Il bestiario natalizio del vino in cinque mosse (sbagliate)

Il bestiario natalizio del vino in cinque mosse (sbagliate)

di Gianluca Rossetti

I decaloghi sono pretenziosi, forse anche ‘na mezza palla come sosteneva qualcuno. Andrebbero o aboliti o svecchiati nei contenuti, accorciati, resi pop con tinte pastello. Per questo non leggerete più nulla del genere su Intravino finché non avremo capito come fare.

Nel frattempo, quello che segue consideratelo un elenco di robe varie successe durante le festività con precetto incluso, arbitrariamente definite e propalate, numerato da uno a cinque (cos’è il genio). Eccovi quindi il…

Bestiario natalizio in cinque mosse (sbagliate)

  • 1. Il mio enotecaro da cui passo a prendere le bottiglie giuste per il cenone mi fa: se le avessi comprate un paio di mesi addietro ti sarebbero costate 7 euro in meno. In tutto? No, l’una. Accidenti a te, me lo potevi dire prima di battere lo scontrino. Non c’è funerale senza una risata, non c’è festa senza una lacrima. A te e famiglia.
  • 2. Ho letto sullo stesso vino di tre verticali storiche organizzate da tre panel differenti e molto qualificati su tutte le annate prodotte. Il millesimo che ha riportato unanimemente la valutazione più schifosa si chiama sempre e comunque “il mio regalo di Natale”. Perché il mio è diverso.
  • 3. Vai a pranzo e pensi di fare un figurone con il tuo Grand Cru di Stephane Magnien pagato 120 euro. Finché l’ospite non lo allunga con la gazzosa perché a lui piacciono i vini frizzanti e poi s’è scordato di comprare il Brachetto che con gli antipastini de mamma è la morte sua. Del resto cos’è una festa senza bollicine?
  • 4. Ho trovato questo in cantina: tu che ne capisci dimmi un po’ che te ne pare. Ma hai visto che colore? Sembra coca cola, è andato, buttalo. Qui non si butta niente, lo faccio assaggiare a zio Aldo: lui sì che se ne intende, ha le mani d’oro. Ma che ci azzeccano le mani? Aggiusta tutto, fidati.
  • 5. Guarda Gianluca, ho comprato la bottiglia per la quale avevi speso tante belle parole l’altra volta che ci siamo visti per la colonscopia di nonno. Io tremo e poi mi illumino: Trebbiano Valentini 2010. Sto per svenire dalla gioia. Grande zia, spettacolo, dai sediamoci a tavola; con cosa la beviamo? Bottarga e carciofi crudi. Ma che cazzo, zia! Non dire parolacce.
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Gianluca Rossetti

Nato in Germania da papà leccese e mamma nissena. Vissuto tra Nord Reno westfalia, Galatina (Le) e Siena dove ho fatto finta di studiare legge per un lustro buono, ostinandomi senza motivo a passare esami con profitto. Intorno ai venti ho deciso di smettere. Sai com'è, alla fine si cresce. Sommelier Ais dal 2012, scrivo abbastanza regolarmente sul sito di Ais Sardegna. Sardegna dove vivo e lavoro da diciotto anni. Sono impiegato nella PA. Tralascerei i dettagli. Poi la musica. Più che suonare maltratto le mie numerose chitarre. E amo senza riserve rock prog blues jazz pur non venendo ricambiato. Dimenticavo, ho un sacco di amici importanti ma non mi si filano di pezza.

6 Commenti

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Federico

circa 6 anni fa - Link

Ho capito! La soluzione è: lo zio Aldo fa l'enotecaro e in realtà è anche l'ospite che dopo gli antipastini della mamma ti ha rifilato la bottarga con carciofi e ovviamete aggiusta il vino che è andato con la gazzosa che poi rivende a 7 euro in più anche se poi nelle verticali ottiene una valutazione minore. Giusto?

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Gianluca

circa 6 anni fa - Link

Federico sei un grande. Questa l'avrei voluta scrivere io.

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Federico

circa 6 anni fa - Link

Mi giustifico: è il 4° giorno di semidigiuno post festività, fatto di verdure poco condite e bicchieroni d'acqua. Colpa delle allucinazioni. Ma chi me l'ha fatto fare? Per fortuna che stasera finalmente si mangia...e si beve!!! ;-) P.s.: è il post che ha ispirato! e la foto è a dir poco FANTASTICA :-))))

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andreuccio

circa 6 anni fa - Link

HhhhHahahaha, che perla

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Massimiliano

circa 6 anni fa - Link

Pentagolo meraviglioso!

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Massimiliano

circa 6 anni fa - Link

Scusate... pentalogo...

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