Comunicati stampa che non avremmo mai voluto ricevere: “It’s Follador, it’s pink!”
di Lisa FolettiÈ arrivato in redazione questo comunicato stampa, leggiamolo insieme:
“It’s Follador, it’s pink!
Follador al fianco delle donne con il nuovo Prosecco Doc Treviso Rosè Brut.
È iniziato il conto alla rovescia per il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Per sostenere la causa e assecondare le esigenze del mercato femminile, Follador Prosecco dal 1769 stappa il nuovo Prosecco DOC Treviso Rosè Brut.
It’s Follador, it’s pink! È questo il motto della famiglia Follador in occasione del prossimo 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Tra le prime realtà produttive a inaugurare sul mercato l’ultima versione del Prosecco, la storica azienda di Valdobbiadene si affianca ad una delle cause più sentite nell’ultimo periodo, dedicando il nuovo Prosecco DOC Treviso Rosè Brut al valore della donna nella nostra società. ”La pandemia ha portato purtroppo ad un aumento vertiginoso della violenza domestica e ci sentiamo in obbligo di sostenere questa giornata – sottolinea Cristina Follador, Sales & Marketing Director dell’Azienda – vogliamo assecondare le aspettative femminili, dato che il mondo del vino sembra ancora oggi dar peso alle esigenze maschili – e prosegue – I vini rosé hanno un grande appeal presso larghe fasce di consumatori e il loro gradimento risulta in crescita ovunque”.
Il comunicato stampa prosegue con la descrizione del nuovo prodotto, e chiude sottolineando come l’azienda sia guidata in maggioranza da donne. Fine.
Giuro, ho riletto tre volte il comunicato sperando di aver saltato qualche passaggio, di essermi persa proprio quella riga in cui raccontava di una raccolta fondi in favore delle donne vittime di violenza, di un impegno a devolvere parte del ricavato a favore della ricerca contro il tumore al seno (come peraltro ha scelto di fare Bosco del Merlo, l’azienda dei fratelli Paladin, assieme alla Lilt), o di una qualche altra forma di beneficenza a sostegno di una qualsivoglia causa femminile.
E invece niente, nulla del genere.
Già l’idea di associare il rosé alle donne è qualcosa che fatico a tollerare, perché si tratta di un parallelo intriso di stereotipi e pregiudizi, ma ho imparato a farmene una ragione pensando al fatto che, da sempre, il colore rosa è associato al mondo femminile.
Ma pensare che si possa sfruttare un’occasione delicata e importante come la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne per meri fini commerciali, facendo leva sui più banali e stucchevoli luoghi comuni della solidarietà femminile, senza nemmeno tentare di addolcire la pillola o mascherare la finalità di vendita con un’iniziativa di charity è qualcosa che va oltre il concetto di marketing, e che dovrebbe farci indignare tutti, profondamente.
17 Commenti
Angelo D.
circa 3 anni fa - LinkOibò...
RispondiRolando
circa 3 anni fa - Linksi, sembra un po' la cosa 'metti un like per difendere la nutria dell'Ontario, ma poi resta pure seduto sul divano...' Oltretutto, ma il Prosecco DOC Rosé io sapevo che da disciplinare dovrà essere messo in commercio dal 1 gennaio successivo alla vendemmia. Quindi i primi in assoluto non li vedremo prima del 1 gennaio 2021.
RispondiVinogodi
circa 3 anni fa - Link...che delusione...a quando un prosecco "Ripasso" ?
RispondiLisa Foletti
circa 3 anni fa - LinkA onor del vero, quello mi pare il problema minore. Almeno in questo caso.
Rispondivinogodi
circa 3 anni fa - Link...semplicemente "delusione" perchè chi nel 2020 tira ancora fuori la disparità di genere per promuovere un'iniziativa commerciale , anche se presente come problema sociale, mi infastidisce . Essendo antirazzista - per la parità dei sessi - antiomofobo - libertario , ho un moto di fastidio per chi utilizza tali argomenti per un vantaggio comunicativo strettamente legato a fini commerciali . Come se "le donne del vino" fosse elemento distintivo rispetto alla qualità del vino stesso oppure una discriminante per la scelta del prodotto (solo per fare un esempio) . Semplicemente tendo a scindere la componente umana da quella prosaica della merce da vendere . Non che non guardo le gran gnocche della pubblicità proposta nei mass media , ma mi fermo a quelle , non certo al prodotto associato , il mio potrebbe essere un innocente voyerismo di "mezza età" , ma critico . Nello specifico , il fastidio di veder legare un prodotto ( tra l'altro da produttore eccellente ) ad una data "evocativa" contro la violenza della donna , come se bere un Prosecco "Pink" potesse contribuire alle sacrosante rivendicazioni di parità dei sessi ... ma suvvia...
Rispondifsarnelli
circa 3 anni fa - LinkLei antirazzista? E i commenti sulla Campania in coda all'articolo sui falsi vini come li definirebbe? Sarebbero anche stati da moderare dall'amministratore del sito. Nulla di grave, ma roba subdola figlia di pregiudizio, davvero irritante e di cui faremmo sicuramente a meno.
Rispondivinogodi
circa 3 anni fa - Link... io sono spesso in Campania per lavoro , diciamo da oltre vent'anni . Tantissimi amici campani , sia nella vita (amicizie vere , non solo di lavoro) sia come produttori ( per la mia passione) . Qualche volta vado in treno , in tre ore da Parma ( stazione di Reggio Emilia) sono a Napoli , neppure con l'aereo ci riesco . Attorno alla stazione Centrale si acquista di tutto : dalle Griffe più esclusive agli orologi più incredibili , dall'oggettistica fashion all'elettronica più complessa ... il tarocco è un'arte . Ma non solo a Napoli , anche l'hinterland non scherza : Nocera Inferiore, Pagani , Acerra , Castellammare , Angri , Scafati , Pompei ... nei mercatini rionali ho trovato di tutto , sorridendo , anche bottiglie di vino , da lì il mio riferimento scherzoso ... e in tanti ci campano , lo dico con occhio non certo censorio , anzi , con ironia come farebbe Crozza quando fa la macchietta di DeLuca ... no , mi dispiace , il razzismo è ben lungi dall'appartenere al mio DNA e lontanissimo dalle mie corde : se ne ho solo dato l'impressione , mi scuso e doverosa era la precisazione , perchè il razzismo penso sia una delle manifestazioni più odiose della pseudo civiltà contemporanea ...
Rispondimarcow
circa 3 anni fa - LinkApprezzo molto le riflessioni sul comunicato stampa. Parole profonde. Che accrescono il prestigio di Intravino
RispondiDamiano
circa 3 anni fa - LinkIo mi indigno per ben altro. Piuttosto...vedo tanti, troppi concetti stucchevoli come un prosecco extra dry alle 7 del mattino mescolati in un comunicato che vuole arrivare a...chi? Il messaggio l'ho capito (forse)...non ho capito l'identità del destinatario.
RispondiFilippo Ronco
circa 3 anni fa - Link"una delle cause più sentite nell’ultimo periodo" La fine tessitura di una strategia marketing di alto livello.
Rispondijosè pellegrini
circa 3 anni fa - LinkE' "violenza sulle donne " anche un comunicato come questo.
Rispondimarcow
circa 3 anni fa - Link"La fine tessitura di una strategia marketing di alto livello" (Filippo Ronco) __ Anche se uso una FFp2, la sua fine tessitura non riesce a bloccare l'odore del marketing. Direi che viviamo da tempo in un'atmosfera impregnata di marketing. La respiriamo da così tanti anni che facciamo fatica a distinguerla da altre cose ben più importanti. E, direi, e questo è tragico, che non ne possiamo fare a meno. Che è diventato, il marketing... quasi importante... come l'ossigeno.
RispondiFilippo Ronco
circa 3 anni fa - LinkMa bisogna spiegare che era sarcasmo?
Rispondimarcow
circa 3 anni fa - LinkFilippo Ronco Assolutamente. __ Ho soltanto preso spunto dal tuo commento, sono stato ispirato. Ma non per contestare ciò che hai detto. Per esprimere un mio pensiero. Saluti
RispondiLia Stella
circa 3 anni fa - LinkSemplicemente brut/ale. Un po' di vergogna no?
RispondiLoris
circa 3 anni fa - LinkContro la violenza, donne bevete il nostro rosè!
RispondiVInologista
circa 3 anni fa - LinkHanno ingerito troppo glifosato a Valdobbiadene......che tristezza..!!!
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