E ora qualcosa di completamente diverso. Il gioco del vino associato alla musica

di Fiorenzo Sartore

Come funziona il gioco, lo immaginate. Altrimenti si spiega veloce: ci sono vini che evocano una canzone – ma vale anche il contrario, conosco canzoni che ricordano un vino. Unica variante: solo musica dei Depeche Mode. Ah, ovviamente il titolo è ironico: qualcunohainiziato da tempo il trend. Scommetto che pure Noè, mentre vinificava, canticchiava qualcosa.

Wrong: questo è un vino ossidativo: sbagliato, ma fatto apposta, come uno Jerez, o una Vernaccia di Oristano, in cui l’elemento identitario (cielo quanto mi piace questo termine) è il suo apparente difetto.


Never let me down again
: struggente, come di qualcosa o qualcuno a cui non vorrei mai rinunciare. Sensazione di felicità straniante, “non voglio tornare più sulla terra”: Sauternes, ma con una bella maturità. Molto lungo, evoluto.


Personal Jesus
: rigoroso ed inconfutabile, quasi perentorio. Non hai molte possibilità di variazioni, resta solo un’interpretazione seria di nebbiolo; un Barolo, ma di quelli tradizionalisti.


Enjoy the silence
evoca un bianco molto ampio, meditativo, direi qualcosa di profumato ed altoatesino. Non necessariamente traminer – forse riesling, col suo giusto timbro aromatico techno.


Just can’t get enough – live, 1982
. Asciugate la lacrima nel rivedere il pallido ragazzino, e considerate un rosso lieve, leggero, magari estivo. Qualcosa di gardesano, un Bardolino. Non dico inconsistente, ma certo light.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

1 Commento

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i love Carol Cleveland

circa 15 anni fa - Link

> Ah, ovviamente il titolo è ironico :-D e doppiamente citazionista: un-due-quattro-quattro?

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