Cronache di un nottambulo in cerca di gloria
di Gianluca RossettiBrewpub.
Seduto sotto una ventola che ha più BTU dell’Arizona, sudo tutte le maglie del corredo; zitto, testa bassa, occhi spenti in un teku di troppo. Fuori è freddo; dentro, un boot camp per antitraspiranti. Colpa del Publican che manda il riscaldamento su di giri sperando invogli la beva. E invece io scappo. A casa mi aspettano un labrador seduto, due bottiglie distese, e tre coppie di finestre aperte. Metto a dormire il cane, accosto le tende e apro il vino. In tv danno “La 25 ora”.
Paleo 2009 Toscana Igt – Le Macchiole
Si festeggiavano i vent’anni del Paleo, a Bolgheri. Solo cabernet franc da più di un lustro a dare forma definitiva a un’idea. Botti piccole, vecchie e nuove, che presumo dalle batimetriche infinite se in grado di reggere quella profondità per un anno e mezzo. Stupefacente incarnazione di complessità e piacere, forse aperto in un momento di immacolata bellezza sua propria, congiunture astrali, predisposizione mia; non so. L’apporto misurato dei legni, la definizione dei frutti viola, le spezie dosate col bilancino. Resterà in memoria a lungo. Alcol 14,5%. In enoteca sugli ottanta euro.
Teroldego 2015 Vigneti delle Dolomiti Igt – Foradori
Quella di Elisabetta Foradori trovo sia storia ricca, piena di svolte, bivi imboccati controcorrente, ostinazione e gentilezza. Ne abbiamo detto più volte su Intravino, raccontando la vignaiola e la tenuta nel tempo dei suoi rossi. Appena stappato è carne cruda, terra umida, serrande chiuse, nessuna voglia di farsi incontro. Cambia tanto col tempo, chiede un giorno o due di attesa dopo la stappatura. A questo punto si svela. Ed è bottiglia che vorrei anche oggi. Alcol 12,5%. Poco più di quindici euro.
Torno al Pub perché voglio che qualcuno incroci la mia faccia rinata.
Non c’è più tanta gente a quest’ora. L’uomo alla cassa se ne sta zitto e a testa bassa, forse aspettava un guadagno migliore. Per la gloria, l’avidità o, semplicemente, il mutuo. Mi avvicino e mi pare più vecchio dei quarant’anni che ha. Più vecchio dell’ultima volta che l’ho visto. Mi assomiglia. La ventola gira piano e si sta bene. Mi siedo: “Vorrei provare tutte le birre che fai”. “Sei nuovo?” mi chiede, accennando un sorriso. “Sì, sono nuovo”.
12 Commenti
Lanegano
circa 5 anni fa - LinkUn paio di anni fa un caro amico portò ad una cena di compleanno una vecchia magnum di Paleo (non ricordo l'annata causa numerosi bicchieri bevuti in serata) ed ebbi le medesime impressioni che citi nel tuo articolo. Tenendo conto che non sono grande appassionato di vini toscani (nessuno mi mandi un sicario a casa, vi prego...) rimasi davvero sorpreso dalla sua bontà. Ne serbo davvero un buon ricordo. Un po' meno riguardo al risveglio del mattino dopo ma questa è un'altra storia.
RispondiGianluca
circa 5 anni fa - LinkTi ringrazio.
RispondiLanegano
circa 5 anni fa - LinkPrego astenersi toscani o toscanofili risentiti che mi spiegano che il Cabernet Franc non è un vitigno autoctono e che il Paleo non è certamente un classico vino toscano perchè qualcuno me lo ha gia' spiegato (o forse l'ho imparato da solo...) tempo fa.....Si, ho anche dei toscani 'tipici' nella mia cantina ma continuo a preferire di gran lunga il Piemonte, alcune zone della Francia e qualche rosso sorprendente, beverino e imprevedibile incontrato qua e la'.....pero' la vostra carne è ottima ! :)
RispondiCristian
circa 5 anni fa - Linkbuono a sapersi, a casa ho una bottiglia del 2009 di paleo che mi aspetta.. Non volevo aprirla troppo presto ma questo articolo mi ha convinto.. l unica bottiglia che ho bevuto di paleo era una 2003 e non mi è dispiaciuta anche se , tutti i vini toscani del 2003 da ne assaggiati non mi sono mai piaciuti molto.. annata troppo calda..
RispondiLanegano
circa 5 anni fa - LinkNel 2003 se non ricordo male era ancora un blend con Cabernet Sauvignon e forse ancora un poco di Merlot. Dal 2009 dovrebbe gia' essere monovitigno. Quella capitata a me era buonissima. Aprila qualche ora prima per un po' di sano ossigeno e buona bevuta. Ti invidio.
RispondiCristian
circa 5 anni fa - Linkgrazie! farò sapere:-)
RispondiGianluca
circa 5 anni fa - LinkCredo sia cabernet franc 100% dal 2001. Io in effetti nel parlarne sono rimasto sul vago.
RispondiLuca Rettondini
circa 5 anni fa - LinkDal 2001 Paleo diventa CF 100% ,in precedenza nasceva come blend di Cs e Sangiovese ,poi il Cf inizia a prendere prima il posto del Sangiovese poi del Cs
RispondiGigi
circa 5 anni fa - LinkIo ho bevuto l'anno scorso un Paleo 2002 che era 100% CF e ancora rotolo dal piacere quando ci penso. Un vino elegante e voluttuoso che non cede mai all'eccesso ma lascia la giusta tensione tra desiderio e appagamento. Bottiglia finita in 30 minuti e solo ricordi di dolce nostalgia. E per fortuna il 2002 era da dimenticare, come se il Paleo rientrasse in qualsivoglia schema generale. Il teroldego Foradori é un piacevole ospite che visita frequentemente la tavola. Entrambi i vini descritti molto bene
RispondiNelle Nuvole
circa 5 anni fa - LinkIl Paleo è un grandissimo vino, un grandissimo Cabernet Franc bolgherese che ha acquisito già da alcuni anni una personalità ben definita che lo identifica con il luogo in cui viene prodotto. Per il fatto di averne parlato qui perdono chi ha appioppato l'immagine del quadro fin troppo famoso di Hopper al bel testo di Gianluca Rossetti (ti prego, dimmi che non sei stato tu!). La storia delle tre solitudini + 1 dentro il quadro è complessa, stratificata e ha a che fare con Bourbon e non con la birra. Ma poi fate come vi pare, volevo solo rompervi un po' le scatole.
RispondiGianluca
circa 5 anni fa - LinkNon sono stato io
RispondiMatteo
circa 5 anni fa - LinkPaleo gran vino, alle Macchiole sono proprio bravi sia a far vino, sia a comunicarlo. Il mio Cabernet Franc preferito resta però Duemani.. che ne pensate? I vini della Foradori dovrebbero riportare in etichetta la dicitura: "Da non vendersi al ristorante".
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