Vendemmiare nebbiolo a Castellania per il sorriso di una bimba
di Mauro MatteiVivere il tempo della vendemmia con lo sguardo abituato alla città non è cosa automatica. Altri ritmi, altre preoccupazioni, altre prospettive. Immergersi fra colline ripide e piccoli centri abitati, per scovare la vigna dove sembra che domini il bosco, è un’esperienza rigenerante: il panorama viticolo del tortonese non è punteggiato di solo timorasso e questo suo pregio estetico è un manifesto alla biodiversità. Niente monocoltura, guardarsi intorno è rasserenante. Fra le pieghe di questo Piemonte inconsueto, Francesco Bellocchio (Vigne Marina Coppi) ha voluto dare spazio al nebbiolo, uva di Langa messa a dimora accanto alle più classiche barbera, freisa e croatina. Una piccola produzione che nasce come sfida a se stessi, ritagliandosi un godibile ruolo ludico vista l’esiguità del prodotto in commercio.
Lindin è il nome di un vino ma soprattutto il regalo di un padre alla propria figlia; è facile intravedervi i connotati di un profilo emozionale. Nebbiolo in purezza, dove l’austerità del vitigno sembra domata dal legame ideale che lo unisce al sorriso di una bimba. Una storia d’amore rafforzata da un senso di riconoscibilità e da una leggibile leggerezza esecutiva. Un racconto familiare, insomma, segnato da un’incontenibile voglia di crescita.
[Video girato e montato da Cecilia Maggio]
13 Commenti
francesca ciancio
circa 13 anni fa - Linkma Francesco lo ricorda Coppi sul serio
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkPiù fascinoso, però: un incrocio tra Fausto Coppi e Daniel Day Lewis, ad occhio e croce. Video interessante (anche se la musica melanconica non c'entra molto con la gioia tranquilla espressa dal resto), che mostra ciò che una guida e una degustazione alla cieca - che pure hanno le loro ragioni d'essere - non potranno mai fare: il vino come storia.
RispondiMauro Mattei
circa 13 anni fa - LinkMa va Marossi, Elvis Costello ti rilassa alla grande non è mica melanconico! Comunque tu "abbinaci" questa se ti è più congeniale :D : http://www.youtube.com/watch?v=U6tV11acSRk
RispondiCecilia
circa 13 anni fa - LinkIl testo della canzone parla di presente, passato e futuro. Un passato che non è deposito morto perché riassunto nel presente di questa famiglia e che, per questo, restringe l'indeterminatezza del suo futuro. Questo filo sottile di sentimenti che lega un nonno famoso al sorriso di una bambina è il motivo della scelta di questa canzone. Ricoeur docet.
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkInfatti io ho detto musica, non testo. Devoto Oli docet. Facezie a parte, rimarco invece la parte positiva del mio intervento (quando marossi indica la luna, i.v. guarda il dito), e ribadisco che il web talora sfrutta bene le nuove possibilità offerte dalla tecnica. Qui lo avete fatto. In fondo, cosa ha detto questo video di interessante? 'Tecnicamente' nulla, ma quelle poche parole e immagini hanno un valore simile alle due tre righe che Veronelli piazzava ogni tanto tra le fredde note di degustazione della sua Guida. Riporta cioè il discorso sul vino a una narrazione di vita degli uomini e donne che quel vino producono, ciò che a mio avviso rappresenta magna pars del fascino dell'enomondo, in barba alle benemerite votazioni alla cieca. Cordialità
RispondiCecilia
circa 13 anni fa - LinkTe ne siamo immensamente grati ;-)
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkMarossi, se non esistossi bisognossi che t'inventossi.
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkFaccio coming out: per NN ho un debolossi.
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkUn bel post con immagini piene di luce tersa e pulita. Le basette lunghe di Mauro Mattei sono uno spettacolo! Beato Francesco Bellocchio che si può permettere di farsi aiutare da amici e sommeliers, partecipanti per gioco. Qui da noi si aggirano ispettori dell'Ufficio del Lavoro armati di Kalashinikov, pronti ad impallinare chi non ha una regolare assunzione.
RispondiLorma
circa 13 anni fa - LinkSono d'accordo con te. Non riesco a capire come in certe regioni si può invitare ospiti alla vendemmia e in altre ti impallinano gli ispettori del lavoro.
RispondiJovica Todorovic (teo)
circa 13 anni fa - LinkGrande Mauro, che bello leggerti. Un abbaccio Teo
RispondiFrancesca ciancio
circa 13 anni fa - LinkPaul Ricoeur. Maronn' ceci' mi hai fatto fare un salto indietro di 15 anni con gli esami universitari
RispondiCesare Autera
circa 9 anni fa - LinkSi prova viva soddisfazione nel bere LINDIN il nebbiolo delle Vigne di Marina Coppi perché chi , come me , ama il nebbiolo langarolo e l'albarossa Piemonte doc riscopre identiche emozioni in un prodotto di nicchia del Monferrato che vive per l'impegno del figlio di due genitori novesi che onora le sue origini . E' proprio vero che "Chi semina , raccoglie". Bravi Marina,Gianni e Francesco ! Ad maiora .
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