Elisir della Luna | Che sapore ha il nettare degli dei?

di Antonio Tomacelli

Domanda: qual è la più antica bevanda alcolica nata dalla fermentazione degli zuccheri? Giuro: il primo che dice la parola vino lo metto senza pietà a recitare la guida del Gambero. In ginocchio e sui ceci. Lo so che già nella Bibbia c’era abbondanza di ubriachi molesti, ma dovete fare un passo indietro nel tempo, anzi due, perchè prima del vino è nata la birra e ancora prima l’idromiele. Essì, cari lettori, siamo di colpo sprofondati in un abisso temporale popolato da druidi celti e sacerdoti egizi che usavano l'”ambrosia” nelle cerimonie sacre, il mitico nettare ottenuto dalla fermentazione di acqua e miele tanto caro agli dei dell’Olimpo.

L’idromiele si beve ancora, ma solo in certe zone del Nord Europa, dove è declinato in più gradazioni alcoliche e diversi gradi zuccherini. Tra le mani sapienti di Cinzia Dutto  una delle poche produttrici in Italia, la bevanda è diventata una piacevole bollicina dolce, fermentata sul lievito di birra, con poco alcol e tanti zuccheri. Il naso è intrigante, tra birra e miele d’acacia che diresti integrale. L’assaggio è dolce quanto può esserlo un cucchiaino di miele sul pane, ma la bollicina è leggera e bevuto freddo non stanca. Un bicchiere via l’altro e la bottiglia finisce tra chiacchiere e dolcetti, ma se hai qualche buon formaggio erborinato in casa, è matrimonio fatto.

La piccola produzione artigianale di Cinzia nasce nell’alta valle di Stura, Piemonte, in una frazione del comune di Moiola che conta ben nove abitanti compresi i tre della famiglia Dutto, fuggiti dalla città e ora felici abitanti di un pezzo di terra affollato di asini, capre e gatti. Lì, su quei monti vicini alla luna, rinasce l’ambrosia dei celti e il nettare di un dio di cui, forse, non ricordiamo più il nome.

idromiele Elisir della Luna – Azienda agricola l’Impronta di Cinzia Dutto – Località Moiola, Valle di Stura.

avatar

Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

1 Commento

avatar

Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Alessandro, ma l'idromiele quando è datato secondo le fonti storiche cui attingi? E' vero che questa è opinione diffusa, resta il fatto che non sono a conoscenza di testi storici che datino in modo certo testyimonianze prima degli egizi del III millennio a.c.. Per quel che mi risulta invece è proprio il vino la prima bevanda fermentata secondo le ultime scoperte antropologiche. Addirittura si suppone che prima della coltivazione volontaria della vite in Anatolia fra il VI e il V millennio a.C., l'uomo bevesse già il succo fermentato dell'uva selvatica (a giudicare dalle anfore con residui di ossidazione carbonica e vinaccioli 8000 - 10000 a.c.). Tanto per concludere anche la birra viene deopo e la traduzzione corretta della bevandfa che viene data a Enkidu ("l'uomo animale") quanto viene introdotta in babilonia, nominata nel poema SHRN (dorebbe pronunciarsi all'incirca "scerèn") significherebbe "uva che crese fra i due fiumi".... altro che birra.... :-) p.s. informazioni tratte da TIm Unwin: "Storia del vino - Geografie, culture e miti" (1993, Donzelli Editore, pp. 65-68) p.s.2 lo so che essere palloso mi riesce benissimo ..... per punizione (anche se ho ragione) mi leggo comunque la guida, e aggiungo di mia spontanea volontà inginocchiato sui ceci con tanto di autoflagellazione

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.