Padova | La mappa definitiva dei migliori winebar

di Giovanni Corazzol

A Padova vivono poco più di duecentomila persone a cui se ne aggiungono altre sessantamila con la speranza, entro un ragionevole lasso di tempo, di sentire risuonare nel cortile del Palazzo del Bo’ la finissima nenia “dottore, dottore, dottore del buso del cul”. All’inizio del film “La lingua del Santo” di Carlo Mazzacurati (2000), il personaggio di Bentivoglio dice: “Padova è uno dei posti più ricchi del mondo, fattura come l’intero Portogallo, ma se non hai i soldi, non c’ha mica pietà”. Ora forse è anche più vero di allora. Lo testimoniano la quantità di Audi e di locali in cui giovanotti in tenuta da pitone, si attorcigliano a donne le cui imperfezioni sembrano volutamente applicate dall’estetista. Naturalmente non è tutto così, non tutto è apparenza, in alcuni casi c’è parecchia sostanza. Vi propongo sei possibilità, due delle quali fuori città, ma tutte, a parer mio, imperdibili se vi trovate in zona.

La Moscheta
Padova, C.so Milano, 53 tel. 049 660946
Dal 1980. E’ un posto vero. Non nel senso di rustico o popolare. E’ un luogo fatto per vendere vino, accogliere persone che ne vogliono bere, far leggere un giornale per chi è da solo, far mangiare ottimi piatti freddi o caldi preparati con la cura che serve. Il bel bancone in legno, attorno cui ci si può sedere, occupa buona metà della sala. L’architetto non ha colpito. Niente scintillii o installazioni, nessun pizzo, nessun legno fasullamente invecchiato. Alla mescita diversi buoni bicchieri si alternano quotidianamente. In esposizione circa settecento etichette, tra cui molte etichette francesi, in particolare champagne di maison con qualche chicca, distillati e prodotti alimentari di pregio. Prezzi sostanzialmente corretti.

Da Severino
Padova, Via del Santo, 44 tel. 049 650697
E’ piccola, un bugigattolo quadrato con il bancone su un lato e gli altri tre ricoperti di belle bottiglie con un’attenzione particolare al mondo vinoverista/naturista. Non ci si siede, si sta appollaiati sul bel bancone a bersi un buon bicchiere ed a mangiare prelibatezze. Non l’ho mai percepito come un limite. E’ facile farsi amicizie, scambiare due chiacchiere e scoprire affinità. Siete in centro in una via importante, ma non frequentatissima, se non dagli studenti di Scienze Politiche la cui facoltà dista pochi metri sulla stessa via. I ricarichi sulle bottiglie sono onestissimi.

Antonio Ferrari
Padova Via Umberto I, 15 tel 049 666375
Siamo in Corso Umberto, via pedonale che porta a Prato della Valle, la piazza più grande d’Italia, a ridosso della Basilica di Sant’Antonio. Il nome per esteso è Antonio Ferrari, storie di cibo e di vino, Bar à fromage, caffè e salumeria. Allora questo posto non potevo non metterlo, è troppo à la page. Intendiamoci io, ma io, intendo dire io, questa tipologia di locali li temo. Il che non significa nulla. Mi spiego: è un posto molto bello e curato. Qui l’architetto sì, ci ha dato dentro. Giochi di pietra, legno, marmo e luce.  Ci sarà sicuro dentro qualche concetto zen che a me sfugge, ma che a molti invece permette di godere appieno degli ottimi prodotti che qui vengono venduti, anche al ricco banco della gastronomia.  Molti i completi gessati, molti i sorrisi costati come un monolocale, molte le signore che ci fanno la spesa come fossero in gioielleria.  Ad ogni modo è affascinante, confortevole, ha un’offerta qualificata in particolare sui formaggi e sicuramente rappresenta un luogo innovativo per quanto concerne il servizio. A Padova uno dei pochi luoghi che riesce realmente ad adeguarsi alla fascia oraria. La proposta dei vini è di alto bordo, con particolare attenzione alle bollicine tra cui qualche cremant abbordabile. Abbordabile sì, perché in generale i prezzi sono in linea con la tipologia della clientela.

Godenda
Padova Via Francesco Squarcione, 4 tel. 049 8774192
Il Godenda, posto  in una stretta via laterale della centralissima e splendida Piazza della Frutta, è un locale anch’esso à la page , ugualmente uscito dalla travolgente creatività dell’ architetto very cool. Solo che questo deve avere viaggiato e visto qualche lounge bar in giro per il mondo, perché la semplicità e l’intelligenza con cui sono stati organizzati gli spazi, il lunghissimo bancone, le enormi vetrate e tutto il resto, lasciano una piacevole sensazione. Quella che mi fotte ogni volta, perché così consumo distrattamente, dimenticando che sto bevendo un aperitivo e non sto pranzando. Gli assaggi di verdure, carne o pesce, come scampi crudi o tartare di tonno, tutti ben fatti e ben presentati, inducono al peccato. Dannati. A me, uomo da bancone, il Godenda piace, pur essendo anch’esso luogo frequentato da stacchi di coscia consapevoli e pettinatissimi quarantenni. L’offerta dei vini alla mescita è ampia e qualificata. I prezzi non fanno gridare allo scandalo. Se prima del vino vi interessa un Negroni ben fatto, lo sanno fare. E non è cosa da poco, credetemi.

Enoteca Centrale
Mestrino (PD) via IV novembre, 59 tel. 049 9004947
Primo detour: Mestrino. Mestrino è quindici km a ovest di Padova, è facilmente raggiungibile tanto dalla città che dall’autostrada. A Mestrino troverete l’Enoteca Centrale, progetto di tre giovanottoni intraprendenti e capaci che in questo punto di congiunzione tra le province di Padova e Vicenza (posti dove i balocchi girano signori miei), hanno recuperato il vecchio bar del paese, con annessa edicola, riempiendolo dei migliori prodotti gastronomici su piazza. Fin dal primo mattino servono colazioni ben fatte, quindi pranzi furbi e veloci con qualche pretesa (Polentina morbida con tomino fondente, chiodini e speck d’oca, per dire) e tutto il giorno rendono disponibile l’ampia e intricata cantina integrata col locale. Si parla di oltre ottocento etichette di vini, tra cui molti champagne di maison delle migliori cuvée che non esitano a stappare anche per mescere una sola flûte. Sono bravi, l’accoglienza è giòvane (con l’accento sulla “o”) e se avete voglia di regalarvi un momento intimo ci sono delle salette belle ed informali. Per mangiare si spende poco rispetto al contesto, per bere un po’ di più.

Antica Locanda Aurilia
Loreggia (PD) via Aurelia, 27 tel 049 5790395
Loreggia è posto sulla strada che da Padova porta a Castelfranco Veneto. Da Padova Est dista circa dieci chilometri, ci si arriva in pochi minuti. la Locanda Aurilia è un posto di paese, familiare, con storia alle spalle. Per cui è ristorante, albergo, bar, ma anche, grazie alla passione di Ferdinando, la più bella cantina della zona. No doubt. Il mio non è un invito, è qualcosa che ha del perentorio: andateci! e una volta lì semmai fate il mio nome (che figo dirlo) e chiedete all’omino coi baffi (Ferdinando) di portarvi giù in cantina a guardare i vini ben ordinati per tipo di cibo. Vedrete quindi i vini per minestre, per carni rosse, per selvaggina, per formaggi. Se avrete ancora dei dubbi, fatevi dare l’imponente carta dei vini, presentata con tanto di cartine, e siate felici dei ricarichi che troverete e soprattutto dell’enorme varietà e qualità. Prendete il vino che vi piace, mettetevi seduti al tavolino del bar da condividere con la signora Antonietta, madre di Ferdinando, e chiedete qualche pezzo dei sublimi formaggi presi dal carrello del ristorante. Ora offrite un bicchiere ad Antonietta. Poi ringraziatemi. Evviva.

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Giovanni Corazzol

Membro del Partito del progresso moderato nei limiti della legge sostiene da tempo che il radicalismo è dannoso e che il sano progresso si può raggiungere solo nell'obbedienza.

14 Commenti

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blond

circa 12 anni fa - Link

Aggiungerei anche Vinarius ad Albignasego,vicino al semaforo di Carpanedo...

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Stefano Menti

circa 12 anni fa - Link

L'unico che non conosco personalmente è Antonio Ferrari. Per gli altri posso dire... ottima scelta.

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Patricia butturini

circa 12 anni fa - Link

Ottima recensione. Abito proprio dietro Severino che è un posto di suggestiva ambientazione, unico, dove posso bere qualcosa al volo con le amiche dopo aver fatto la spesa e prima di tornare a casa. Mi piace molto il godenda che come design è stato il primo nel suo genere come design. Ogni tanto ci vado da Ferrari :) Un saluto! Patricia

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Paolo E Katia Babini

circa 12 anni fa - Link

Aspettiamo la mappa dei migliori wine bar di Bologna.

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Marco

circa 12 anni fa - Link

Un'ottima scelta, quanto di meglio la città (ma soprattutto il centro storico) offre agli appassionati. MI permetto di correggere due piccoli errori. - via squarcione (la via del godenda) è una laterale di piazza delle erbe e non di piazza della frutta - prato della valle è a ridosso di santa giustina, non del Santo. Ecco, solo questo. :-)

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Oste Robi

circa 12 anni fa - Link

Aggiungo un altro posto estremamente valido nn menzionato: enoteca"CORTES". Un enoteca/trattoria dove si ha una scelta di vini interessanti e alquanto ricercati dove la competenza del titolare vi guidera nella miglior scelta..fidatevi!! Il locale si trova in riviera paleocapa,davanti alla caserma Piave a 5 minuti dalle piazze!! Consiglio vivamente se siete a Padova!! P.S. Buone Feste e..buone bevute!!

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francesco bonfio

circa 12 anni fa - Link

Dalla descrizione sembra quella che una volta era la gloriosa Enoteca Angelo Rasi, tempio del buon bere a padova fin dai primi anni 80.

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Giovanni Corazzol

circa 12 anni fa - Link

E' così. l'enoteca del compianto Angelo Rasi.

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Oste Robi

circa 12 anni fa - Link

Purtroppo nn ho avuto modo di poter conoscere questo Sig.re Eccezionale,ma posso dire che chi l'ha sostituito ci sa fare veramente!!

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Giuseppe

circa 12 anni fa - Link

Caro Giovanni, per bellezza della location, selezione di vini al bicchiere (e spuncioni) e simpatia inserirei nella tua correttissima mappa anche l'enoteca "il Tira Bouchon", per tutti enoteca "Sotto il salone". Giuseppe (padovano a Roma)

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Filippo

circa 12 anni fa - Link

diciamo che il GODENDA non sta attraversando un grandissimo periodo.. io aggiungerei senza dubbio il CAFè TINTO.locale con arredamento moderno e frequentato dagli over 30. Selezione non vastissima di vini ma molto personale e che strizza l' occhio ai naturali.. E, cosa non consueta a Padova, organizza sempre serate a tema! Di fronte cambiando completamente locale e compagnie. Probabilmente più improntato sullo spritz ma con una discreta varietà di vini c' è il BARABBA. Qui la clientela è molto più aperta e giovane..

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Giarba

circa 12 anni fa - Link

concordo con giuseppe, il tira bouchon e' la prima immancabile tappa del mio classico giro con gli amici, seguita da severino...che adoro.."unico neo ti pesa i formaggi col bilancino digitale davanti al naso...fa un po petachino come gesto :D" da ferrari ci sono andato qualche volta..si beve bene...ma non e' il mio stile...

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cicciopasticcio

circa 12 anni fa - Link

Curiosi tutti i riferimenti sopra riportati. Propongo di integrarli con una menzione, a mio avviso doverosa, per Ubaldo e il suo Evoè in via Vescovado.

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Gian luca

circa 9 anni fa - Link

Perché' in viene indicata la Corte Sconta nel ghetto di Padova?ottima enoteca con degli ottimi cicchetti da accompagnare ad un ottimo selezione di vini

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