Mamma, tu compri soltanto gelati (al vino) per te

di Lucia La Gatta

L’idea sembra banale, di quelle che gli anziani dalle mie parti definiscono la “scoperta dell’acqua calda”. Eppure mettere in barattolo il gelato è stato il motivo del loro ulteriore successo. Un gelato non proprio dal gusto tradizionale, infatti è al vino, e so bene non essere proprio una novità, ma che il gelato “al vino”, sia stato “inscatolato” per il consumo domestico, ecco questa sì è una novità. Dove ci hanno pensato? Ma in America…of corse.

L’intuizione è di Mercer’s, storica ed affermata gelateria di New York. Quattro i gusti proposti: Ala Port, Peachy White Zinfandel, Red Raspberry Chardonnay e Royal White Riesling. La ricetta è custodita segretamente dal caseificio produttore, appunto la Mercer’s Dairy, a cui l’idea è venuta, qualche anno fa, durante la fiera dei prodotti Pride of New York: in quell’occasione il produttore era proprio di fianco all’area delle aziende vinicole. La domanda è stata: perché non fare un gelato al gusto di vino? Dalla produzione alla inscatolazione, il passo non è stato proprio breve, ma quel tanto per assicurarsi che il prodotto funzionava molto più del previsto. Un successo che pare sia stato accolto con entusiasmo soprattutto tra le tante mamme che vedono in un calice pomeridiano un momento per staccare dalle fatiche quotidiane, e per condividere la stessa passione anche sul web, su siti come momswhoneedwine.com o momswhowine.wordpress.com, per citare i più seguiti.

Questo sposalizio ha raccolto anche molti consensi bipartisan, da quelli dei patiti di gelati, ai cultori dei nuovi gusti, dagli amanti del vino ai fanatici della linea, che possono finalmente permettersi bicchierino e dolce senza sensi di colpa: il gelato contiene infatti circa 300 calorie per 100 grammi. Unica precauzione per l’assaggio: avere compiuto 21 anni, dal momento che, con il 5% di alcool, è vietata la vendita ai minorid di 21 anni.

Non confondetevi però, il gelato al vino è un’invenzione tutta italiana, le cui origini affondano, pensate, nei ricettari del 1630: allora era il dolce preferito dai papi, che però lo gradivano anche servito tra il pesce e le carni. Più sorbetto, dunque, che gelato. Molti oggi, in Italia, i vini utilizzati per aromatizzare l’ice cream in tante gelaterie artigianali. E così abbiamo i gelati al Vin Santo, al Passito di Pantelleria, al Marsala, al Barolo Chinato, al Cannonau, al Recioto Amarone, al Tocai.

Nell’attesa che il gelato al vino in barattolo arrivi anche in Italia, non avreste qualche buon indirizzo da suggerirmi?

5 Commenti

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Davide Tanganelli

circa 11 anni fa - Link

A meno che non s'intenda solo in gdo ad esserci ci sono anche già in italia e provati durante enopoli http://www.lavialattea.com/home.php

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ziliovino

circa 11 anni fa - Link

In provincia di Bergamo lo fanno al Moscato di Scanzo... Non male.

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Emanuele Bonati

circa 11 anni fa - Link

Anch'io devo averli già visti... e sorvolato... nella gdo - mi ero ripromesso di approfondire... In gelateria, a Milano, meravigliosi sorbetti dovuti all'estro di Paganelli (trova un vino, lo assaggia, gli piace, lo sorbetta...), in via Adda 3: un'enosorbettoteca - ehm... - di tutto rispetto. Variazioni alcoliche si registrano anche in altre gelaterie, a supporto di gusti e combinazioni varie: anche qui segnalo le mie preferite, Gelato Giusto e Attimi di Gusto...

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anna wood

circa 11 anni fa - Link

uhh per carita'! Ci manca solo che si mettano a fare il gelato con un Barolo che ha vinto i 3 bicchieri e abbiamo toccato il fondo della coppetta!! Il vino si beve nei calici seduti ad un tavolo accompagnato da salumi e formaggi non si porta a passeggio come un cagnolino in una coppetta di carta! arghhh

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Roberto

circa 11 anni fa - Link

Prova "il Gelato" di Claudio Torcè, a Roma i Viale dell'Aeronautica i zona Eur.

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