News of the world | Uno di noi: anche il grande Charlot sputava il vino

di Elena Di Luigi

Bypassando l’elenco settimanale delle malattie curabili con il vino – diabete, demenza senile, obesità -, eccovi le sole notizie dal mondo del vino che valga la pena di leggere:

DAILY STAR. Secondo uno chef newyorkese di origine italiana, basterebbe una lista di vini diligentemente selezionata per nobilitare un qualsiasi pasto al Burger King, al McDonald’s o al Kentucky Fried Chicken. Insomma stop agli snobismi e avanti con le nuove esperienze eno-gastronomiche, tutte da scoprire.

WALL STREET JOURNAL. Si parla così tanto di come riciclare il vetro che si finisce per dimenticare che lo si faceva già. A questa conclusione è giunto un imprenditore californiano che invita le cantine ad aderire al suo progetto Wine Bottle Renew e a incoraggiare i consumatori a restituire la bottiglia vuota. Già, proprio come si faceva appena ieri con i contenitori di latte, birra, ecc.

DAILY MAIL. La notizia è di quelle che potrebbero rivoluzionare il mondo alimentare nei prossimi tre anni. Sembra che esista una sostanta, chiamata bisina, capace di distruggere i batteri responsabili del veloce deterioramento del cibo sugli scaffali dei supermercati. Questa sostanza individuata dai ricercatori dell’università del Minnesota servirà anche a preservare il vino più a lungo una volta aperta la bottiglia.

THE DRINK BUSINESS. Dal Sud Africa arriva il primo vino che combina nel nome la varietà d’uva e il relativo sito URL. Sauvignon.com nasce dall’idea di portare i consumatori a scoprire online come preservare l’ambiente dove si produce vino in Africa.

LA RUSSIE D’AUJOURDHUI. Per la serie la classe non è acqua, Géraldine Chaplin racconta che il padre Charlie non perdeva occasione per farsi notare. Al ristorante per esempio, quando il sommelier gli proponeva l’assaggio di un vino, lui ne studiava il colore, l’aroma, poi lo gustava a lungo in bocca prima di sputarlo disgustato, commentando: “semplicemente magnifico”. A quel punto potevano essere serviti gli altri.

TIME OUT. Gianni di Gregorio, regista e attore del film Pranzo di Ferragosto, ha dichiarato di selezionare personalmente i vini che “recitano” nei suoi film. Preferisce i bianchi, spesso si concede due bottiglie al giorno ma le spalma bene nell’arco della giornata. Insomma il vino è la stampella che lo sorregge anche quando recita.

Ma c’è chi sa fare di meglio.

DAILY MAIL. Ecco in numeri che fanno girare la testa ai britannici che nell’arco della loro vita bevono in media 5,800 pinte di birra pro-capite, 8,700 bicchieri di vino, 2,900 bottiglie di sidro, 5,800 shots di alcol, eccetera. Tutto ciò al costo di £962 sterline l’anno e 726 casi di postumi da sbornia.

Etiopia, Messico e Russia, ecco i “new kids on the block”.

LE MONDE. Le prime bottiglie di vino etiopico arriveranno sul mercato nel 2012. Pare che gli unici inconvenienti incontrati in vigna siano le occasionali visite di pitoni, ippopotami e iene.

LA REVUE DU VIN DE FRANCE. Anche la Russia torna alla viticultura dopo quasi 25 anni, cioè da quando Gorbatchev impose politiche anti-alcolismo.

CYBER PRESS. In Messico, il consumo di vino negli ultimi anni è aumentato del 40%, risultati importanti se si considera la popolarità della birra e della tequila.

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