Milano da bere (anche troppo)

di Alessandro Morichetti

stop alcolVi ricordate la “Milano da bere”? Flash-back veloce: anni ’80, benessere diffuso, socialisti in ogni dove, borghesia rampante e un buon Amaro Ramazzotti a rallegrare la giornata. Anche io, piccolino, ho sognato quella vita, cullato da una musica piena di belle donnine e uomini sorridenti. Ora, ti risvegli nel 2010 e scopri che l‘italian dream sta diventando un incubo. Pure per colpa dell’alcol.

Poche chiacchiere, il problema è serio. Basta scorrere il rapporto annuale dei vigili urbani di Milano: 1000 patenti ritirate per guida con tasso alcolemico oltre i limiti consentiti. Oltre un terzo (1021 su 2988) degli automobilisti fermati è risultato positivo ai controlli, 349 le auto confiscate: vi rendete conto che gran casino?

La legge – giusta o sbagliata – è questa e dobbiamo farcene una ragione. Il problema, cari meneghini, forse siete voi. Bere un tantinello di più il fine settimana ci può stare, a rischio e pericolo di chi guida. Ora però inizio a pensare che abbiate altri problemi da sfogare, altrimenti non si spiega. Ora, non dico siate tutti antropologicamente deviati (cit.), ma qualcuno dovrà pur ricordarvelo che ci si può divertire il sabato sera anche senza ingolfarsi d’alcol prima di mettere un volante tra le mani. Se proprio non vedete alternativa, fate guidare qualcun altro – possibilmente meno sbronzo di voi.

Comunque vi capisco, non è tutta colpa vostra e confermate qualcosa che ho sempre pensato. “Quella” Milano da bere vi ha proprio suggerito dei cattivi maestri. Quali? Andateveli a cercare. Aiutino: nello spot, li trovate allegramente al bancone. Ieri il bicchiere in mano, oggi l’etilometro. Un segno dei tempi che cambiano.

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

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