Il lato comico di TripAdvisor? Le false recensioni della mensa RAI
di Antonio TomacelliTripAdvisor, lo sanno anche i muri, è quel che è: un sito che classifica ristoranti e alberghi in base ai voti della clientela. Che poi questa clientela sia esperta, ignorante della materia o, in alcuni casi, prezzolata, è un altro paio di maniche. Quello che oggi stiamo per conoscere, invece, è un nuovo tipo di utente: il finto adulatore. La scoperta di questa specie di disadattato la dobbiamo a quel genio mai troppo incompreso di Tommaso Farina, giornalista enogastronomico e socio emerito di qualsivoglia social network. Ravanando tra le pagine di TripAdvisor, il Farina ha scovato queste sette recensioni — autentiche perle — della Mensa RAI di corso Sempione a Milano, falsamente e spudoratamente classificata come uno dei migliori ristoranti della città.
Insomma, i dipendenti RAI, per vendicarsi delle angherie subìte a pranzo, hanno usato l’unica arma in loro possesso: l’ironia. Eccovi qualche perla:
Raro è potersi abbandonare alla alta cucina in un ambiente raffinato e di charme come la mensa rai di corso Sempione 27. Ogni tavolo diversamente arredato ti invita ad assaporare al meglio le pietanze sapientemente cucinate da uno staff di chef di altissima classe. (GianfryMilano)
Il pane raffermo, e tanti altri piatti difficili da distinguere (potrebbe essere una sogliola e scopri che è vitello, ti sembrano piselli e sono trucioli di legno massello) vi regaleranno un pranzo o una cena che difficilmente dimenticherete. Da segnalare l’accuratezza degli arredi (la mano di Philippe Starck c’è e si vede). (Gabriele C.)
Per proseguire ho scelto una rivisitazione dei bastoncini di pesce, una chiara provocazione dello chef che sfida la critica mondiale con un piatto che “sembra” secco e asciutto, con bastoncini così piccini da escludere la presenza di major del sottozero a favore dei nuovi emergenti e ben conosciuti produttori dell’est. (Fabrizio R.)
Il resto del divertimento lo trovate qui, ma che c’azzeccano queste recensioni col vino, direte voi? Tranquilli, i dipendenti RAI ne hanno per tutti:
Sommelier alteri che si aggirano in divisa tra i pochi tavoli, maitre sempre attento alle esigenze del Cliente, che qui vince la C maiuscola per diritto divino.
Stai parlando della scelta dei vini che, rigorosamente assistita da sommelier, può donarti, anche attraverso accostamenti arditi e fantasiosi, sensazioni che rasentano il fremito del piacere puro.
E che dire della cantina, una selezione dei migliori vini da tutto il mondo.
Curioso come una scimmia mi chiedo: se tanto mi da tanto, che vini serviranno i “sommelier” della mensa infame? Intrugli cartonati o le classiche boccettine da 375ml?
Per carità, qualcosa di buono nel formato mignon si trova, ma non credo sia questo il caso. Qualcuno di voi frequenta uno di questi “ristoranti” e magari ci illumina sul trend in atto?
Insomma, come si beve nelle mense aziendali italiane e, soprattutto: cosa si beve?
(Foto credits: vabene)
17 Commenti
Tommaso Farina
circa 11 anni fa - LinkCome dicevo a Sara Porro giorni fa, oggi la patente di genio, nell'ambiente gastronomico, è attribuita con una certa corrività. Qui Tomax, che ringrazio, non sfugge alla regola. Comunque ammetto che nel rovistare l'immondizia ho un certo talentaccio.
RispondiCristiana Lauro
circa 11 anni fa - LinkBe' non posso tacere. Non sto zitta quando ho torto, fuguriamoci quando ho ragione (cit. Peanuts, Lucy) :-) Questo post mi diverte assai. Io ho lavorato alla Rai e mangiato decine di volte alla vecchia mensa degli studi Dear a Roma. Sono passati diversi anni. Con i miei compagni di lavoro che al tempo erano il prof. Mirabella, Enrico Vaime, Riccardo Rossi, Greg & Lillo, e una Littizzetto ai suoi esordi molto più intelligente di noi che preferiva digiunare piuttosto che sottoporsi a quel martirio, ci divertivamo a commentare la qualità dei pasti serviti in quel posto. Nel senso che mentalmente auguravo agli chef di infilarseli in quel posto. Fette di pane rinsecchito effetto gondola, formaggi sudati che parevano arrivati di corsa, forchette col tartaro...il vino era tremendo e io me lo bevevo pure, imprecando per il disgusto. Bottigliette con tappo a vite di una roba simile a lavatura di piatti di una settimana prima. Ricordo invece la Rai di Napoli dove si mangiava bene. Non scherzo, davvero! Peraltro non era self service ma c'erano delle signore (le cuoche) che ricordavano grasse zie simpaticissime e, non solo servivano ai tavoli col carrello, ma facevano pure la ramanzina se ci trovavano giù di peso. "Cristiana, siete magrolina, un'acciuga, ora vi preparo un bel piattone di zite col ragù che dovete prendere peso" . Ed era buono. Solo che dopo quel pranzo, si produceva molto poco al lavoro, una cecagna che non vi dico. Accadeva nel '99/2000, forse le cose adesso sono cambiate.
RispondiFrancesco
circa 11 anni fa - LinkCecagna non l'avevo mai sentita ma mi piace assai, dalle parti mie si dice : una piomba :)
RispondiNic Marsél
circa 11 anni fa - LinkA me pare che la somministrazione di alcolici nelle mense aziendali sia vietata per legge da diversi anni.
RispondiCristiana Lauro
circa 11 anni fa - Link@ nic, lascia fare...certe ciucche con Nunzio Filogamo. :-) non so ora ma io fino al 2000 sicuro ricordo le bottigliette. Anche al bar interno della Dear a Roma, studi Rai, c'era alcol. Grappe, vodka, vino. @ francesco, la piomba fa ridere. Scambiamoci i vocaboli per un po' ;-)
RispondiFrancesco
circa 11 anni fa - LinkVolentieri, volentieri....ma solo i vocaboli strani, " famolo strano " :)[img]http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=famolo+strano&source=images&cd=&cad=rja&docid=fIFGqixhW8JMiM&tbnid=zcTcr8_laxC0nM:&ved=0CAUQjRw&url=http%3A%2F%2Fwww.finzionimagazine.it%2Fnews%2Fattualita-news%2Fil-titolo-lo-famo-strano-anche-noi%2F&ei=OypAUba4Cc7CPM-0gYAC&bvm=bv.43287494,d.ZWU&psig=AFQjCNHpB9g2AhPqM0r2982nIbkUraeq6g&ust=1363245998878457[/img]
RispondiFrancesco
circa 11 anni fa - Link[img]http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=famolo+strano&source=images&cd=&cad=rja&docid=fIFGqixhW8JMiM&tbnid=zcTcr8_laxC0nM:&ved=0CAUQjRw&url=http%3A%2F%2Fwww.finzionimagazine.it%2Fnews%2Fattualita-news%2Fil-titolo-lo-famo-strano-anche-noi%2F&ei=OypAUba4Cc7CPM-0gYAC&bvm=bv.43287494,d.ZWU&psig=AFQjCNHpB9g2AhPqM0r2982nIbkUraeq6g&ust=1363245998878457/img]
RispondiNic Marsél
circa 11 anni fa - LinkLa legge (sicurezza sul lavoro) è del 2001, con ulteriore provvedimento del 2006. Da allora ritengo improbabile se non impossibile trovare mense aziendali che si prendono la responsabilità di somministrare bevande alcoliche.
RispondiGiovanni
circa 11 anni fa - Link@Nic: la normativa alla quale fai riferimento prevede il divieto di somministrazione degli alcolici nelle attività ad elevato rischio infortunistico, contenute in un allegato. Quindi non esiste un divieto per tutti e per tutte le mense aziendali, è il datore di lavoro che, sentito il medico competente , deve valutare in base alle attività presenti nel proprio ambito e se la decisione di non somministrare non è sufficientemente motivata spesso è causa di diatribe sindacali.
RispondiNic Marsél
circa 11 anni fa - LinkAllora dammi l'indirizzo di una mensa aziendale con alcolici, perchè io non ne trovo in giro. Il confine tra attività a rischio non è ben delineato quindi difficilmente le aziende si prendono questa responsabilità. A scanso di equivoci, niente alcol.
RispondiGiovanni
circa 11 anni fa - LinkNon voglio polemizzare, ma a questo punto possiamo dire che la prima affermazione “A me pare che la somministrazione di alcolici nelle mense aziendali sia vietata per legge da diversi anni.”non corrisponde al vero. Per quanto riguarda il resto, le cose dal punto di vista normativo stanno esattamente come sopra ho scritto, e anche dal punto di vista pratico spesso è così : dai un’occhiata ai regolamenti delle mense aziendali delle ASL ( li trovi su web) e vedrai che ¼ di litro di vino viene normalmente somministrato in alternativa ad acqua o birra. E’ evidente che, come da te sostenuto, i datori di lavoro possano arrivare alla conclusione di non somministrare alcolici nelle proprie mense aziendali, ma questa scelta se fatta per addetti alla conduzione di carrelli elevatori ha un senso , anche legislativo, ma se fatta per un contabile o un addetto alla macchina da presa , tanto per restare in RAI, ne ha molto meno , soprattutto se si parla di ¼ di litro.
RispondiNic Marsél
circa 11 anni fa - LinkGiovanni, guarda che il contabile e il mulettista vanno alla stessa mensa. E anche alla RAI ci sarà chi sale sulle scale per montare una scenografia o anche solo per cambiare una lampadina. In base a cosa tu daresti il vino a uno e lo negheresti all'altro? Un po' di pratica vale di più di molta teoria.
RispondiGiovanni
circa 11 anni fa - LinkNic, oltre a tutte le questioni che si sono dette esiste anche una responsabilità personale di chi è adibito ad una mansione che sa perfettamente che non può far uso di certe sostanze, indipendentemente dal fatto che un datore di lavoro le renda disponibili o meno, tant'è che esistono dei controlli obbligatori sulle attività a rischio presenti nell'allegato di cui si diceva. Non voglio tediarvi ulteriormente su queste questioni, ma quello che mi premeva sottolineare è che per alcune attività esiste un obbligo legislativo, per altre no. Penso che il messaggio che debba uscire da questa discussione, per chi ha avuto la pazienza di leggere , è il seguente : non è affatto vero che per legge in tutte le mense aziendali sia proibito somministrare vino.
RispondiNic Marsél
circa 11 anni fa - LinkEh no! Giovanni ;-) La domanda nel post era : "come si beve nelle mense aziendali italiane e, soprattutto: cosa si beve?" La risposta è : nelle mense non si beve e il motivo, di fatto, è la legge. Stop. Chiudo qui. ;-)
RispondiGiovanni
circa 11 anni fa - LinkA proposito di piomba : http://www.youtube.com/watch?v=-zQ37BuI8xg
RispondiPaolo A.
circa 11 anni fa - LinkVedi che succede a pubblicizzare troppo certe chcche...le recensioni son già state fatte sparire
RispondiTommaso Farina
circa 11 anni fa - LinkIn compenso, ci regalano un'altra chicca: il "Ristorante n. 1" di Milano è la PASTICCERIA CASTELNUOVO.
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