San Michele a Torri | La moderna fattoria del sangiovese biologico

di Andrea Gori

Biologico è una parola magica oggi ma pensarlo e realizzarlo nel 1993 non era  così scontato. Pochi i finanziamenti, la moda molto lontana se non contraria. Nel 1987 la famiglia Nocentini aveva appena acquistato la cinquecentesca Fattoria di San Michele a Torri e decise inequivocabilmente di andare in questa direzione, oltreché preservare ed estendere il carattere di “fattoria”. Difficile comunque vederla come una cantina, se non scorgendo le vasche d’acciaio e l’apparecchiatura di vinificazione, si confonde con il territorio e sembra una delle tante (bellissime) ville di questo pezzo di Toscana a due passi da Firenze (10 minuti di superstrada), altrimenti nota “solo” come teatro di una delle battaglie più cruente tra alleati e nazifascisti con oltre 1700 tra morti e feriti.

Poi entrando, se ne capisce molto di più. Per esempio, scavalcando il cane a dormire sotto il portico, vieni accolto come in una fattoria con più di 30 persone che vanno e vengono, chi con attrezzi da potatura, chi con tenuta da allevatore, chi all’accoglienza dei turisti, chi alla pompa del vino sfuso.

I vigneti sul confine tra Chianti e Chianti Classico e i campo di grano

Parli con Leonardo Francalanci, direttore della fattoria, e scopri piano piano il miele, l’olio (5000 piante, 30 ettari), l’allevamento di cinta senese (appena nati i piccoli, per 5 minuti divento quasi vegetariano a vederli) allo stato semibrado, gli angus e le chianine e ovviamente i 60 ettari di vigneto in gran parte sangiovese zona Colli Fiorentini (compreso uno spettacolare vigneto ad alberello) ma anche 10 ettari di Chianti Classico sottozona San Casciano, con la cantina a meno di 500 metri dal confine della denominazione.

Passeggiando verso gli allevamenti e scendendo il versante dietro la fattoria, ecco campi di grano e vari cereali (farro) che sono raccolti e usati come mangimi ma anche e soprattutto per produrre pane (4 volte la settimana, farina di tipo 2, ottimo il secondo giorno), postazioni fotovoltaiche che assicurano il 60% di fabbisogno energetico, il bosco, i casolari preservati e un’armonia di paesaggio che ti culla. Una fattoria classica quindi, quasi autosufficiente con un ciclo semi-completo al suo interno agricolo, zootecnico e vinicolo. Le attrezzature enologiche, a parte presse e acciaio per la vinificazione, sono tante storiche vasche di cemento vetrificato opportunamente ammodernate e tante botti grandi che relegano la decina di barrique in un angolino a ospitare un poco di cabernet. Molti gli esperimenti sui vitigni autoctoni, con un vigneto di 70 anni a piede franco di colorino recentemente ammodernato con un ceppo molto particolare, ricco e speziato che è stato selezionato e ripiantato e anche il canaiolo ha il suo spazio così come forse in futuro il pugnitello.

Il vigneto di Sangiovese ad alberello e sullo sfondo la fattoria

Le punte di diamante nel vino (come premi e critica) sono forse proprio nei 10 ettari di Chianti Classico ma il cuore e l’anima sono puro Colli Fiorentini e il sangiovese di queste zone (con tendenze argillose) è dolce, pieno e deciso con note mai banali di frutto e floreale carnoso di grande immediatezza, che si perde un poco appena si entra nella zona “Classico” dove però si acquista potenza e un poco di eleganza in più. Accompagnati da pane e olio della fattoria, ma soprattutto dai suoi salumi di cinta senese, ecco gli assaggi:

Chianti Colli Fiorentini 2009
80% sangiovese 10% canaiolo 5% colorino 5% merlot
Quasi solo cemento, freschezza prima di tutto, naso ricco franco toscano e fiorentino tra viola iris e accenno di mandorla, impressione dolce e invitante, in bocca è sapido e schietto ma non banale, intriga con nota di confettura di frutti di bosco e liquirizia , finale agrumato quasi piccante, bel vino completo, rapporto prezzo felicità notevole se pensate ai 5 euro (!) che costa sullo scaffale… 88

Sangiovanni Novantasette Colli f.ni Riserva 2007 sangiovese 100%
Passo molto più lieve ed elegante rispetto al Chianti annata, floreale ampio e delicato, frutta rossa mela e fragola in confettura morbido e accattivante senza voler strafare, bocca appena asprigna ma che invita alla beva, corredo tannico di livello, bel finale di ciliegia e fragola e accenni di cuoio, appena citrino in punta di lingua. 84

Tenuta La Gabbiola Chianti Classico 2007 90% sangiovese 5% colorino 5% canaiolo
Bel naso intenso polposo, di sottobosco e amarena, resina di pino, note speziate leggere appena pepato rosa, bocca croccante bel frutto si conferma a pieno, tannino chiantigiano vivo e stuzzicante bella freschezza e dinamica, classico san cascianese, soleggiato e ricco e con quella nota resinosa che ricorda i boschi della zona. 86

Murtas IGT Toscana 2006
cabernet sauvignon 40% sangiovese 40% colorino 20%
Fa il suo dovere con naso intenso e profumatissimo tra cipria mughetto e spezie dolci di legno e appena di mirra. Cardamomo e alloro, poi filo di pepe, in bocca paga un poco il legno e pare ancora un pó da distendersi, anche se ci si sorprende a berne volentieri un altro bicchiere grazie ad un equilibrio complessivo notevole. Più Chianti classico che colli fiorentini ma un bel vino che riesce a non tradire il territorio. 83

Aleatico Igt colli toscana centrale 2009
Appassimento dopo leggera surmaturazione su graticci del vin santo, spremuto a dicembre poi appena qualche mese in caratello. Naso intenso e appena volatile, frutta rossa e nera di bosco, ribes rosso e lampone maturo, bocca dolce ma non esagerata , curiosa e aromatica anni luce da Elba e sue concentrazioni ma molto piacevole con finale appena amarognolo con tannino che regala bevibilità 79

Vin Santo Colli della Toscana centrale 2005
(Trebbiano e San Colombano)
Sui graticci fino a gennaio poi nei caratelli in soffitta della villa con madre per 5 anni, naso quasi rosso con gioco floreale particolare, dattero e confettura di prugna, in bocca è dolce ma non troppo grazie a sapidità e freschezza e mostra una nota originale tra la resina, la castagna e il caramello , con corredo di nocciola, frutta secca e la mandorla, solo in finale emergono note più classiche ma molto ben definite di albicocca e fichi secchi. 91

L’assaggio rivela una impressione di compatezza e mano felice (in cantina una sicurezza l’enologo Alberto Andrea Paoletti), una sensazione di naturalezza importante e grandissima pulizia e precisione. Vini che si lasciano bere e che incarnano specie nelle etichette prettamente Chianti Colli Fiorentini un moderno modo di approcciarsi al vino, dove la freschezza e l’immediatezza sono al servizio del piacere di bere e non solo per stupire e rincorrere tendenze effimere. E dove il sangiovese non ha paura di mostrarsi al naturale, dolce e deciso allo stesso tempo.

Fattoria San Michele a Torri
Via di San Michele, 36 – 50018 Scandicci – Firenze (Italia)

Phone +39 055 769111 – Fax +39 055 769191
Email
info@fattoriasanmichele.it

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

7 Commenti

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Michele Braganti

circa 13 anni fa - Link

Gori....E si chiama Andrea non Alberto......

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

con questi nomi strani si fa sempre casino ;-) correggo subito

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TERROIR

circa 13 anni fa - Link

Complimenti,bella recensione...un'azienda della quale molti mi hanno parlato soprattutto per il vin santo ed il colli Fiorentini che anche te vedo premi col punteggio...e che presto anch'io andrò a visitare...una curiosità,del novantasette cosa non ti convince?!

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

assaggiato in azienda nell'occasione della visita di cui al post in oggetto non mi aveva convinto perchè lo avevo sentito un poco seduto, poca acidità e non tanta eleganza. Riassaggiatolo a Fiesole mercoledì scorso a God Save The Wine invece l'ho sentito molto più pimpante fresco e di una eleganza molto diversa. Probabile che si sia trattato di una bottiglia sfortunata. Classico caso in cui uno si chiede che fare, modificare punteggio o valutazione nel post oppure lasciare così com'era al momento del primo assaggio?

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Il link "continua>> " spara verso il sito di "Fattoria di San Michele a Torri". E va be' la rece, però così troppa grazia :-)

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

mi pare adesso vada tutto ok, o solo a me?

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Ok... Ok... Mi stai sovraccaricando di vini da provare :-) Mi sa che qualche volta vengo a bere da te...

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