La Sagra di Montefiascone ritorna al suo (oscuro) passato

La Sagra di Montefiascone ritorna al suo (oscuro) passato

di Massimo Andreucci

Ho fatto un salto alla fiera del vino di Montefiascone, una delle manifestazioni enoiche più datate e gloriose. Non sempre in passato è stata sinonimo di qualità, forse più di folclore: qualcuno si ricorda la fontana del paese che zampillava vino con le ballerine del night dentro e gli anziani a fare la fila per riempire il bicchiere di plastica? Di recente si era faticosamente ricostruita una reputazione inseguendo un turismo enologico sempre più consapevole ed esigente. E devo dire che l’operazione era ben riuscita. Si beveva bene, sì, ma non era solo quello: c’era dibattito e confronto. Vi gravitavano produttori illustri e gente interessante come Sangiorgi e Gravina, tanto per fare un paio di nomi.

A furia di spaccare in quattro il bicchiere in qualche maniera si era innescato un circolo virtuoso, con profitto non solo per la manifestazione ma per il settore intero. Alcune cantine storiche ne avevano tratto occasione di miglioramento, e dio sa quanto ne avessero bisogno, e qualcuno si era persino lasciato contagiare dall’entusiasmo mettendosi a vinificare in proprio. Superfluo stare a specificare che l’apertura di una nuova cantina in un territorio che ha sempre avuto nel vino la sua spina dorsale sia una benedizione.

Ma Montefiascone vive anche di turismo straniero e c’era di buono che il percorso fieristico nel centro storico, dentro le antiche cantine scavate nel tufo, oltre ad essere una figata, restituiva al turista esattamente l’immagine del paese che si aspettava di trovare quando aveva prenotato le vacanze.

Purtroppo tutto questo è acqua passata. Quest’anno la Pro Loco ha sparigliato le carte. Spariti i produttori illustri, i dibattiti e le degustazioni coi critici. I fondi sono stati dirottati sull’organizzazione di un evento clou: il concerto di Gianluca Grignani. Il grosso della manifestazione è stato spostato fuori dal paese: al posto delle grotte in tufo ci sono i chioschi di legno, le sedie in plastica, le bancarelle ed il pungiball: un po’ come alla fiera del bestiame. Poco importa apprendere che nel frattempo Grignani si è defilato, giacché noi saremmo qui a parlare di vino.

Già, il vino: che male vi ha fatto per meritarsi tutto questo?

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Massimo Andreucci

Bianchista. Compulsivo. Uno che per indole starebbe sempre a mangiare e bere ma non potendolo fare ci scrive sopra qualche riga nel vano tentativo di prolungare una gioia sempre troppo breve.

2 Commenti

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daniele

circa 7 anni fa - Link

Direttamente dai baccanali, hanno solo sbagliato le date...

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Manilo

circa 7 anni fa - Link

Se tutto era migliorato, bisogna ringraziare il cappellato ed unico Carlo Zucchetti , è grazie a lui se Sangiorgi è venuto a Montefiascone. Purtroppo non hanno chiamato più lui e questo è il risultato.

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