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Questa sera pizza e prosecco alla spina. No, non ho detto birra alla spina
febbraio 14th, 2013 at 18:17So che le segnalazioni vengono fatte al consorzio del Prosecco che si muove anche all’estero come nel caso del Prosecco Brasiliano (sic!)
E’ chiaro che nell’immediato è difficile che vengano sanzionati, però almeno vengono avvertiti del rischio che corrono.
Questa sera pizza e prosecco alla spina. No, non ho detto birra alla spina
febbraio 14th, 2013 at 12:13Il Prosecco alla spina non esiste.
Da quando è stato fatta la nuova doc del Prosecco 3 anni fa non è possibile mettere il Prosecco in fusto, ma solo in bottiglia.
Chi lo scrive sul menù o sulle colonnine rischia una multa salata.
E adesso ditecelo voi: questo nuovo Vinitaly è promosso o bocciato?
aprile 2nd, 2012 at 09:41Bocciato senza appello.
La prospettiva del visitatore è sicuramente diversa, ma dal punto di vista degli espositori bene solo la formula della domenica-mercoledì, il resto è un disastro.
Saranno anche le solite lamentele, ma una fiera di questo livello non può avere una viabilità da Calcutta, parcheggi ad imbuto, bagni sporchi e con file per le donne chilometriche (che il lunedì erano costrette ad entrare in quelli dei maschi), wi-fi inutilizzabile, telefoni in black-out tutto il giorno, personale impreparato e menefreghista.
Con la ciliegina della torta dei soliti ubriachi e delle bottiglie che regolarmente sparivano al mattino dagli stand.
Vergognoso, considerando poi quello che costa a noi produttori.
Il paragone è sempre quello con Pro Wein e Vinexpo ed è impietoso.
Dazioni | La cozza pelosa è corruzione, il vino è ringraziamento identitario
marzo 21st, 2012 at 12:12Perchè mi sembra più un commento ad un’affermazione politica, più che qualcosa che abbia a che vedere con il mondo del vino.
Poteva dire radicchio e casatella e sarebbe stata la stessa cosa.
Poi, ovviamente, questo è il mio punto di vista.
Dazioni | La cozza pelosa è corruzione, il vino è ringraziamento identitario
marzo 21st, 2012 at 10:56Se il collegamento è semplicemente quello del vino e del salame, mi pare un po’ poco per rientrare in questo contesto.
Il resto è solo politica e a noi qui non interessa, soprattutto se è per dare risalto ad una notizia che in realtà non lo è.
Se gli americani fanno sembrare simpatico perfino il merlot, cosa potremmo fare noi col nebbiolo? (E quant'altro)
marzo 15th, 2012 at 11:59Vecchia comunicazione pomposa da aristocratico trombone con podere con esposizione perfetta e microclima peculiare…impara!
Questo dimostra che se si ragiona fuori dagli schemi si può parlare di vino con freschezza, senza scivolare nella solita NOIA.
E poi cari produttori prendetevi un po’ meno sul serio: l’autoironia è sempre un mezzo straordinario.
Hats off.
Il succo deprimente del discorso è che portiamo nel mondo vini italiani magnifici in maniera disastrosa
gennaio 20th, 2012 at 16:19Condivido, forse provincialismo è più adeguato come termine. Curioso poi come la nostra “spocchia” si traduca in complesso di inferiorità quando si tratta invece di affermare le proprie straordinarie peculiarità, come nel vino. Del resto il termine “grandeur” in Italiano non esiste…
Il succo deprimente del discorso è che portiamo nel mondo vini italiani magnifici in maniera disastrosa
gennaio 20th, 2012 at 15:06Si parlava or ora con amici del “metodo Italiano” o cosidetto “Martinotti”…che al consumatore medio non dice nulla. Mentre già se si parla di “metodo Charmat” ai più evoca la rifermentazione degli spumanti in autoclave (sempre che non si voglia usare cuvèe close da esame di sommelier…)
Faccio veramente fatica a capire perchè dobbiamo usare un termine Francese per definire il “metodo Italiano” quando addirittura questo poi è stato inventato dall’Astigiano Martinotti! Follia pura.
Siamo malati di esterofilia e pensiamo sempre a difendere il nostro giardino, sospettosi del vicino. Quando si dovrebbe capire che lavorare per promuovere tutto il nostro territorio poi porta beneficio a tutti!