Birrovagando | Londra a suon di Real Ale

di Alessandro Morichetti

Daniele “Spaghetto” Merli, appassionato e produttore casalingo di birra dal 2005, è sommelier Ais dal 2009 e relatore di homebrewing per Mo.BI. Ci racconta una Londra notturna come non l’avete mai vista.
Hereford ArmsDopo aver scovato ogni angolo birrario del Belgio nel 2006, un bel beer tour mi mancava. Detto, fatto. Febbraio 2010, assalto a Londra, capitale europea e patria delle Real Ale – come dicono gli inglesi, “birra prodotta con ingredienti tradizionali, maturata con una seconda fermentazione nel contenitore da cui viene spillata e servita senza aggiunta di anidride carbonica”.

Il programma è a prova di bomba. Di giorno, visita culturale della città, di sera delirio puro: ad attenderci una miriade di pub mitici che servono Real Ale cask conditioned spillate a pompa (hand pump). Nota inattesa, un bel cielo sereno e sole primaverile, nessuna atmosfera plumbea e deprimente. Insomma, il clima ideale per muoversi in lungo e in largo per la City. E si sa, più cammini, più vedi, più visiti fantastici musei, più ti stanchi, più ti viene una tremenda, insopprimibile e devastante voglia di birra. Tutto torna, insomma.

Prima tappa | Venerdì alle 18, orario di punta, la sete del week end è all’apice e i pub sono letteralmente assaliti dagli indigeni. Iniziamo con The Argyll Arms, situato a due passi dalla fermata metropolitana di Oxford Circus. Il locale è molto carino, l’arredamento tradizionale da pub inglese e le 6 pompe in dotazione non deludono, ciascuna pronta a spillare ottime Real Ale, sia stagionali che classiche. Ho iniziato con una bella pinta (0.52 litri) di  Cropton Britannia Ale: 4,2% di alcol e ottime sensazioni fresche e beverine, buona intesità olfattiva che ricorda il miele di agrumi e le resine di abete, buon corpo e molto persistenza in bocca, con un caratteristico finale amaro e un gustoso aroma di luppolo freschissimo che sembrava appena raccolto. Fin dall’inizio emerge una caratteristica delle birre cask conditioned, completamente prive di anidride carbonica e quindi molto beverine. Vade retro pancia gonfia, qui il rischio è di bere con sin troppa naturalezza. Neanche il tempo di tre sorsi ed eccoci alla seconda pinta. Il publican (gestore del pub) ci presenta la Thwaites Nutty Black – di soli 3,3% di alcol – come una dark mild. Tecnicamente, avremmo dovuto assaggiarla prima della precedente, ma essendo una scoperta me la sono gustata lo stesso. Di corpo esile, con un amaro molto meno invadente rispetto alla prima, ne ho un ricordo nitido dovuto ad un’intesità olfattiva spettacolare, con delle note caffettose e di cioccolato amaro in polvere che ricorda l’ingresso ad una torrefazione. Anch’essa senza aggiunta di anidride carbonica e spillata a pompa.

Seconda tappa | Già due birre ed è ora di mangiare. La prima cena londinese ci attende all’Anglesea Arms in zona South Kensington, pub ottima cucina consigliatomi da un amico esperto di birre inglesi. Giusto per non perdere l’allenamento, ci siamo fatti portare un manzo alla Guinness in terrina, ricoperto da una crosta di pane e accompagnato da un purè di patate e porro. Sensazionale. E questo era solo il cibo, figuratevi che Real Ale potevano uscire dalle sei spine a pompa schierate. Per iniziare, Sharp’s Cornish Coaster di soli 3,6%: una birra da aperitivo, fresca e luppolata, molto facile e beverina, con un corpo esile ed un elegante profumo di malto e miele, arricchito da note resinose. Ma per accompagnare degnamente il manzo mi sono buttato su una bitter ale, la London Pride della Fuller’s, di facile reperimento anche in Italia ma servita con l’aggiunta di anidride carbonica. Spillata direttamente dal cask, chevelodicoafare, era tutt’altra cosa, molto amara – niente a che vedere con quelle servite da noi – e con una morbidezza e un caramello che ben bilanciavano il tutto.

sei spine a pompaTerza tappa | E’ sabato e la serata televisiva le partite del 6 nazioni di rugby – sport di importanza nazionale in Gran Bretagna. Come andare a cena fuori quando gioca la nostra Italia del calcio, con l’aggravante che il derby tra Inghilterra e Galles è una roba tipo Milan-Inter a Milano. Ma noi, impavidi, ci rechiamo all’Hereford Arms, sempre in South Kensington e a 400 metri dall’Anglesea Arms. La sportività che si respira in un pub durante la partita è qualcosa di coinvolgente. Avete presente bestemmie e insulti che fioccano contro l’arbitro a destra e manca? Niente di tutto questo, qui donne e uomini bevono ottime birre tifando civilmente per la propria squadra. E alla fine della partita c’è il terzo tempo, quello vero. Anche all’Hereford trovo 6 spine a pompa e tutte della Fuller’s. Trovo interessanti le birre stagionali e provo la WinterAle, la India Pale Ale e la Organic Honey Dew. In realtà, il gentilissimo gestore me le fa assaggiare in un bicchierino prima di darmene una pinta ciascuna: erano tutte sensazionali e sarei stato un pollo a farmele scappare. A ripensarci, quest’ultimo pub è stato davvero delizioso e merita la visita anche per una cucina affatto banale.

Fuller's

Ecco, credo proprio che il mio prossimo tour londinese ripartirà da qui, per non perdere il filo del discorso. Qualcuno è mai stato per pub a Londra? Se avete da consigliarmi qualche altra tappa imperdibile, prometto che una scusa per ripartire la trovo, in men che non si dica.

[testo e foto di Daniele Merli]

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

5 Commenti

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francorugby

circa 14 anni fa - Link

Inghiltera-Galles in un pub a Londra? Mitico! E con quelle birre! Comunque il Rugby non ha niente a chè vedere con il calcio, i tifosi del Rugby sono di un altro pianeta. Complimenti per il post (e invidia per non esserci stato) Francorugby.

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Spaghetto

circa 14 anni fa - Link

Si, una figata guardare una partita di rugby in un pub londinese, e pur non avendo grande dimestichezza della lingua, ti coinvolgonono nella partita e soprattutto nel terzo tempo ahahahah ^_^

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marco

circa 14 anni fa - Link

andare per birre a Londra e non passare al Wenlock arms....mai errore fu più grave!

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Dex

circa 13 anni fa - Link

Per esperienza personale ti confermo l'Anglesea Arms soprattutto per mangiare e consiglio The Market Porter di fronte al borough market, birre buone atmosfera ottima e nel mercato si mangia bene a poco a pranzo. Grazie per le recensioni

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Aaaargh

circa 12 anni fa - Link

Londra patria della Real Ale? Nelle midlands ti strozzerebbero per avere sostenuto cio'. Anzi, si puo' dire che con parecchi anni di colpevole ritardo finalmente si puo' bere ale decente anche a Londra....ma ce ne hanno messo ad accorgersene.

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