E se un giorno vi dicessero che il sangiovese è un vitigno internazionale?

di Antonio Tomacelli

Ci risiamo. Nonostante tutti i bei discorsi sui vitigni autoctoni ecco l’ennesimo consorzio che si mette a piantare vitigni internazionali solo perchè fanno figo. Tocca all’Herault (sud della Francia) questa volta e il vitigno internazionale prescelto è – pensa te – il sangiovese! Un pugno di produttori della zona (Domaine de Gournier, des Peyrats, de la Bousquette, Clos des Roques, and de St. Laurent) ha da poco acquistato presso gli italianissimi Vivai Rauscedo circa 170.000 ceppi di sangiovese e tra i cloni prescelti ci sarebbe anche il sangiovese grosso in uso a Montalcino. È l’ennesima rincorsa al mercato? I produttori di Heraul giurano di no e si giustificano dicendo che il sangiovese sarebbe più adatto al clima siccitoso che andrà via via aumentando nei prossimi anni.

Secondo il direttore generale dei Vivai Rauscedo, Eugenio Sartori, nella Linguadoca si starebbe preparando un’invasione di vitigni internazionali come malvasia, incrocio Manzoni e teroldego. Insomma, siamo alle solite: la pazza rincorsa ai mercati e la voglia di sfruttare il successo commerciale del Brunello di Montalcino hanno la meglio sul terroir e sulle fantasie di qualche povero blogger che si ostina a considerare i vitigni internazionali come la vera jattura del nostro secolo. Augh!

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

21 Commenti

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armando trecaffé

circa 13 anni fa - Link

sono perplesso...(traduzione non me ne puo' ... meno) ormai per me la vera distinzione è naturale / convenzionale...il resto è irrilevante

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enrico togni viticoltore di montagna

circa 13 anni fa - Link

armando, mi spiace ,ma per me sbagli. guarda l'art. pubblicato oggi su slowine. l'unica distinzione dovrebbe essere prodotto con coscienza o no. ciao

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armando trecaffé

circa 13 anni fa - Link

hai ragione, Enrico, ma io estremizzo sempre un po' troppo gli interventi....riconosco che vi sono ottimi vini convenzionali prodotti con cura...

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Luciano Ciolfi

circa 13 anni fa - Link

Ma attenzione, il sangiovese è un vitigno difficile, parte tardi e arriva tardi ad ogni minimo cambiamento (terreno o clima) cambia il risultato. Insomma i risultati non sono garantiti...... su google cercando le cantine che segnali ho scoperto questo, http://closdesroques.fr/index.html , sicuramente un sottofondo musicale da evitare :-)

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Silvana Biasutti

circa 13 anni fa - Link

SAint Jovais: suona bene,

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Enrico Nera

circa 13 anni fa - Link

qualcuno lo definirebbe il progetto "scambio di coppia"...;)...

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Enrico Nera

circa 13 anni fa - Link

Liberati Armando...parla con noi ;)

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Enrico Nera

circa 13 anni fa - Link

Io comunque non ci vedo niente di male, se qualcuno qualche anno fa non avesse piantato Cabernet (Franc/Sauvignon) e Merlot nella zona di Bolgheri oggi non avremmo avuto il Sassicaia, il Masseto, etc...

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armando trecaffé

circa 13 anni fa - Link

....d'accordissimo Enrico anche io non ci vedo nulla di male...dai, apriamo l'enoteca Bibenda a Brux....cosi' propagandiamo Cesanese e Aglianico....ieri ho bevuto le Fole di cantina Giardino...una meraviglia...

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Enrico Nera

circa 13 anni fa - Link

Se puoi prova anche il Titolo di Elena Fucci...a settembre ci incontriamo e parliamo del progetto ;)...ok?

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armando trecaffé

circa 13 anni fa - Link

...ok lo cerco questa estate, magari un fine settimana lo vado pure a vedere sto Vulture....a presto caro "collega"...

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davide bonucci

circa 13 anni fa - Link

Ma se uno vuole fare il creativo, perchè non fa direttamente l'artista invece che il produttore di vino? :D

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uainmeicher

circa 13 anni fa - Link

Io sono contento che i francesi piantano sangiovese... specialmente se poi i risultati sono poi mediocri: contribuirebbe a fare crescere il valore dei nostri vini a base sangiovese e del loro valore assoluto. E se poi invece riuscissero a fare dei vini decenti resterebbero delle volgari imitazioni di qualcosa che non potranno mai essere: l'imitazione è la forma più sincera di adulazione. (cit.)

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Anche per me tutto sommato é una notizia lusinghiera. Certo, come giustamente fa notare Lorenzo Ciolfi, il Sangiovese é un vitigno difficile. Al di fuori di certe zone non riesce mai a raggiungere apici qualitativi a meno che non abbia un aiutino da altri vitigni. Mi raccomando, leggete bene, ho scritto "al di fuori di certe zone" e quella principe é Montalcino, almeno parte di essa (speriamo che Ziliani sia in vacanza). Per tornare al Sangiovese Made in France, ripensandoci penso che sia proprio una bella notizia perché vuol dire che il Sangiovese é più conosciuto ed apprezzato di anni fa. Nello stesso tempo mi sembra una notizia "normale", ci devono essere scambi, cambiamenti, sperimentazioni nel mondo del vino, basta che vengano fatti con trasparenza.

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uainmeicher

circa 13 anni fa - Link

A proposito di scambi, ricordo un'aneddoto interessante di una decina d'anni fa quando le barbatelle di Sangiovese non si riuscivano a trovare e costavano il doppio di oggi visto l'enorme richiesta.Ebbene alcune azienda toscane andarono ad acquistare il Nielluccio proprio in Francia per i loro nuovi impianti di Sangiovese.

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Gabriele Succi

circa 13 anni fa - Link

Anch'io sono contento che i francesi piantino Sangiovese.... Poi capiranno cosa hanno fatto e faranno come in California dove l'hanno in gran parte espiantato per la difficoltà di coltivazione e la non costanza del risultato. A fare i fenomeni con Cabernet, e Merlot son buoni tutti...che lo facciano con il Sangiovese poi vediamo i risultati. Te lo credo che i vitgni francesi sono piantati "all over the world" e il sangiovese no.....

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Sara Montemaggi

circa 13 anni fa - Link

Io non sono d'accordo che ci copino senza rendergli baguette per focaccia. Ma insomma, un pò di orgoglio nazionale, tra le tante cose che potevano copiarci proprio il sanzves? Les transalpens ci hanno scopiazzato la piadéna, che chiamano pié, poi i toast che loro chiamano croque madame, poi il parco giochi dell'eur che hanno chiamato eurodisney, poi il formaggino mio ammuffito, il precursore dei formaggi molli che loro chiamano roquefort e poi non so quanta altra roba. Basta. E' ora che anche noi ci mettiamo a copiare: cominciamo coi vini: bordeaux, borgogna e poi passiamo ai foulard hermes e alle borse gucci e vuitton e poi vediamo chi è che copia meglio.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 13 anni fa - Link

Ma avete mai avuto a che fare con la puzza sotto il naso di un produttore francese? Ragazzi, questa e' una notizia. E' come se oriundizzassero uno di noi pezzenti nella loro preziosa nazionale di rugby, sono cose che al solo pensarle li fanno rabbrividire dentro. Poi di certo il sangiovese Made in France sarà una ciofeca pazzesca, ma la notizia di per se' e' epocale. Alle la Franc..iacorta!

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Giacomo Bezzi

circa 13 anni fa - Link

A Sant'Arcangelo di Romagna c'è una targa di marmo ove si dice che il Sangiovese è nato colà.

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Vinogodi

circa 13 anni fa - Link

...il Sangiovese un vitigno "internazionale"? ... e perchè no : uno stage all'estero non si nega a nessuno ...[img]http://www.vocinelweb.it/faccine/biggrin/pag2/02.gif[/img]

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