Tannico è passato interamente a Campari e LVMH
di Jacopo CossaterDopo l’acquisizione nel 2020 del 49% del capitale, Campari, insieme all’altro socio forte del gruppo, LV Moët Hennessy, ha completato l’acquisto di tutte le quote di Tannico, il più grande e famoso e-commerce del vino italiano.
L’anticipazione era uscita ieri su Il Sole 24 Ore, “Campari in accelerazione su Tannico. Pronta a salire al 100% del capitale” ed è stata confermata nelle scorse ore da Reuters: “Campari, LVMH’s Moët Hennessy buy 100% of Tannico”.
Dopo l’ingresso di Campari in Tannico era stata fatta una joint venture con il gruppo francese volta a espandere le attività, operazione che aveva anche portato all’acquisizione del francese Venteàlapropriété. Impressionante la crescita più recente: il fatturato di Tannico nel 2021 è raddoppiato rispetto al 2020 (che a sua volta aveva segnato il +82% sul 2019), chiudendo sopra i 76 milioni di euro per 4,5 milioni di bottiglie vendute complessive.
DiceBob Kunze-Concewitz, AD di Campari: «con questa operazione confermiamo il nostro impegno a rendere Tannico la piattaforma europea leader nella vendita di vini e premium spirit. Il francese Thierry Bertrand-Souleau, fino a oggi direttore generale del gruppo francese di prodotti di bellezza Sephora, sarà il nuovo amministratore delegato. Marco Magnocavallo, fondatore e attuale amministratore delegato di Tannico, coprirà la carica di presidente onorario.
Un’acquisizione che segna una forte accelerata rispetto ai piani previsti, secondo i quali Campari avrebbe dovuto salire al 100% di Tannico solo nel 2025, e che rimarca la vivacità di tutto un settore anche alla luce della recente vendita di Eataly.
14 Commenti
AG
circa 1 anno fa - LinkE un altro pezzo di Italia (che funziona, almeno questo) se ne va in Francia (o dove sia la sede legale). Perché?
RispondiJacopo Cossater
circa 1 anno fa - LinkLa sede legale di Campari credo sia in Olanda
RispondiAG
circa 1 anno fa - LinkStrano....
RispondiIvan
circa 1 anno fa - LinkCampari: la sede legale va in Olanda, ma la residenza fiscale resta in Italia.23 giu 2020
RispondiAG
circa 1 anno fa - LinkDomanda: era valido fino a quando era una partecipata con maggioranza italiana o varrà ancora ora che la proprietà è integrale?
Rispondimarcow
circa 1 anno fa - LinkHanno fatto la stessa fine di tanti marchi ITALIANI acquistati da aziede estere L'elenco è lungo. Per fare un esempio: mi viene in mente GROM. Vi ricordate i fiumi di retorica sulle mitiche file davanti alla gelaterie Grom. Due giovanotti glorificati da tutti i media come esempio di imprenditorialità ITALIANA. Poi arriva Unilever con... un'offerta... che non si può rifiutare. OK. Ognuno fa come gli pare. Ma basta con la retorica del Made in Italy.
RispondiAG
circa 1 anno fa - LinkGrom aveva stato finanziario molto appesantito in quanto sì tratta di un mercato estremamente stagionalizzato che incide fortemente sui costi
RispondiAG
circa 1 anno fa - LinkE aggiungo che oltre la retorica del made in Italy (del quale sono orgoglioso) volevo mettere in evidenza la retorica sulla concorrenza dei paradisi fiscali (della quale sono molto inc....)
RispondiMatteo
circa 1 anno fa - LinkIn desolante peggioramento da quando è entrata Campari in società, sia nei prezzi che nella scelta dell'etichette in catalogo. (Opinione personalissima ovviamente)
RispondiLanegano
circa 1 anno fa - LinkConcordo.
RispondiBerebene
circa 1 anno fa - LinkSe non erro anche Tannico prima della pandemia non aveva i conti proprio in ordine o sicuramente non produceva i risultati fatti in questi ultimi 2-3 anni. Grom era da anni che era in difficoltà e il prodotto a mio parere era ultra sopravalutato. Made in Italy con sedi legali in Olando , Lussemburgo etc etc bell'orgoglio....ma de che
RispondiBerebene
circa 1 anno fa - LinkOlanda...
Rispondimarcow
circa 1 anno fa - LinkSignori, vi posso fare tanti esempi di aziende italiane "vendute" ... non perché erano in difficoltà come dite a proposito di Grom. Un esempio: Fiorucci Salumi. Azienda che non ha mai avuto problemi. __ Quando un COLOSSO scende in campo e "vuole" qualcosa... ha una potente arma di persuasione: i soldi. E c'è chi non riesce ... a resistere. Lo vediamo in tutti i settori. Dalle Tecnologie Digitali ... alle Aziende Gastronomiche. Avete un'idea "romantica" di come funziona il mondo contemporaneo.
RispondiAG
circa 1 anno fa - LinkVede Marcow, il lavoro di chi investe, sia il singolo investitore o la multinazionale, è il ritorno sull investimento. La differenza è che il singolo imprenditore ha margini di scelta nella gestione finanziaria che la multinazionale non ha dovendo rispondere agli azionisti. Il che comporta scelte qualitative (come dicono gli altri forumisti) principalmente marginaliste e non solo qualitative, di prodotto o di servizio.
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