliegia durone e aneto. Bocca entusiasmante, potente e fresca. 87
Corte alla Flora: Nel bicchiere risulta poco piacevole e molto evoluto. Campione non in ordine. s.v.
Croce di Febo: Al naso esordisce con note di aneto, resina e miele di castagno. Si apre in seguito su sensazioni fruttate (ribes rosso) e speziate (incenso). La bocca, fine e pepata, non trova il giusto calibro sul frutto, che fa fatica a venir fuori. 86
Poggio alla Sala: Molto ricco e profondo. Notevole è l’impronta del frutto (sensazioni di prugna e ribes nero). Al palato, nonostante la mole, il vino sembra non avere peso. Ottima la grana del tannino, che pare già soffice. Finale dissetante. 91
Carpineto: Al naso: alloro e anice stellato, sandalo, cumino e prugna in confettura. Bocca impattante e morbida. Non particolarmente lieve. 86
Icario, Vitaroccia: Il solito “campione” di estrazione e profumi. Il naso, che appare inizialmente timido, gioca su note di frutta scura. Bocca profonda e già espressiva. Continuerà ad evolvere positivamente, pur rimanendo appannaggio degli “aficionados” del genere. 92
La Braccesca-Marchesi Antinori, S. Pia: L’olfazione verte su ricordi di susina matura e fragola in confettura. In bocca il vino è complesso, ben articolato. Finale vivace. 87
Talosa: Al naso: erbe di campo, lavanda, gelsomino e iris. La fase gustativa gioca su sensazioni di grande freschezza. Peccato, nel finale, manchi l’allungo. 81
Lunadoro, Quercione: Tabacco biondo, anice e ciliegia ben matura. Bocca sapida e fresca, nonostante il volume. Finale lunghissimo, caratterizzato da note di ginepro. 92
Nottola, Il Fattore:
Marmellata di arance, lamponi e mirto. Bocca “monolitica”, poco dinamica. 81
Le Bèrne: Il bicchiere – in cui troviamo ricordi di arancia sanguinella, sandalo, tabacco e liquirizia – è tagliato in due da un’interessante nota affumicata. L’assaggio è gustoso grazie ai ritorni fruttati (ciliegia) e balsamici. 90

Tenuta Valdipiatta: Al naso risulta carnoso, molto maturo; sfoggia riconoscimenti di durone e pepe, cannella e alloro. Tannino non troppo evidente. 80
Dei, Bossona: L’approccio olfattivo, particolarmente ricco, non lascia spazio agli eccessi e conserva una certa eleganza. Al naso: ricordi di piccoli frutti rossi, incenso e sacrestia. Il sorso, piacevolmente saporito, è caratterizzato da un tannino presente quanto carezzevole. 91

Vino Nobile di Montepulciano 2007 e Riserva 2007
Il Macchione: E’ un vino pieno e deciso, punteggiato da note vagamente vegetali. Al momento la bocca risulta più compiuta del naso. 82
Fattoria del Cerro, Antica Chiusina: Nel bicchiere si fanno spazio sensazioni di china, tabacco e – soprattutto – tamarindo. All’assaggio il vino ci regala un’ottima sapidità e – in chiusura – note squillanti di fragola e lavanda. Bello ma non imponente. 90
Montemercurio, Damo: Ricordi di sottobosco autunnale, liquirizia, viola passita, prugna, sandalo di mysore e accenni di goudron. Al palato sensazioni sapido-minerali e umami. Sul finale, il vino, rilancia fresche sensazioni di frutta e tabacco. 94

Boscarelli, Riserva: Un vino dall’eleganza sartoriale. Nel bicchiere sprigiona note di eucalipto, erbe officinali, amarena e cardamomo. Al palato incede in maniera pressante e giovanile, chiudendo fra note di lavanda e ciliegia matura. Grande carattere. 94
Cavalierino Organic Winery, Riserva: Al naso il vino propone un melange di prugna, olive e menta, non senza qualche imprecisione espositiva. La bocca è pulsante, finale corposo ma fresco con note di fragola in confettura e tabacco. 84
Casale Daviddi, Riserva: Al naso apre su note cotte e un poco vegetali. All’assaggio mostra un frutto tangibile anche se non perfettamente maturo; chiude con una persistenza media. 78

Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2006
Salcheto, Salco Evoluzione
Profondo e intrigante. Note di caramello, caffè africano, cassis e rabarbaro. L’assaggio palesa un vino ancora in evoluzione, segnato dalla presenza di un tannino fitto quanto incompiuto. Finale ricco di polpa con ricordi di amarena. 88+
Villa S.Anna, Poldo: Il naso (vagamente scomposto) esordisce con note di oliva, cannella e alloro, per poi lasciare spazio a sensazioni di frutta nera in confettura. La bocca inizialmente pare più appagante, connotata com’è da un frutto più vivace, peccato chiuda con sensazioni cupe e tostate.  81

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

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