Serial drinker | La birra, questa volta

di Andrea Gori

Cochonne Vapeur
Birra d’abbazia impegnativa con tendenza alla mappazza con note di cicoria, coriandolo e scorza d’arancio dolce. Merita attenzione già dal cappello imponente di schiuma densa; il colore è ambrato scuro — affatto trasparente — e già al naso è un susseguirsi di castagno, miele di melata, mallo di noce, prugna, cotognata, speziature e caramello per finire con tabacco e liquirizia. Si percepisce nettamente la nota vinosa dovuta ad una parte di affinamento in botti borgognone di pinot nero. In bocca è sontuosa, piena decisa ma bevibilissima con un gusto che ti sorprende ad ogni assaggio. Da meditazione, forse, ma anche in tavola dà discrete gioie su carni importanti. 89

Bruton Lilith
Classica rossa premiata di Bruton. Ha, come sempre, un duplice carattere con una dolcezza struggente al naso fatta di fragola, lampone e spezie dolci mentre in bocca il luppolo e la struttura generale la rendono molto amara e tosta, con retrogusto tra liquirizia, mallo di noce e tabacco. Bella bevuta ma da usare su certi piatti (grassi e dolci) e da evitare in altri dove il carattere troppo deciso potrebbe dare esiti imprevisti. 84
Bruton Momus
La birra d’abbazia di Bruton è un omaggio sincero alla tradizione belga. Maltata, corposa, con il luppolo ben bilanciato e un naso con tostature e poi tabacco, liquirizia e sandalo. In bocca è tendenzialmente dolce, pur preservando freschezza notevole che rende il sorso piacevole nonostante un malto bello corposo. 87

Bruton Bianca
È sempre un piacere berla. Schiuma abbondante e freschezza aranciata nel bicchiere. In bocca continua ad essere vaporosa e accogliente, con una capacità di dissetare unica.Stimola e disseta, grazie anche alla generosa luppolatura. 88

Quintine Blonde
Schiuma soffice e vaporosa, da classica “chiara” belga. Buona la struttura e il corpo, intensa al naso, con un che di floreale bellissimo, bianco e giallo di gelsomino e fieno, molto gioiosa e primaverile. Al gusto il malto predomina e la spezia è ben presente ma non copre. Prima dell’imbottigliamento viene lasciata riposare in botti di quercia tedesca. Buona sullo spaghettone Fabbri di semolato semi integrale con menta e pecorino. 86

Zonderik Tripel
Quasi ambrata, neanche troppo dolce al naso che colpisce e seduce per freschezza: bella la schiuma imponente. In bocca è una tripel classica con il malto a fare la sua parte e una nota amara decisa, insaporita da miele e coriandolo. Malto d’orzo e caramellato in parte, dal legno di rovere molto tostato in cui viene affinata. Luppolo saaz classico che dona freschezza e un equilibrio raro. 87

Briaha Brown Ale 7,8% con castagne Birrificio del Mugello
Cappello appena accennato e naso piccante, con note di sottobosco, felce e caramello leggero. In bocca ha poco gas e un filo di episperma di castagna che accarezza. Finisce tra il dolce e l’amaro ma è delicata e maschera bene i suoi gradi alcolici. 77

Buriana rossa 5,5% con susine Birrificio del Mugello
Torbida e con schiuma quasi inesistente, naso fruttato di leggera susina e mela ma un poco piatto. Bocca piacevole ma niente di più: poco l’amaro, scarsa la CO2, chiude con frutta delicata. 74

P.S.: lo sappiamo che alle birre non si danno i voti ma qui in redazione amiamo assumerci le nostre responsabilità e dato che lo facciamo con i vini, per par condicio lo facciamo anche per le birre, come idea considerate che da 75 in su “merita di essere provata“, da 80 a 89 è una birra di “assoluta qualità e piacevolezza” e che da 90 in su è una specie di “riferimento per la categoria

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

18 Commenti

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SR

circa 13 anni fa - Link

dove hai letto per parziale affinamento in botte della Cochonne?? noto con un certo piacere lo sdoganamento dei descritti di avanguardia birraria quali mappazza... 8-)

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

a leggere intravino si impara anche sulle mappazze e sulle pigne ;-) per l'affinamento in botte mi è stato riferito da SaleRosso importatori e da Marco Pasquini de I Birranti

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SR

circa 13 anni fa - Link

non mi risulta affatto che Jean-Louis Dits faccia alcun affinamento in botte. siccome tutto può essere o cambiare o special edition, ho girato in rete per i soliti siti di riferimento e non ne ho trovato traccia, come immaginavo. vedi qua http://www.vapeur.com/vap03.html

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lente trasparente

circa 13 anni fa - Link

Ma perché non ammettere di aver scritto una baggianata invece di dare la colpa ad altri? E' semplice no?

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SR

circa 13 anni fa - Link

con chi ce l'hai? col Gori spero e con le sue fonti. la Cochonne NON FA BOTTE. chiaro?

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SR

circa 13 anni fa - Link

ps: Gori, mi modero e mi danno del quaqquaraqqua. non si ripeterà! :D ho anche una mia teoria (ovviamente malevola) sul perchè circolino certe millantate, te la racconto la prima volta che vieni ad un festival a farti due birre :-P

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

stefano a gusto e a naso il passaggio in botte sembrerebbe verosimile e così mi hanno riferito. non avendo tempo per girare anche birrifici oltre le cantine non ho però esperienza diretta e non ho verificato di persona per cui tendo a credere quello che mi hanno detto... in ogni caso, è buonissima indipendentemente da come la faccia! lente trasparente (augh!) credo ce l'avesse con me, non vedo l'ora di farmi un festival birrario serio quindi rimedio e attendo curioso la spiegazione malevola!

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SR

circa 13 anni fa - Link

Andrea, ti posso assicurare che Cochonne non fa maturazioni in botte. lo sapevo da me ma per scrupolo ho incrociato informazioni, poichè non le assaggio da anni. qualche volta le birre di Vapeur hanno sentori "wild" riconducibili al legno... ma non è il legno...

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Birranti

circa 13 anni fa - Link

Chiamato in causa replico con quanto scritto al Gori di recente: Per quanto riguarda la Vapeur passata in botte è più che plausibile, avendola provata, avendone percepito i sentori di vinaccia al naso e avendone parlato con Gianni Capobianco (Salerosso) che importa la birra direttamente dal Belgio e che, soprattutto, al birrificio c'è stato. Poi, come ti dicevo, la tendenza attuale di molti birrifici è quella di far passare in botte di vino le birre e quindi una sua logica la mia affermazione ce l'ha. Poi Se sul blog c'è qualcuno che non è d'accordo pazienza, me ne farò una ragione, c'è posto per tutti. Aggiungo, non fossilizziamoci su posizione oltransiste, non serve. É ancora permesso sbagliare mi sembra e nessuno, mi pare, è depositario di assolute verità birrarie. SR quando passi da Firenze fammelo sapere così ci facciamo una birra insieme. Marco - I Birranti

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SR

circa 13 anni fa - Link

nessuno mette in discussione la presenza o meno di sentori, bisognerebbe assaggiare la bottiglia in questione. io ho assaggiato una marea di Pipaix che sanno di cantina, muffa, mutande... non per questo penso ci lavi dentro la biancheria... posso solo suggerivi appunto di andare al birrificio e verificare con i vostri occhi quanto vi dico... non stiamo parlando di "io ci sento l'amaretto ed io no", stiamo parlando di "è entrata o meno in una botte". non ci entra. se non vi fidate, potete agevolmente verificarlo rovinstando in millanta siti stranieri dove non se ne fa alcuna menzione il *dubbio*, ma solo il Gori lo sa e ce lo può dire, è che la bottiglia in questione potesse semplicemente avere una punta di infezione lattica...

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SR

circa 13 anni fa - Link

Kuaska conferma. mi fiderei...

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Schigi

circa 13 anni fa - Link

"Aggiungo, non fossilizziamoci su posizione oltransiste, non serve. É ancora permesso sbagliare mi sembra e nessuno, mi pare, è depositario di assolute verità birrarie" Ci sono cose oggetive e soggettive. Si quelle oggettive e necessario essere oltransister...

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Schigi

circa 13 anni fa - Link

"Aggiungo, non fossilizziamoci su posizione oltransiste, non serve. É ancora permesso sbagliare mi sembra e nessuno, mi pare, è depositario di assolute verità birrarie" Ci sono cose oggetive e soggettive. Su quelle oggettive e necessario essere oltransister...

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SR

circa 13 anni fa - Link

per completezza: "Nessuna birra di Dits vede legno! Sono sicuro al 100 per 100! Me lo ha detto lui! :-)"

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

Tornato dal Belgio, l'importatore mi conferma che non fa botte, ho fatto casino io perchè avevo sentito che era insaporita con cicoria torrefatta. E quando sento torrefazione penso sempre alla botte!

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mc100

circa 13 anni fa - Link

Due note al volo: - "birra di abbazia" non è una tipologia produttiva: indica semplicemente che il produttore aveva in origine qualche (ormai molto labile) connessione con il mondo monastico - "rossa" non si può proprio sentire...

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Francesco Fabbretti

circa 13 anni fa - Link

Bruton Momus ...In bocca è tendenzialmente dolce... (cit.) viene addizionata con miele "millefiori"

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Leonardo

circa 13 anni fa - Link

... e assaggiata la scorsa settimana aveva dei netti sentori di banana al naso, a lungo andare forse anche eccessivi. Altre volte l'ho trovata migliore, forse ho beccato una bottiglia non perfetta.

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