Quella volta in taxi con una magnum di Petrus 1959
di Andrea GoriSe voli in Francia, sei il miglior sommelier di Toscana e tra i primi in Europa, ti possono capitare storie come questa. Gabriele del Carlo lavora al George V di Parigi e ci racconta una serata di ordinaria follia tra taxi e ristorante stellati.
Clienti di un certo livello optano per un aperitivo in cantina da noi prima di andare a cena fuori. Per andare sul sicuro ci fanno stappare un Petrus 2001 e una incredibile magnum di Petrus 1961, tra le migliori annate di sempre. A questo punto iniziano la loro serata con cena prenotata a L’Atelier di Joel Robuchon insieme al nostro direttore. Evidentemente, si sono dimenticati qualcosa perché, alle 22, il direttore telefona arriva una telefonat al George V che ordina: “Prendi il Petrus 1959 che abbiamo avete in cantina e portalo qui!”. Con tutta la grazia possibile e in non più di 5 minuti la bottiglia è coccolatissima tra le mie braccia, prendo il taxi e mi dirigo da Robuchon con estrema cautela. Entro in sala, mi dirigo verso il comptoir dove il sommelier in carica esternava un netto malumore per l’invasione di campo. Apro il piccolo grande mito, lo preparo ma poi, malgrado il disappunto del nostro cliente, mi cacciano dopo la decantazione senza poter continuare il servizio.
Riprendo ancora incredulo il taxi e rientro al George V ammutolito. Mi rimangono solo le parole giuste a raccontare questi due gioielli:
Petrus 1961 | Un vero monumento al vino. Quell’anno lì a Bordeaux si ricordano che piovve nevicò il 2 giugno facendo sì che l’uva raccolta fosse dimezzata: piccolissime quantità di magnifica qualità .Naso subito potente, impressiona per la freschezza: tartufo nero, scatola di puros, tabacco ben mescolato a senzazione terrose con tocchi di vaniglia delicata. Ma è la bocca a lasciare senza fiato: potenza, eleganza, tannino setoso da leccarsi i baffi con ancora una linea di freschezza che allunga infinitamente il sorso. 50.000 euro tappo in mano. 99/100
Petrus 1959 (Mg) | Non a livello del fratello più piccolo. Naso più evoluto che apre nettamente su aromi terziari, polvere da sparo, senzazioni animali, liquirizia e alloro. Al momento della beva, lascia stupiti per eleganza e setosità; nonostante le difficoltà iniziali, tutte le componenti regalano una grande equilibrio. Meno largo e profondo del 1961 ma pur sempre di grandissimo piacere. Venuto via con 60.000 euro, taxi incluso 97/100.
Gabriele del Carlo
25 Commenti
Lido Vannucchi
circa 13 anni fa - LinkGabriele lo sapevo che eri il migliore, ma di un'attimo a tutti dove hai stappato le tue prime grandi bottiglie.ciao un'abbraccio Lido
RispondiAlberto G.
circa 13 anni fa - LinkSenti mandalo a caga.. il tuo direttore e cerca un'altro bel posto dove lavorare.Certo non e' facile avere a disposizione vini di questo livello,ma sinceramente vuoi mettere la soddisfazione di un vaffa..ad un cretino arrogante di tale livello.
RispondiAlberto G.
circa 13 anni fa - LinkScusate per il livello ,livello ripetuto ,ma non ci ho visto piu'.Questi personaggi mi fanno diventare incazzoso.
RispondiAndrea Gori
circa 13 anni fa - Linkperò magari c'è da capirlo il direttore...già far arrivare il vino da un altro ristorante non è visto benissimo, credo che abbia allontanta Gabriele per non incasinare la sala, in certi posti si bada a non scombussolare troppo il tran tran di ogni giorno
RispondiAlberto G.
circa 13 anni fa - LinkOk ,allora era meglio non farlo entrare proprio in sala.Io sinceramente in questo ambiente ,trovo persone splendide (pochine) e troppi stron..permalosi e vendicativi,dalla cucina al bar,passando dal manager ed il sommelier.E'un'impressione o sono io il permaloso?
Rispondizanotto col fondo
circa 13 anni fa - LinkAdesso capisco perche ogni volta che vado in ristoranti nuovi arrivo con il mio #zanottocolfondo e il sommelier mi guarda male
Rispondivinogodi
circa 13 anni fa - Link...vini da cafonacci incompetenti come il Petrus , vecchio tra l'altro , ne esistono pochi . Compliments...
RispondiAlberto G.
circa 13 anni fa - LinkEvvabe'Principe, pero'a tavola io non lo rifiuterei,specie se pagasse paperone.Magari poi mi aggiusterei la bocca con un bel caffe'. Prosit.
Rispondianonimo
circa 13 anni fa - Linkstavo guardando una rivista di auto un porsche cayenne diesel basico costa sui 60 mila euro. euro più euro meno.
RispondiAndrea Gori
circa 13 anni fa - Linkperfetto direi, anche il Cayenne è abbastanza da "cafonacci incompetenti" , no?
Rispondivinogodi
circa 13 anni fa - Link...tanto snobismo , poi si cade nel gusto più becero ... Petrus e Cayenne ... manca l'aperitivo con Cristal e Sevruga tutti in mutante "Emporio Armani" eppoi abbiamo riconvertito il blog in una succursale dei "Tamarri" ...che delusione...
RispondiDel Carlo Gabriele
circa 13 anni fa - LinkCaro Lido è proprio vero che le prime grandi bottiglie le ho bevute a Formaggi e Co...cantina che a oggi penso possa assolutamente essere tra le prime in Italia. Cmq di seguito metto la lista di 2 giorni di guerra,ecco i caduti: 1 Petrus 2001 1 Petrus 1998 8 Petrus 1990 3 Mg Petrus 1995 1 Mg Petrus 1961 1 Mg Petrus 1959 1 Dom Perignon oenoteque 1993 1 Dom Perignon oenoteque 1995 Ciao a tutti Gabriele
Rispondigionni1979
circa 13 anni fa - LinkArgh!!! quanto mi piacerebbe essere al tuo posto! Questo si che sarebbe un lavoraccio, eh!!!!! Anche con un direttore un pò così e così!
RispondiDel Carlo Gabriele
circa 13 anni fa - LinkUna sola puntalizzazione....magari si legge male...il direttore in questione non è il mio,ma bensì quello di Robuchon che un pò indispettito dopo 20 minuti dietro il comptoir mi ha "gentilmente"invitato ad uscire,e....da un certo punto di vista...posso anche comprenderlo vedendo arrivare un sommelier di un ristorante che bene o male fà concorrenza al suo e che si mette dietro il banco accerchiato dai suoi clienti ad aprire una bottiglia!Ringraziando il cielo,il mio direttore è una persona gentilissima,una persona giusta dotata di gran rigore.Non ho veramente niente da lamentarmi,ogni giorno accanto a lui si impara qualcosa di nuovo...come citato sopra..sapeva che nel 61' a pomerol aveva nevicato il 2 giugno riducendo di metà la produzione..citandone una tra le tantissime!
Rispondigionni1979
circa 13 anni fa - LinkAllora invidia aumentata!
RispondiPietro Caputo
circa 13 anni fa - Linkeh si si leggeva proprio male, ora è chiaro (anche la nevicata del due giugno e non la pioggia...)
Rispondifrancesco bonfio
circa 13 anni fa - Linkchiedo scusa ma ancora non è per me molto chiaro. Questi signori sono all'Atelier di Robuchon e vogliono una bottiglia che non è disponibile nella loro carta. Siccome con loro c'è il direttore di un locale dove la bottiglia agognata è disponibile chiedono di farsela recapitare. Il direttore del George V ha chiesto il permesso al suo omologo dell'Atelier? Se sì, il favore si conclude nel recapitare la bottiglia presso l'Atelier e basta. Quella successiva è stata comunque un'invasione di campo, superflua, inopportuna e scorretta. Io sono sconcertato. L'estensore del pur gustoso post ha immaginato come avrebbe giudicato l'accaduto a parte invertite?
RispondiAndrea Gori
circa 13 anni fa - Linkgabriele ci ha puntualizzato che la richiesta è arrivata dal direttore del Robuchon quindi a parte farsi recapitare la bottiglia forse un poco di soddisfazione al sommelier poteva darla!
RispondiAlberto G.
circa 13 anni fa - LinkMa scusa ,ma inopportuna e scorretta che? sicuramente tutti sapevano che la bottiglia sarebbe arrivata e quindi il direttore e l'head sommelier del ristorante potevano almeno invitare chi ha portato materialmente la bottiglia,che tra l'altro e'un sommelier e non un corriere,a partecipare alla reunion.Cosi e' giusto anche contro la spocchia dei pidocchi permalosi.
Rispondivinogodi
circa 13 anni fa - Link... io invece mi chiedo se per una simile tamarrata ci fosse bisogno di aprire un thread su un blog specializzato nella discussione di vino fra appassionati ... PS: ne ho un tot da raccontare con ben altri vini , in termini di emozione . Datemi il via e invado il sito ... Vi ho mai raccontato quella , a casa mia , che con il caviale Beluga ci siamo aperti , come aperitivo , il Clos D'Ambonnay 1995 , abbiamo continuato con l'Astice in Bellavista con il Montrachet di Leflaive 1999 , con il Caciucco alla livornese Romanée Conti 2002 e Aux Cros Parantoux 1982 di H.Jayer , con la tagliatina di Kobe la Cuvée Catheline di Chave 1995 , con l'erborinato di Castelmagno lo Chateau Latour 1868 e con la mousse di pistacchi di Bronte al miele caramellato il TBA 1989 di Egon Muller ( tra l'altro ultima bottiglia in canbtinetta...)? PS: capirete che la sboronata ( che tale è) descritta in apertura , a confronto , fa cagare il vero appassionato (intenditore) ...
RispondiAndrea Gori
circa 13 anni fa - Linkti dirò, non si leggono spesso note di degustazioni di questi vini e ringraziamo Gabriele che ha trovato il tempo di farlo. Chi apre questo genere di bottiglie invece a quanto pare non ha doti di scrittura che le sappiano descrivere bene o forse semplicemente non si degna di farcele leggere!
Rispondishe-wolf simpatetic
circa 13 anni fa - Link:)
Rispondiucione
circa 13 anni fa - Linkbevi sti vinelli quà e sei pure incazzato? che tristezza.
RispondiLido Vannucchi
circa 13 anni fa - LinkGabri un abbraccio. Ma con quelle liste mi distruggi. Lido
RispondiCaffe' Wenge'
circa 13 anni fa - LinkGabry sei tutti noi !!! Non Hai da dimostrare niente a nessuno....Vai Cosi' !!!! Il Wenge' ti aspetta.... Ciao caro
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